Repertorio Salute

repertorio salute OPRAS organismo paritetico ambiente e sicurezza

Istruzione e formazione professionale: nasce il Progetto OSHVET

Progetto OSHVET foto di NeONBRAND Unsplash

Obiettivo:  sensibilizzare in merito alla salute e sicurezza sul lavoro gli insegnanti e gli studenti dell’istruzione e della formazione professionale, e fornire informazioni in merito agli stati membri dell’Unione europea e dell’EFTA.

“Gli ambasciatori” del progetto, indicati  dall’Associazione europea degli istituti di formazione professionale e dal Forum europeo per l’istruzione e la formazione tecnica e professionale, saranno affiancati dai componenti dei punti focali nazionali dell’Agenzia europea nello svolgimento delle attività previste dal progetto. Il progetto ha superato la fase di sperimentazione mediante la realizzazione di  primeazioni pilota realizzate in Belgio, Germania, Paesi Bassi, Norvegia, Portogallo e Spagna.

Le reti di supporto
  • Punti focali nazionali dell’Agenzia europea per la salute e la sicurezza
  • Associazione europea degli istituti di formazione professionale (EVBB)
  • Forum europeo per l’istruzione e la formazione tecnica e professionale (EfVET).
Esempi di attività svolte nella fase di sperimentazione
Portogallo

Realizzazione di un evento e di un concorso video per favorire la prevenzione dei disturbi muscolo scheletrici, attraverso il movimento e lo stretching.

Paesi Bassi

Negli istituti professionali esperti in materia tengono una serie di conferenze dal titolo: Safe Working with Common Sense (il lavoro in sicurezza grazie al buon senso). .

Belgio

Viene promosso l’utilizzo di strumenti quali OiRA per la valutazione dei rischi e la visione dei Napo per gli insegnanti,  mediante le reti dell’istruzione professionale, mentre è già in programma una campagna di sensibilizzazione relativa alla “tabella di marcia sugli agenti cancerogeni”.

L’Agenzia europea e il consorzio Napo hanno realizzato sei episodi di un percorso specificamente rivolto agli insegnanti e quindi agli studenti, con l’obiettivo di trasmettere loro  informazioni di base in materia di salute e sicurezza sul lavoro.

I sei episodi:

  • Napo e i segnali di sicurezza: segnali di avvertimento e di divieto.
  • Napo e i segnali di sicurezza: segnali di prescrizione e di salvataggio.
  • Tratta bene il tuo corpo con Napo: la pelle
  • Tratta bene il tuo corpo con Napo: la schiena
  • Napo a caccia di pericoli: identificazione di rischi e pericoli
  • Napo a caccia di pericoli: intervenire e prevenire i rischi

Vengono fornite agli insegnanti indicazioni sugli obiettivi di apprendimento con riferimento a ciascun video. Le lezioni sono concepite in modo da poter essere facilmente inserite nei programmi didattici seguiti nelle scuole. Se consideriamo ad esempio il terzo episodio la lezione viene sviluppata secondo la seguente traccia.

Obiettivi didattici
  • Riconoscere i rischi per la salute e la sicurezza
  • Prevedere rischi simili in situazioni nuove
  • Spiegare come evitare tali rischi
Introduzione (5 minuti)

Possibili attività:

  • Mostrare la figura o la foto di un corpo
  • Gli alunni devono provare a rispondere a questa domanda: quanta pelle copre il corpo umano? (Risposta: 1,8–2 m2)
  • Discutere con i bambini se loro o i loro genitori hanno mai avuto problemi con la pelle
Attività (40/45 minuti)

Guardare i filmati di Napo associati a questa lezione: Rischi per la pelle

Possibili attività 1:

Avviare una discussione sulla nostra pelle e su quanto sia esposta a rischi. Ampliare la discussione agli effetti causati da calore, freddo, irradiazione solare e sostanze chimiche, tra cui i detergenti. Prendere in considerazione altri pericoli, quali insetti, piante che causano irritazione alla pelle (per es. ortiche), ecc. Indicare i sistemi per proteggere la pelle.

Organizzare un gioco in cui i bambini devono scoprire cosa potrebbe essere pericoloso per la pelle negli ambienti interni ed esterni che frequentano (ad es. i bambini devono scoprire se ci sono piante che provocano irritazioni alla pelle, rovi o insetti che potrebbero pungerli).

