La polvere delle miniere di carbone provoca una serie di malattie polmonari, chiamate collettivamente malattie polmonari da polvere di miniera di carbone. Gli esempi includono la pneumoconiosi dei lavoratori del carbone (CWP, una malattia polmonare cicatriziale indotta dalla polvere comunemente chiamata polmone nero), la broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) e la compromissione della funzione polmonare. Tutte queste malattie causano una significativa morbilità (malattia) e mortalità (morte) tra i minatori di carbone colpiti. La maggior parte dell’attenzione negli Stati Uniti si è concentrata sulla CWP, in particolare nella sua fase più grave chiamata fibrosi massiva progressiva. Sfortunatamente, questo ha messo in ombra il peso di altre malattie che si verificano nei minatori di carbone.
Una nuova ricerca rileva che i minatori del carbone sono anche a maggior rischio di morte per altre malattie, tra cui la BPCO e il cancro ai polmoni. Abbiamo scoperto, dichiarano i ricercatori, che i minatori di carbone hanno significativamente aumentato le probabilità di morte per CWP, BPCO e cancro ai polmoni rispetto alla restante popolazione statunitense. Questa mortalità più elevata è anche peggiorata nel tempo con i minatori di oggi che affrontano un rischio maggiore rispetto ai loro predecessori. I minatori negli stati degli Appalachi centrali di Kentucky, Virginia e West Virginia affrontano il rischio più grave.
I minatori di carbone degli Appalachi centrali nati nel 1940 o successivamente hanno una probabilità otto volte superiore di morire per una malattia respiratoria non maligna come il polmone nero o la BPCO rispetto ai loro omologhi nella popolazione generale. Questo aumento di otto volte è la più alta probabilità di morte per malattie respiratorie non maligne in tutti i gruppi di età esaminati.