Fonte: Quotidiano Sicurezza
Incidenti mortali sul lavoro e decessi per malattia professionale passati nell’ultimo anno nel mondo da 2,3 milioni a 2,78 milioni. La probabilità di subire infortuni e malattie professionali tra i giovani lavoratori è attualmente maggiore del 40% rispetto a quella dei lavoratori più anziani. A diffondere questi dati Ilo, nel proprio report conclusivo dal XXI Congresso mondiale sulla sicurezza e la salute sul lavoro convocato da Ilo e Issa che si è tenuto a Singapore dal 3 al 6 settembre.
Per far fronte a tale andamento Ilo ha invocato un’azione globale che coinvolga istituzioni e realtà del mondo del lavoro. Azione finalizzata ad affrontare i rischi per la salute e la sicurezza. Una coalizione mondiale, che si occupi di sfide attuali ed emergenti, che vada ad affrontare temi come la globalizzazione della forza lavoro, la tutela del lavoratore precario, dei migranti, dei giovani, delle donne, l’importanza di avere a disposizione dati affidabili sui quali confrontarsi.
Dei 2,78 milioni di morti per cause da lavoro, 2,4 si stima siano stati causati da malattie professionali. Per quanto riguarda l’aspetto economico, infortuni e malattie professionali hanno un costo nell’economia mondiale pari al 3,94% del Pil, 2.99 trilioni in dollari USA. Una somma che equivale al Pil dei 130 Paesi più poveri del mondo.
Ilo nel corso del Congresso ha evidenziato temi cruciali per l’immediato futuro del lavoro e della sicurezza. La sicurezza nelle catene di approvvigionamento globali, lo scambio di dati tra le parti, quindi l’accrescimento totale di competenze e conoscenze sulla sicurezza e sulla prevenzione per l’attuazione di strategie utili a livello nazionale.
Su questo l’importanza della tutela e della presenza dei giovani lavoratori, per i quali è stato organizzato negli stessi giorni il congresso parallelo SafeYouth@Work Congress dal progetto SafeYouth@Work. La nuova generazione dovrà avere un peso determinante nel futuro del lavoro.
Quattro milioni di giovani entrano nel mercato del lavoro quest’anno e sono la generazione più istruita che il mondo abbia mai visto. Dobbiamo approfittare di questo dividendo demografico e sfruttare il potenziale e la creatività,
ha dichiarato il direttore generale Ilo Guy Ryder.