Possibili attività 2:

Disegnare il contorno delle loro mani su un foglio di carta: scrivere in ogni dito un sistema per proteggere la pelle dal rischio, ad es. mettersi i guanti, non toccare,mettere la crema solare, indossare un cappello (per proteggersi dal sole).

Lavoro integrativo: la vacanza piena di rischi di Napo

Scrivere o mettere in scena una storia su Napo che va in vacanza e impara a conoscere i rischi per il suo corpo, con particolare riguardo alla pelle.

Ciò potrebbe comprendere per esempio:

  • prendere il sole senza crema
  • essere toccati da una medusa
  • cambiare l’olio alla macchina
Valutazione

L’insegnante e gli studenti valutano il grado di apprendimento come segue:

  • Oro: Posso spiegare almeno tre tipi di rischi per la pelle e come prevenirli.
  • Argento: Posso spiegare due tipi di rischi per la pelle e come prevenirli.
  • Bronzo: Posso spiegare un tipo di rischio per la pelle e come prevenirlo.
Collegamento ad altri argomenti di studio
Studi sociali ed educazione alla salute
  • Regole e modi per proteggersi dai rischi
  • Riconoscere come il proprio comportamento possa avere un impatto sulla sicurezza degli altri
  • Valutare i rischi per la propria salute e se possibile, limitarli
Educazione fisica

Valutare il rischio che un’attività fisica comporta e attuare di conseguenza comportamenti preventivi

Scienze

Riconoscere e prendere in considerazione i segnali di pericolo/avvertimento

Educazione alla cittadinanza attiva

Riconoscere i pericoli, valutare i rischi conseguenti e tenerli sotto controllo

Lingua italiana o lingua straniera

Scrivere semplici frasi per comporre una storia utilizzando la struttura: introduzione – svolgimento – conclusioni

Materiali didattici

Sono disponibili nel sito

Ogni episodio fornisce all’insegnante una scheda di approfondimento e degli strumenti didattici per esercitarsi e auto valutarsi. L’immagine seguente, ad esempio, viene utilizzata con riferimento al video Napo a caccia di pericoli: identificazione di rischi e pericoli ed è corredata dalle corrette soluzioni agli errori rappresentati, mentre la scheda che alleghiamo fa parte degli strumenti di supporto relativi all’episodio 2, Napo e i segnali di sicurezza: segnali di prescrizione e di salvataggio.

Napo e la Casa dei pericoli

  1. Ostacoli lasciati in mezzo al prato: rischio di inciampo
  2. L’operaio sul tetto si è tolto l’imbracatura: inoltre l’imbracatura è legata al camino, che non è un vero e proprio punto di ancoraggio
  3. Ci sono attrezzi in bilico sul tetto che potrebbero cadere
  4. Scalino rotto sulla scala a pioli: pericolo di caduta
  5. Scala a pioli appoggiata su una superficie non regolare: rischio di caduta
  6. Scala sorretta da un appoggio instabile: rischio di caduta
  7. Napette, senza imbracatura, si sporge fuori dalla finestra per pulirla: rischio di caduta
  8. Il capo cantiere è distratto perché è al telefono. Non facendo attenzione a quello che succede, non riconosce facilmente i pericoli
  9. Buca non segnalata: pericolo di caduta
  10. Napo non indossa i guanti protettivi (che, tuttavia, ha a disposizione)
  11. Napo non indossa le cuffie di protezione dell’udito (che, tuttavia, ha a disposizione)
  12. Scintille vicino a liquidi infiammabili: rischio di incendio
  13. Cavo per terra (in più è stato aggiustato con nastro adesivo): si rischia di inciampare
  14. Pericolo di inciampare nel rastrello lasciato per terra
  15. Personaggio in piedi sopra una cassa di legno invece che su una scala portatile: rischio di caduta
  16. Non indossa i guanti protettivi a disposizione

Sul tema oggetto del progetto  è ancora di interesse la Facts 103, che alleghiamo, pubblicato una decina di anni fa dall’Agenzia europea sul tema Strategie di formazione per insegnanti nell’ambito dell’educazione al rischio”.

Mentre sarà utile verificare quanto verrà sviluppato in Italia nell’ambito del progetto OSHVET mediante il supporto del focal point nazionale (Inail), raccogliendo magari i risultati della molte  esperienze realizzate anche nel nostro paese  dalla 626 in poi (e di cui sembra essersi persa la memoria), in particolare negli Itis.

Lascia un commento