La ConfCommercio ha rivolto un interpello al Ministero del Lavoro centrato sul tema del RSPP interno, chiedendo se tale figura dovesse essere necessariamente un dipendente.
La risposta è stata che non è importante che sia dipendente, né la tipologia contrattuale scelta, ma il fatto che RSPP deve essere un collaboratore “che assicuri una presenza adeguata in relazione alla propria attività”.
Per adeguata s’intende una persona che sia “incardinato” nell’organizzazione del lavoro aziendale e abbia una “approfondita conoscenza” della realtà lavorativa interna.