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Il pericolo viene dalla strada

Fonte: AUSL Romagna


Nel mondo del lavoro ormai la strada “è diventata il sito di lavoro più pericoloso e non solo per il settore trasporti”. Ed è “un sito di lavoro che il Datore di Lavoro non può gestire”.

A sottolineare questi aspetti e a fornire utili indicazioni per la prevenzione degli infortuni professionali su strada è un intervento nei workshop dal titolo Piano regionale della prevenzione – Mini Workshop sui progetti del Setting Ambienti di Lavoro.

Nell’intervento Prevenzione degli infortuni stradali in orario di lavoro, a cura dell’Ing. Luca Scarpellini (SPSAL AUSL Romagna – Cesena), si indica che

approcciando il tema ‘sicurezza stradale’ occorre, da subito, essere consci che ci sono anche reali problemi di competenze, linguaggi dissimili, interferenze istituzionali

E se l’utente della strada conosce

principalmente il Codice della Strada ed il relativo regolamento attuativo, non è abituato – spesso neanche il lavoratore – a considerare il D.Lgs. 81/2008 come pertinente.

Infatti si segnala che nell’indice del D.Lgs. 81/2008 il problema degli incidenti stradali non è esplicitamente contemplato: “qui non si parla di sicurezza stradale, al massimo di cantieri stradali”!  Ma è evidente che la strada merita l’attenzione degli operatori della sicurezza sul lavoro. E alla prevenzione degli incidenti stradali si fa riferimento nei macro obiettivi relativi all’Intesa sul Piano nazionale della prevenzione 2014-2018 approvato il 13 novembre 2014 dalla Conferenza Stato-Regioni.

Tuttavia, guardando “bene” il Testo Unico (D.Lgs. 81/2008), in realtà buona parte del decreto può essere considerato “pertinente” con i temi della sicurezza stradale.

Ad esempio con riferimento a:

  • Titolo I: Organizzazione generale
  • Titolo III: Uso di attrezzature e dpi
  • Titolo V: Segnaletica
  • Titolo VI: Movimentazione manuale dei carichi
  • Titoli VIII – IX – X: A seconda delle merci trasportate

Riguardo al Titolo I il relatore indica che

uno degli adempimenti obbligatori, secondo alcuni il principale, in capo al Datore di Lavoro è la valutazione del rischio da formalizzare mediante redazione di apposito documento di valutazione dei rischi (DVR).

E altro punto di rilievo è la

creazione dell’organizzazione della sicurezza con i ruoli previsti dalla norma tra cui il Medico Competente. Non ultimo il tema della formazione informazione ed addestramento; per diverse mansioni l’unica arma a disposizione della prevenzione.

E se il D.Lgs. 81/2008 prevede tutta una serie di adempimenti e responsabilità in capo ad ogni azienda, a partire dalla valutazione di tutti i rischi presenti, “per una corretta valutazione” dei rischi stradali bisogna partire dalle basi.

Cosa causa un incidente stradale?

La causa principale è naturalmente il conducente, la persona. E queste sono le cause più diffuse:

  • stanchezza alla guida: “per tutta una serie di categorie di trasporto (camion con peso maggiore di 3,5 tonnellate ma con diverse eccezioni; trasporto persone) sussiste l’obbligo di montare cronotachigrafi allo scopo di limitare i tempi di guida. Per tutti gli altri c’è solo il buonsenso, la prudenza e la formazione a corretti stili di vita e di lavoro. Possono essere fornite ai lavoratori istruzioni operative”;
  • uso di alcol e sostanze psicotrope: “per tutti i dipendenti che guidano e sono ricompresi nelle categorie di legge è prevista la sorveglianza sanitaria con effettuazione di alcol test e di test sull’uso di sostanze psicotrope. Per tutti gli altri c’è di nuovo solo il buonsenso, la prudenza e la formazione a corretti stili di vita e di lavoro. Possono essere forniti ai lavoratori dispositivi per la misurazione del tasso alcolemico, sono in fase di sperimentazione dispositivi che consentono l’accensione dei veicoli solo dopo un esito positivo del controllo sull’alcool”. L’intervento si sofferma in particolare sulla L. 30 marzo 2001, n. 125, la “Legge quadro in materia di alcol e di problemi alcol-correlati”;
    dispositivi elettronici alla guida:
    è il problema emergente e sempre più dilagante, la versione del nuovo millennio della vecchia distrazione. Spesso l’uso del cellulare è proprio connesso all’attività lavorativa su strada e sembra inevitabile rassegnarsi (pensate al comparto emergente delle consegne a domicilio da e-commerce). Formazione, ordini di servizio, installazione di dispositivi viva voce o nei mezzi o dotazione di auricolari nei telefoni di servizio sono le strategie che al momento sono disponibili.
    Naturalmente sei l’attività è “strutturalmente imperniata sul lavoro su strada (camionisti, postini, autisti, guidatori di autobus, di autoambulanze, ecc) il DVR deve analizzare anche le peculiarità del

Ci sono poi “trasporti peculiari” e nessuno meglio del datore di lavoro può conoscerne le problematiche. E

il consulente, il Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione (RSPP) ed i suoi collaboratori devono soprattutto conoscere l’azienda, parlare con il datore di lavoro e con i dipendenti prima di procedere alla redazione dei vari documenti.

Rimandiamo alla lettura integrale delle slide dell’intervento che fanno riferimento anche al tema delle emergenze, della manutenzione dei mezzi, della formazione.

In conclusione l’intervento offre anche uno sguardo sulle attività di vigilanza in materia legate al Piano Regionale della Prevenzione (PRP) della Regione Emilia Romagna.

Trovate le slide qui:

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