8 marzo | Giornata internazionale della Donna

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Da oltre 100 anni, la giornata internazionale della donna ha celebrato i risultati economici, politici e sociali delle donne di tutto il mondo e promosso una maggiore parità di genere. Nell’Unione europea, le donne costituiscono il 45 % della popolazione lavorativa, eppure troppi posti di lavoro sono concepiti avendo in mente una figura maschile. È necessario un approccio “sensibile alle specificità di genere” nelle questioni di SSL per rendere la vita lavorativa delle donne più sana, più sicura e più produttiva.

In occasione della Giornata delle donne, l’ISE ha organizzato quest’anno la Conferenza internazionale La salute e il lavoro delle donne che ha avuto luogo dal 4 al 6 marzo presso la sede dell’organizzazione sindacale internazionale a Bruxelles. La conferenza è stata organizzata incentrandosi su 6 workshop con un’idea comune: condivisione di conoscenze ed esperienze per incentivare le condizioni lavorative e la salute delle donne nonché la parità di genere.
L’EU-OSHA ha cooperato all’evento con il workshop Genere, salute e sicurezza della forza lavoro che invecchia.

 

LE DONNE E LA SALUTE SUL LAVORO

Le donne e la salute sul lavoro Le donne rappresentano il 45% degli occupati nell’Unione europea (UE). Gli uomini e le donne non sono uguali e anche le rispettive professioni, condizioni lavorative e modalità di trattamento sono diverse. Questi fattori possono influire sui pericoli cui si trovano confrontati nel posto di lavoro e sull’approccio da adottare per valutarli e controllarli.

Fra i fattori da considerare figurano i seguenti:

  • le donne e gli uomini sono concentrati in determinate attività professionali e si trovano pertanto ad affrontare pericoli specifici a tali ambiti;
  • le donne e gli uomini sono fisicamente diversi, anche con riguardo alla riproduzione;
  • le donne e gli uomini hanno differenti responsabilità in ambito casalingo; le donne che svolgono una professione possono avere di fatto una duplice occupazione, sul posto di lavoro e a casa.

È quindi importante riconoscere tali differenze e adottare un approccio “sensibile alla dimensione di genere” rispetto alla salute e sicurezza sul lavoro.

L’EU-OSHA ha predisposto alcune pubblicazioni dedicate specificamente alle donne. La questione del genere è altresì “integrata” in altre relazioni, come quelle sul rumore, sui disturbi muscoloscheletrici (MSD) e sui giovani lavoratori. Vi sono inoltre altri documenti e sezioni web che riguardano categorie professionali caratterizzate dalla presenza di una forza lavoro prevalentemente femminile, ad esempio quelle degli addetti alle pulizie, degli operatori sanitari e dei soggetti attivi nel settore dell’istruzione. Le risorse disponibili nella sezione Soluzioni pratiche sono intese ad aiutare gli utenti ad assumere un approccio che tenga conto della dimensione di genere ai fini dell’identificazione e della prevenzione dei rischi, a fornire un apporto al dibattito sulle modalità migliori per adottare tale approccio e a contribuire alla condivisione delle informazioni provenienti dalla ricerca in materia di genere e sicurezza sul lavoro.

Fonte: EU-OSHA

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