Rassegna Internazionale del 15.05.2022, n. 3
a cura di Gabriella Galli, con la collaborazione di Yann Maurelli
INRS – Sito dell’Inrs l’Istituto francese per la salute e sicurezza
HSE – Sito dell’Hse l’Istituto inglese per la salute e sicurezza
INSST – Sito dell’Insst, l’Istituto nazionale Spagnolo per la salute e sicurezza
Niosh – Sito dell’organismo nazionale statunitense per la salute e la sicurezza sul lavoro.
Produzione additiva: come costruire una prevenzione adeguata?
Il 17 maggio 2022, Inrs organizza una giornata tecnica in loco e in diretta su Internet dedicata alla produzione additiva (o stampa 3D), ai rischi professionali associati a questa tecnologia e alla loro prevenzione.
La produzione additiva (o stampa 3D) consiste nella produzione di parti aggiungendo materiale in strati successivi. Inizialmente riservata alla prototipazione, questa tecnologia è oggi utilizzata su scala industriale sia nelle piccole imprese che nei grandi gruppi. È impiegato in molti settori di attività come l’aeronautica, l’automotive, la medicina, l’elettronica, la gioielleria, lo sport e il tempo libero.
Oltre ai rischi associati alla manipolazione, alle radiazioni ottiche, all’uso di apparecchiature elettriche, allo scoppio di incendi, questa tecnologia può esporre gli operatori a rischi chimici associati ai processi e alle materie prime utilizzate (metalli, polimeri, ceramiche, ecc. o sottoprodotti).
Questa giornata tecnica si concentra principalmente sui rischi chimici. Esperti e attori aziendali coinvolti nella prevenzione dei rischi presentano lo stato delle conoscenze, il contesto normativo, il loro feedback e le migliori pratiche.
La giornata è rivolta a tecnici della prevenzione, personale dei servizi di prevenzione e salute del lavoro, dirigenti aziendali che desiderano conoscere i rischi e le misure
preventive associati all’implementazione di questa tecnologia.
Rischi psicosociali nel contesto del telelavoro: quali rischi? Quale prevenzione?
Piattaforme di lavoro auto sollevanti: mancato rilevamento di guasti meccanici nelle unità di azionamento che portano alla caduta incontrollata delle piattaforme.
Hse ha emesso un Avviso di sicurezza in merito al guasto meccanico delle
piattaforme di lavoro auto sollevanti destinato all’edilizia e a tutti gli altri settori che le utilizzano, con riferimento a Datori di lavoro, soggetti obbligati e chiunque altro abbia la responsabilità e/o il controllo, direttamente o indirettamente, della fornitura, installazione, uso, ispezione, assistenza, manutenzione di tali piattaforme di lavoro.
Problema
Queste attrezzature, note anche come “mast climber”, sono utilizzate più frequentemente nel’edilizia ma anche in altri settori in cui sono richiesti
accesso e manutenzione ad altezze elevata. Possono essere utilizzate in
alternativa ai tradizionali ponteggi. Sono costituite da una piattaforma di lavoro motorizzata collegata a uno o più alberi verticali. Le unità di azionamento meccanico sono sui montanti.
Possono sollevare persone e attrezzature. Nelle costruzioni, forniscono sia
l’accesso che una piattaforma da cui lavorare su edifici alti. Possono essere
utilizzate per fissare componenti esterni come il rivestimento, sia nei lavori di
nuova costruzione che in quelli di ristrutturazione Hse ha scoperto che alcune piattaforme, che si basano su due motori indipendenti per albero come mezzo per evitare la caduta della piattaforma in caso di velocità eccessiva, non sono dotati di controlli adeguati e sufficienti per gestire il rischio connesso al loro utilizzo: i guasti nelle unità di trasmissione possono essere tali che né i freni centrifughi (destinati a limitare la velocità di discesa) né i freni automatici (destinati a innestarsi quando la marcia viene interrotta), all’interno delle unità di trasmissione, sono in grado di produrre l’effetto richiesto.
Si possono manifestare malfunzionamenti nelle unità di azionamento che
mettono in pericolo il corretto funzionamento dell’attrezzatura e, a meno che
non sia previsto un mezzo/modalità di rilevamento di tali malfunzionamenti,
esiste il rischio che le piattaforme cadano con velocità eccessiva.
