Abbiamo più volte parlato della Banca dati Infor.Mo – uno dei più importanti strumenti del Sistema informativo nazionale per la prevenzione – sottolineando come i dati qualitativi che offre costituiscano uno dei principali strumenti utili a comprendere (scientificamente) le cause degli eventi infortunistici, in particolare di quelli mortali e gravi.
La banca dati infatti raccoglie la descrizione di oltre 6000 casi, tra mortali e gravi (prevalentemente mortali), analizzati con il metodo Sbagliando si impara. Metodo che prende in considerazione una molteplicità di fattori che risultano, nella stragrande maggioranza dei casi, presenti come fattori determinanti o coadiuvanti l’evento.
Dalla Banca dati si possono quindi dedurre indicazioni di carattere preventivo mirate, per modalità di accadimento e per settori. Interessanti schede tematiche, correlate all’archivio, sono state elaborate dai ricercatori dell’Inail che, a livello nazionale, gestiscono la banca dati: di recente pubblicazione la scheda allegata che descrive le dinamiche infortunistiche e i fattori che hanno causato le esplosioni registrate nella banca dati del Sistema di sorveglianza degli infortuni mortali e gravi (InforMo).
Vengono analizzati in dettaglio i fattori di rischio registrati negli eventi con improvviso rilascio di energia generanti onde pressorie (principalmente esplosioni fisiche o per reazione chimica), collegati a incidenti quali sviluppo fiamme o proiezione solidi che descrivono oltre il 90% della base dati trattata. Sono poi delineate linee di azione, anche attraverso indicazioni sulle misure di prevenzione e protezione da attuare, per la riduzione di situazioni di rischio.
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