Il Premio imprese per la sicurezza, alla sua ottava edizione, invita anche nel 2023 le imprese produttrici di beni e servizi, che operano in Italia, a partecipare a una competizione con la quale si intende
offrire un significativo contributo al processo di diffusione della cultura della sicurezza che coinvolga tutto il sistema produttivo italiano.
INAIL e Confindustria, con il supporto dell’Associazione premio qualità Italia e di Accredia, l’Ente italiano di accreditamento, promuovono questa iniziativa cui possono partecipare tutte le imprese, a prescindere dalla loro adesione a Confindustria, dalla loro dimensione, dal settore di appartenenza.
Come partecipare
- Acquisire il Regolamento disponibile sui siti di Confindustria e INAIL
- Partecipare alla prima fase di selezione registrandosi e compilando i questionari [1]:
– Questionario A Prima parte di autovalutazione per l’osservanza di alcune delle principali norme in materia di prevenzione infortuni e igiene del lavoro
– Questionario A Seconda parte, per la salute e la sicurezza (certificazioni in possesso, investimenti in prevenzione dati infortuni e malattie professionali forniti da INAIL)
– Questionario B per la salute e la sicurezza (leadership per la salute e la sicurezza, risorse tecnologiche e processi per la salute e la sicurezza, risultati per la salute e la sicurezza)
I questionari dovranno essere inviati entro il 3 novembre 2023 ore 14,30 (sito di Confindustria).
Innanzitutto va sottolineato che tra gli strumenti di prevalutazione è molto interessante il Questionario B che, articolato in 28 domande, indaga sulle figure leader in azienda e sul ruolo che esercitano in tema di prevenzione considerando tra questi non solo l’alta dirigenza, ma lo stesso datore di lavoro, il Rspp l’Rls i preposti
in una logica di piena integrazione dei temi della sicurezza nella gestione aziendale.
Le fasi di selezione prevedono dopo la registrazione e l’esame dei questionari la redazione di una prima lista
delle migliori imprese tenendo conto anche della dimensione aziendale e della tipologia di rischio,
a tali imprese verrà chiesta una stesura più dettagliata delle attività svolte proposte per la premiazione. Nella fase successiva le imprese selezionate saranno oggetto di un più approfondito processo di valutazione anche mediante visite in azienda.
I premi sono suddivisi per categoria di rischi e per dimensione aziendale secondo le seguenti fasce: numero di dipendenti inferiore o uguale a 50, tra 52 e 250, oltre 250.
Interessante, nella brochure di presentazione del Premio, la proposta che vien fatta alle imprese vincitrici di redigere una scheda delle attività svolte che verrà inserita nel portale INAIL nella sezione dedicata alla
promozione e cultura della prevenzione.
Peccato, davvero peccato che nel sito dell’Istituto, così come in quello di Confindustria, non vi sia traccia di tali schede e non vi sia nessun riferimento a elementi di contenuto emersi nelle sette precedenti stagioni del Premio, avviato nel 2012, che potrebbero essere utili riferimenti per altre imprese del settore o per aziende con rischi analoghi.
Ma l’approccio premiale viene perseguito anche a livello territoriale, in particolare la Provincia autonoma di Trento e la Regione Toscana hanno lanciato un bando scaduto rispettivamente il 31 luglio scorso quello di Trento, il 6 ottobre quello della Regione Toscana.
Risulta evidente, in particolare per la Toscana, che la finalità del Bando è non solo promuovere ma anche far emergere comportamenti virtuosi delle aziende raccogliendo e diffondendo
le buone pratiche di tipo tecnico organizzativo procedurale per la salute e la sicurezza sul lavoro così da valorizzare le aziende che promuovono azioni migliorative per la salute e la sicurezza dei luoghi di lavoro con l’obiettivo di creare un Archivio di strategie /azioni /processi aziendali sul tema.
Quindi si manifesta, quale finalità del Premio, un preciso intento di divulgazione e trasferimento delle conoscenze, che si presenta come un naturale utile risvolto della competizione. A conferma dell’impostazione di carattere divulgativo dell’iniziativa della Regione Toscana troviamo nel bando un ben articolata definizione di buona prassi che, tra gli altri aspetti, sottolinea l’importanza che
l’esperienza premiata sia tale per la sua efficacia da poter essere trasferita in diverse e più ampie realtà.
La trasferibilità dell’esperienza diviene così misura dell’efficacia dell’esperienza stessa. La buona pratica per essere riconosciuta deve come tale quindi essere ben individuata e disciplinata, partecipata nella sua individuazione, verificata nell’efficacia, diffusa e resa applicabile in altre esperienze.
L’iniziativa di Trento è invece caratterizzata da una particolare attenzione alla dimensione della piccola impresa con un intento di supporto anche economico. E’ questo infatti l’unico bando che come premio prevede dei finanziamenti che, considerando la dimensione di impresa cui il bando è specificamente rivolto non sembra essere un approccio sbagliato.
Il bando si offre quindi come:
Un riconoscimento alle micro e piccole imprese che si sono distinte per l’impegno nella tutela delle lavoratrici e dei lavoratori in materia di salute e sicurezza sul lavoro, in particolare nel migliorare il loro benessere psicofisico ed organizzativo.
Le risorse disponibili sono di 240.000 €, i premi assegnati saranno 15, di cui 6 per un importo di 25.000 € e 9 da 10.000.
Criteri per la valutazione delle imprese
- Analisi degli investimenti in sicurezza e salute sul lavoro
- Valutazione dei dati relativi agli infortuni e malattie professionali occorsi ai dipendenti delle imprese partecipanti e riconosciuti dall’INAIL
- Visite in loco presso le sedi delle imprese candidate al premio
- Tre graduatorie distinte sulla base della classificazione del rischio in basso, medio e alto.
NOTE
[1] https://www.confindustria.it/home/appuntamenti/iniziative-progetti/dettaglio-evento/Premio-imprese-per-la-sicurezza-viii-edizione