Questo avviso di sicurezza contiene informazioni e consigli su cosa fare in caso di fornitura, installazione, utilizzo, ispezione, assistenza, manutenzione o esame di piattaforme auto sollevanti.
I respiratori/maschere ad anello per le orecchie non forniscono la protezione richiesta per i dispositivi di protezione delle vie respiratorie (RPE).
Una nuova ricerca Hse ha rivelato che i respiratori/maschere dotati di anelli per le orecchie (compresi quelli dotati di clip, “snuggers” o altri mezzi per migliorare la vestibilità della maschera) che hanno lo scopo di tenere il respiratore/maschera bene in posizione, non proteggono adeguatamente le persone se utilizzato come dispositivo di protezione delle vie respiratorie a tenuta stagna (Rpe).
L’Hse sconsiglia l’uso di respiratori/maschere fissati con anelli per le orecchie come RPE aderente. Per la maggior parte dei lavoratori che devono indossare un Rpe aderente sul posto di lavoro, questo non può essere ottenuto con un respiratore/maschera del tipo citato. L’Hse ribadisce che se il respiratore/maschera utilizza anelli per le orecchie, nella maggior parte dei casi, è altamente improbabile che fornisca a chi lo indossa la giusta protezione.
Le mascherine chirurgiche e altre coperture per il viso non sono interessate
Non confondere le maschere/respiratori FFP2 con le maschere chirurgiche resistenti ai fluidi (FRSM), poiché le FRSM sono utilizzate per uno scopo diverso e non devono essere aderenti.
Prova di adattamento facciale
Per fornire una protezione adeguata ai singoli indossatori, tutti gli RPE aderenti dovrebbero essere testati da un soggetto valutatore competente come parte del processo di selezione. La ricerca HSE mostra che nella maggior parte dei casi un test di adattamento facciale non è stato superato per maschere/respiratori con anello auricolare marchiati CE o UKCA (la marcatura UKCA è la nuova regolamentazione per la certificazione di prodotto obbligatoria del Regno Unito, che sostituisce la marcatura CE dopo l’uscita del Regno Unito dall’Unione europea. È stato istituito con la versione britannica del Regolamento UE 756/2008 sull’accreditamento e la sorveglianza sul mercato) e solo in pochissimi casi è stato superato un test di adattamento facciale. Per questo motivo, Hse raccomanda di non utilizzare maschere/respiratori ad anello per le orecchie come RPE sul posto di lavoro.
Azione richiesta
I soggetti obbligati sono invitati a rivedere la loro valutazione del rischio relativa al Regolamento sul controllo delle sostanze pericolose per la salute del 2002 (e successive modifiche) e di prendere in esame le caratteristiche dei RPE per garantire che la protezione sia adeguata, adatta all’utente e all’attività da intraprendere.
Automazione e sicurezza sul lavoro negli Usa.
Un interessante esempio di collaborazione tra stato e privati.
Importanti aggiornamenti della Guida tecnica relativa alla valutazione dei sistemi robotici per quanto riguarda la sicurezza sul lavoro, frutto della collaborazione tra il Dipartimento americano del lavoro, nello specifico la sezione di sicurezza e salute (OSHA), l’Istituto nazionale per la sicurezza e la sanita sul lavoro (NIOSH) e l’Associazione per l’automazione avanzata (abbreviata in A3).
Sempre più spesso, le industrie statunitensi utilizzano tecnologie robotiche per eseguire attività pericolose o ripetitive e questi sistemi stanno diventando di natura più collaborativa e flessibile. Però, oltre ad introdurre una riduzione del carico di lavoro degli operai, l’automazione delle fabbriche crea nuovi spazi di lavoro pericolosi per chi lavora con/o a fianco dei robot.
Per approfondire:
Automazione e sicurezza sul lavoro negli Usa. Una collaborazione tra stato e privati
di Yann Maurelli
Piano nazionale di sensibilizzazione in materia di salute e sicurezza per il settore della pesca
Questo piano nasce all’interno del gruppo di lavoro “Settore della pesca marittima” della Commissione nazionale per la sicurezza e la salute sul lavoro (Cnsst), nell’ambito del Piano d’azione 2019-2020 della Strategia spagnola per la sicurezza e la salute sul lavoro 2015-2020.
