Repertorio Salute

Smart working  o lavoro da remoto? Ragionando sull’esperienza italiana degli ultimi due mesi e mezzo.

Ciclo di Seminari sullo smart working

Ciclo di Seminari sullo smart working

L’ISMEL [1] in collaborazione con l’Associazione di Direzione del Personale (AIDP) Gruppo Piemonte presenta un ciclo di seminari sullo smart working che si svolgeranno tra maggio e giugno di questo anno.

L’iniziativa nasce dalla constatazione dello sviluppo improvviso  e davvero considerevole di questa modalità di lavoro a seguito del blocco delle attività produttive.

Il ciclo di incontri on line intende offrire una opportunità di approfondimento della realtà dello smart  working in quattro dimensioni qualificanti: l’organizzazione del lavoro, il tempo di lavoro, la salute, le tutele dei lavoratori.

Gli incontri, coordinati da Gian Carlo Cerruti di ISMEL, prevedono il confronto tra studiosi, esponenti del mondo delle imprese e rappresentanti dei lavoratori. Sono pubblicati  nel sito con cadenza settimanale a partire da martedì 19 maggio.

Smart working e organizzazione del lavoro

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Nell’emergenza del coronavirus non vi è stata normalmente la possibilità di ripensare l’organizzazione del lavoro delle imprese e delle pubbliche amministrazioni in termini congruenti con il lavoro agile. Eppure si tratta di una forma di lavoro che comporta un nuovo modo di lavorare, nuove forme di interazione sia orizzontali che verticali con i colleghi, nuove competenze professionali. Come cambia allora l’autonomia nel lavoro? Come viene esercitato il controllo dell’attività lavorativa? Quali fattori influenzano la produttività del lavoro? Come reingegnerizzare i processi di lavoro per realizzare una efficace integrazione tra lavoro a distanza e lavoro in presenza?

Coordina:
– Gian Carlo Cerruti, ISMEL
Discutono:
– Tommaso Fabbri, Università degli Studi di Modena
– Roberto Mattio, Direttore del Personale di Pininfarina SpA
– Cinzia Maiolini, Responsabile Ufficio 4.0, CGIL Nazionale

I prossimi incontri:

  • Smart working e tempo di lavoro
    Lo smart working apre la strada a nuove ipotesi di riorganizzazione dell’orario di lavoro dei lavoratori e dei tempi di funzionamento dell’impresa. Rende possibile un orario di lavoro più flessibile per il lavoratore ma anche per l’impresa. Offre nuove possibilità di conciliazione tra tempo di lavoro e il tempo per la famiglia e per sé. Comporta una riduzione media dei tempi di trasporto tra casa e lavoro. I rischi, però, non mancano: si può registrare un aumento per via di fatto dell’orario di lavoro, una intensificazione delle attività lavorative, una flessibilità dell’orario di lavoro che può diventare incertezza per il lavoratore nella gestione dei suoi tempi sociali. Come bilanciare opportunità e rischi?Disponibile dal 26 maggio
    Coordina:
    – Gian Carlo Cerruti, ISMEL
    Discutono:
    – Sonia Bertolini, Università degli Studi di Torino
    – Anna Fenoglio, Università degli Studi di Torino
    – Carlo Chiama, Direttore Confesercenti Torino
  • Smart working e salute
    Lo smart working comporta rischi per la salute dei lavoratori?  Si tratta di una domanda difficile per rispondere alla quale sono state realizzate e sono in corso ricerche mediche, psicologiche e organizzative. Tuttavia, sembrano emergere alcuni potenziali profili di rischio legati al sovraccarico informativo e mentale, all’addensamento nelle stesse unità di tempo di compiti eterogenei, all’isolamento sociale, alla possibile perdita di un’identità professionale individuale e collettiva, alla dilatazione invasiva del tempo di lavoro nel tempo delle persone. La contrattazione collettiva decentrata pre-COVID 19 come ha cercato di affrontare il problema? Con quali esiti?Disponibile dal 3 giugno
    Coordina:
    – Gian Carlo Cerruti, ISMEL
    Discutono:
    –  Roberto Albano, Università degli Studi di Torino
    –  Patrizia Ordasso, Responsabile Affari Sindacali del Gruppo Intesa Sanpaolo
    –  Ernestina Bellotti, Segretaria UILCA Piemonte
  • Smart working e tutele dei lavoratori
    Il tema delle tutele dei lavoratori “agili” solleva molteplici interrogativi: qual è la qualificazione giuridica del lavoro agile? Esiste un diritto alla disconnessione e come esercitare i diritti alla privacy? Come regolare il rapporto tra tempo di lavoro e tempo della vita privata? Quali tutele della salute e sicurezza dei lavoratori? Quali riflessi sulle relazioni sindacali?Disponibile dal 9 giugno
    Coordina:
    – Gian Carlo Cerruti, ISMEL
    Discutono:
    – Mariapaola Aimo, Università degli Studi di Torino
    – Massimo Richetti, Responsabile Ufficio Sindacale Unione Industriale di Torino
    – Domenico Lo Bianco, Segretario CISL Torino
  • Smart working e pubblica amministrazione
    Incontro in fase di costruzioneDisponibile dal 16 giugno

NOTE

[1] ISMEL Istituto per la Memoria e la Cultura del Lavoro, dell’Impresa e dei Diritti Sociali. ISMEL è un centro archivistico-bibliotecario, di documentazione e ricerca, in cooperazione fra istituti culturali e realtà sociali fondato a Torino nel 2008.

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