Campagna di formazione INAIL-Regioni.
La sola formazione è sufficiente a garantire risultati concreti sul piano della prevenzione?
Quattordici moduli formativi di riferimento e oltre 10 milioni di finanziamenti sono al centro dell’Accordo INAIL-Regioni [1] per una campagna nazionale finalizzata a incrementare le attività di formazione:
a beneficiarne saranno lavoratori e preposti impegnati nei cantieri del Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza)”, lavoratori e preposti quindi che operano “nel settore delle costruzioni edili, dell’ingegneria civile e nei lavori di costruzione specializzati. [2]”
Le parti infatti, come si legge nell’Accordo, ritengono che determinati settori produttivi risultano di prioritario interesse sia in quanto rientrano nelle attività finanziate con le risorse del Pnrr, sia perché presentano un elevato livello di rischi infortunistici.
Codici Ateco dei settori interessati |
|
C23 | Fabbricazione di altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi (vetro, prodotti refrattari, terracotta, porcellana, ceramica, cemento, calce, gesso, calcestruzzo, cemento e gesso, pietre, prodotti abrasivi e minerali non metalliferi) |
C33 | Riparazione manutenzione e installazione di macchine e apparecchiature |
E | Fornitura di acqua, reti fognarie, attività di gestione dei rifiuti e risanamento |
F41 | Costruzione edifici |
F42 | Ingegneria civile |
F43 | Lavori di costruzione specializzati |
Si tratta di azioni formative aggiuntive rispetto a quelle previste dagli obblighi di legge, che devono tenere conto dell’evoluzione dei processi produttivi e soprattutto dell’avanzare incalzante della digitalizzazione.
La somma che l’istituto mette in campo per la Campagna informativa e che verrà gestita dalla Regioni viene suddivisa tra queste secondo un criterio di numerosità (numero degli addetti) e di rischiosità (gravità degli infortuni nelle aziende del comparto di riferimento attive nel territorio).
Mediante l’emanazione di “avvisi pubblici” di finanziamento, entro il primo semestre del prossimo anno, verrà attivato l’iter a livello territoriale. I programmi di formazione, di carattere aggiuntivo, finanziati dovranno fare riferimento ai moduli presentati nel Catalogo di cui all’Allegato 1 dell’Accordo e potranno essere gestiti o direttamente dalle regioni, o da enti accreditati “secondo il vigente sistema di formazione professionale”, o attraverso soggetti specificamente autorizzati in base alle disposizioni adottate da ciascuna regione e provincia autonoma. Le attività formative dovranno essere svolte nel corso del triennio 2023-2025.
Viene inoltre costituito un Comitato di coordinamento relativo all’Accordo di collaborazione composto da Inail e dalle Regioni e Province autonome che aderiscono all’Accordo.
Come si può dedurre dalla lettura dei soli titoli dei moduli proposti si tratta effettivamente di temi di approfondimento rispetto alla formazione obbligatoria: materie in parte imposte dall’evoluzione dei processi lavorativi di cui forse ancora non si tiene conto nella formazione obbligatoria di routine. A tali materie si aggiungono di interesse quelle di carattere gestionale e procedurale tra cui in particolare i moduli sui near miss, sui comportamenti, sulla promozione della salute, sugli aspetti relazionali.
Catalogo dei moduli formativi |
|
Corso di formazione n.1 Preposti | Tecnologie digitali a supporto della prevenzione
Obiettivo specifico: utilizzare dispositivi e sistemi di nuova generazione al servizio della salute e sicurezza sul lavoro attraverso l’impiego di tecnologie abilitanti per la prevenzione/mitigazione del rischio individuale collettivo e ambientale. |
Corso di formazione n.2 Lavoratori e Preposti | Tecnologie digitali a supporto della prevenzione
Obiettivo specifico: utilizzare dispositivi e sistemi di nuova generazione al servizio della salute e sicurezza sul lavoro attraverso l’impiego di tecnologie che utilizzano soluzioni formative basate su realtà virtuale immersiva e aumentata per le attività di:
|
Corso di formazione n.3 Lavoratori e Preposti | Tecnologie digitali a supporto della prevenzione
Obiettivo specifico: utilizzare dispositivi e sistemi di nuova generazione al servizio della salute e sicurezza sul lavoro attraverso l’impiego di tecnologie digitali abilitanti (realtà virtuale e realtà aumentata) per i lavori in ambienti confinati. |
Corso di formazione n.4 Lavoratori | Tecnologie digitali a supporto della prevenzione
Obiettivo specifico: utilizzare dispositivi e sistemi di nuova generazione che prevedono l’impiego di tecnologie digitali abilitanti (realtà virtuale e realtà immersiva) per la conduzione e/o manutenzione di macchine da cantiere. |
Corso di formazione n.5 Lavoratori e Preposti | Innovazione tecnologica per la prevenzione dei rischi
Obiettivo specifico: utilizzare le reti di sicurezza. |
Corso di formazione n.6 Lavoratori e Preposti | Procedure e comportamenti per la prevenzione
