Per alcune attività lavorative va preso seriamente in considerazione il rischio per i lavoratori di contrarre patologie a seguito di “inalazione di particelle aerodisperse contaminate”.
Micotossine
Composti tossici prodotti in condizioni ambientali e microclimatiche favorevoli da alcune muffe.
400 le micotossine individuate ma solo alcune sono di interesse dal punto di vista sanitario.
Contaminazioni da micotossine possono essere presenti in vari prodotti alimentari quali i cereali, i semi oleaginosi, la frutta fresca secca ed essiccata, semi di cacao e di caffè, alcune spezie come il peperoncino, il pepe e lo zenzero.
I lavoratori maggiormente interessati:
- addetti delle industrie alimentari
- addetti alla coltivazione, raccolta, manipolazione o molitura di prodotti di origine vegetale
- addetti alle attività di stoccaggio presso silos e magazzini
- autotrasportatori
- addetti alla produzione e distribuzione di mangimi animali
- lavoratori coinvolti nelle attività di trattamento e smaltimento di rifiuti
- addetti alla manutenzione di macchine per agricoltura, silvicoltura e zootecnia
In merito l’Inail ha pubblicato (2019) una scheda che descrive le “Modalità di trasmissione” del possibile contagio e le “Misure di prevenzione e controllo” da adottare.
> Esposizione a micotossine aerodisperse: un rischio occupazionale?