L’ obiettivo è aumentare la consapevolezza delle persone che lavorano nel settore della pesca sull’importanza della sicurezza marittima e della salute e sicurezza sul lavoro al fine di ridurre l’alto tasso di incidenti.
Le comunità autonome costiere collaborano alla consegna personalizzata di materiale di sensibilizzazione agli equipaggi. Il piano è completato da una campagna di divulgazione sui social network.
Piccola pesca con attrezzi
Le piccole imbarcazioni sono interessate da un elevato numero di incidenti gravi e mortali, il 31% del totale degli incidenti gravi e mortali indagati dall’Ispettorato del lavoro e della previdenza sociale nel periodo 2011-2020.
La piccola pesca rappresenta tuttavia la modalità con il tasso di pericolo più basso (4%) se si considerano le navi registrate, quasi l’80% della flotta in Spagna.
Pesca con cianciolo (Si chiama cianciolo la rete da circuizione a chiusura meccanica).
Nel periodo 2011-2020, questa modalità di pesca è stata interessata dal 21% rispetto al totale degli incidenti gravi e mortali indagati dall’Ispettorato del lavoro e della previdenza sociale.
La recinzione è la seconda attività della pesca più pericolosa, con il 33% di incidenti gravi e mortali.
Pesca a strascico
La pesca a strascico è la modalità di pesca con il più alto tasso di pericolosità (37%) considerando le navi registrate. Nel periodo 2011-2020, la pesca a strascico ha rappresentato il 39% degli incidenti gravi e mortali indagati dall’Ispettorato del lavoro e della previdenza sociale nel complesso.
Pesca con palangari (Il palamito o palangaro è un attrezzo di pesca costituito da una lunga lenza di grosso diametro con inseriti ad intervalli regolari spezzoni di lenza più sottile portanti ognuno un amo).
Nel periodo 2011-2020, la pesca con palangari ha registrato il minor numero di incidenti gravi e mortali (9%) sul totale di quelli indagati dall’Ispettorato del lavoro e della previdenza sociale; ma ha un tasso di pericolosità relativa del 26%, considerando le navi registrate.
Renditi visibile!
Renditi visibile! è un’iniziativa dell’Insst che, seppur datata 2018, resta di grande attualità per migliorare la sicurezza del conducente addetto alle consegne: i ristoranti che scommettono sulla consegna a domicilio crescono nelle vendite e per la loro distribuzione utilizzano diverse modalità e mezzi. Questa attività ha comunque in generale un alto tasso di infortuni e per questo motivo l’Insst ha deciso di dare priorità a questo gruppo e progettare una campagna specifica per questi lavoratori.La Campagna Renditi visibile! è un progetto volto a migliorare la sicurezza dei motociclisti e altri conducenti addetti alla consegna a domicilio.
Negli ultimi anni le attività legate al cibo sono in piena espansione e l’enorme sviluppo di Internet contribuisce a questo: ordinare il cibo a casa, prenotare i ristoranti tramite applicazioni, ecc., sono attività sempre più comuni nella nostra società.
Nel 2018, 3.582 conducenti del settore Food and beverage services hanno avuto un incidente stradale durante le consegne. 125 di loro sono stati ricoverati in ospedale e 55 erano gravi. Il 60% del totale dei feriti aveva meno di 26 anni.
L’attività dei servizi di ristorazione presenta un elevato tasso di infortuni durante tutta la giornata lavorativa, occupando il terzo posto per tasso di incidenza. Questo tasso di incidenti è raddoppiato negli ultimi sei anni e quella dei conducenti inoltre si distingue, in termini considerevoli, come la professione con più incidenti stradali sul lavoro.
Per la campagna Renditi visibile! sono stati progettati specifici materiali che i si possono scaricare o richiedere tramite l’e-mail della campagna haztevisible@insst.mites.gob.es: Poster informativo relativo agli angoli ciechi, magneti informativi sugli angoli ciechi di autobus, furgoni e bus da turismo, kit di adesivi retroriflettenti per il casco.(Gli angoli ciechi sui veicoli di grandi dimensioni sono una delle principali cause di incidenti. Le dimensioni dei mezzi pesanti e delle macchine per l’industria comportano che la visibilità del conducente e la visione diretta dalla cabina possano essere seriamente limitate).
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