Obiettivo specifico: utilizzare dispositivi e sistemi di nuova generazione che prevedono l’impiego di tecnologie digitali abilitanti (realtà virtuale e realtà immersiva) per l’esecuzione di lavori non elettrici ed elettrici in presenza di linee elettriche aeree. |
Corso di formazione n.7 Lavoratori e Preposti | Monitoraggio della sicurezza tramite i near miss
Obiettivo specifico: acquisire conoscenze sulle cause e dinamiche infortunistiche presenti nei sistemi di sorveglianza nazionale degli infortuni mortali e gravi. Acquisire competenze sulle caratteristiche e peculiarità dei near miss. Promuovere il miglioramento e l’individuazione delle misure correttive tramite analisi dei near miss. |
Corso di formazione n.8 Lavoratori e Preposti | Aspetti gestionali
Approfondire la conoscenza degli aspetti legati alla gestione delle interferenze nel ciclo degli approvvigionamenti. |
Corso di formazione n.9 Lavoratori e Preposti | Aspetti gestionali
Approfondire la conoscenza degli aspetti legati alla gestione delle interferenze nel ciclo di smaltimento dei rifiuti da demolizione e costruzione. |
Corso di formazione n.10 Lavoratori e Preposti | Attività legate al ruolo
Approfondire gli elementi di rafforzamento del ruolo del preposto: gestione delle criticità. |
Corso di formazione n.11 Preposti | Aspetti relazionali
Approfondire metodi di comunicazione con i lavoratori e le modalità di sensibilizzazione e di trasmissione delle informazioni nei cantieri multietnici e in presenza di lavoratori a somministrazione e neo assunti. |
Corso di formazione n.12 Lavoratori e Preposti | Promozione della salute e stili di vita
Conoscere l’interazione tra le condizioni di salute del lavoratore e l’attività lavorativa al fine di sollecitare lo stesso ad avere cura delle proprie abitudini di vita in un’ottica di one health |
Corso di formazione n.13 Lavoratori e Preposti | Salute e sicurezza sul lavoro
Conoscere gli effetti dell’uso dell’alcol e delle droghe sul lavoratore adibito a i lavori di cantiere e gli obblighi di legge relativi alle diverse figure coinvolte |
Corso di formazione n.14 Lavoratori | Salute sul lavoro
Conoscere le conseguenze sulla propria salute nel caso di una mancata prevenzione dei rischi nella specifica mansione |
In aggiunta alla valutazione positiva, espressa in merito alla proposta formativa, ci troviamo sempre a dover considerare tuttavia come anche questa azione, importante per qualità e quantità di risorse impiegate, rischia di perdere parte della sua efficacia per il carattere isolato che ha al di fuori di un piano strategico nazionale in grado di individuare priorità e coerenze.
Sì, il problema è proprio quello delle coerenze sappiamo bene come la formazione (cosi come la vigilanza, o la ricerca o altro) di per sé non sia garanzia di reali miglioramenti nelle condizioni di lavoro: quante volte abbiamo sentito nell’ambito di incontri di formazione i lavoratori o gli rls o i preposti dire “stiamo imparando molte cose utili ma in azienda è poi il datore di lavoro o per lui il dirigente che decide” e l’incoerenza tra la formazione e la reale gestione della salute e sicurezza in azienda è fenomeno diffuso.
Quindi ad esempio investire nella formazione dei lavoratori e dei preposti, senza intervenire sul problema delle inadeguate capacità di molti datori di lavoro, in particolare nelle piccole imprese, di occuparsi di salute e sicurezza dei lavoratori, rischia di annullare o quanto meno ridurre di molto gli effetti di carattere preventivo che si vuole raggiungere con la attuale campagna.
Tutto questo ci rimanda inoltre ad un problema di fondo che è quello delle funzioni di vigilanza/sostegno, in particolare nei confronti delle piccole imprese, che i Servizi di prevenzione delle Asl, sempre più carenti di personale e di personale con le necessarie competenze, non possono svolgere in maniera adeguata. Indirizzare parte dei fondi dell’Inail per recuperare le perdite subite in uomini e mezzi non sarebbe stata una scelta più oculata? I problemi di non sicurezza o di condizioni insalubri sono nelle aziende è li che bisogna andare con una funzione di supporto che coinvolga in primis i datori di lavoro e i dirigenti, ovvero coloro che prendono le decisioni sul terreno tecnico organizzativo e gestionale, decisioni che hanno continuamente ricadute sulla salute e sicurezza.
Ci auguriamo che i Servizi delle Asl, che hanno gestito o che attualmente gestiscono Piani mirati di prevenzione – in cui l’aspetto formativo è parte integrante di un progetto che innanzitutto coinvolge tutta l’azienda dai lavoratori ai dirigenti ai datori di lavoro e che offre strumenti di sostegno per la valutazione dei rischi e l’individuazione delle misure di prevenzione – sappiano portare questa ottica di integrazione tra formazione e supporto nell’ambito della campagna concordata tra Inail e Regioni.
NOTE
[1] L’accordo è stato approvato dal Consiglio di amministrazione dell’Istituto lo scorso 19 giugno.
[2] Codice Ateco F43 (Demolizione e preparazione del cantiere edile, Installazione di impianti elettrici e idraulici e altri impianti, Completamento e finitura di edifici, altri lavori specializzati di costruzione).