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Linee-Guida nazionali su identificazione, protezione, assistenza delle vittime di sfruttamento lavorativo in agricoltura

sfruttamento del lavoro foto di Andrea Cairone Unsplash

fonte: Ministero del Lavoro


Il 7 ottobre la Conferenza Unificata ha sancito l’accordo per l’adozione delle nuove Linee-Guida nazionali in materia di identificazione, protezione, assistenza delle vittime di sfruttamento lavorativo in agricoltura, redatte nell’ambito del “Piano triennale di contrasto allo sfruttamento lavorativo in agricoltura e al caporalato (2020-2022)“.

Stato, Regioni, Province Autonome ed Enti Locali, negli ambiti di propria competenza, si sono impegnate a recepirle entro sei mesi. Le Forze dell’ordine, gli organi preposti alla vigilanza e ispezione, le parti sociali, gli organismi della società civile e tutti i soggetti che, a vario titolo, si occupano di identificazione, protezione e assistenza alle vittime di sfruttamento, anche lavorativo, sono elementi chiave di questo sistema.

Questi i punti cardine delle Linee-Guida:

  • la promozione di un sistema di governance e di coordinamento per l’attuazione di un Meccanismo nazionale di riferimento (referral) a trazione pubblica in materia di identificazione, protezione e prima assistenza alle vittime di sfruttamento lavorativo in agricoltura;
  • la definizione di vittima di sfruttamento lavorativo;
  • l’individuazione di procedure e misure operative comuni suddivise in fasi (identificazione preliminare e formale, protezione e assistenza delle vittime di sfruttamento lavorativo);
  • l’indicazione dei soggetti e degli attori delle varie fasi;
  • il trattamento di tutela dei cittadini stranieri vittime di sfruttamento lavorativo, privi del permesso di soggiorno, secondo la normativa vigente;
  • raccomandazioni in termini di informazione sensibilizzazione, formazione e rafforzamento delle competenze dei servizi e degli attori coinvolti.

Le Linee-Guida sono state elaborate da un gruppo tecnico inter-istituzionale appositamente costituito e coordinato dalla Direzione Generale per l’immigrazione e l’integrazione sociale del Ministero del lavoro e delle politiche sociali. Ne hanno fatto parte esperti e rappresentanti dello Stato, delle Regioni, dei Comuni, dell’accoglienza, di Organizzazioni Internazionali, del Terzo settore e di agenzie nazionali competenti in materia di politiche e servizi del lavoro.

Traggono diretto mandato dall’azione n. 9 “Protezione e assistenza” del Piano Triennale Caporalato e sono parte di un quadro più ampio di interventi che prevedono anche il rafforzamento delle misure per l’integrazione socio-lavorativa delle vittime di sfruttamento (azione n. 10) su cui proseguirà l’impegno del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

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