Suggerimenti per l'utilizzo delle nuove tecnologie di supporto fisico
Porre le domande giuste per integrare le nuove tecnologie nella prevenzione dei rischi professionali
L’Inrs pubblica una nuova brochure dedicata all’integrazione delle nuove tecnologie di supporto fisico (esoscheletri, robot, ecc.). Obiettivo: incoraggiare le aziende a porsi le domande giuste per integrare la prevenzione dei rischi professionali nel contesto della modernizzazione.
Esoscheletri, robot collaborativi, robot mobili… Nuove tecnologie vengono introdotte nelle aziende con l’obiettivo di migliorare le condizioni di lavoro. “Hanno lo scopo di dare sollievo ai lavoratori e sono considerati, come tali, una soluzione per prevenire i disturbi muscolo-scheletrici”, spiega Liên Wioland, responsabile della ricerca effettuata presso l’Inrs, “tuttavia la loro evoluzione non è sempre completata e gli effetti sulla salute e sulla sicurezza dei dipendenti devono essere oggetto di particolare attenzione. Si stanno creando nuove interazioni tra l’utente e la tecnologia, di cui è importante tenere conto”.
In questo contesto in rapida evoluzione, la brochure pubblicata dall’Inrs offre parametri di riferimento metodologici per l’integrazione di successo delle nuove tecnologie di supporto fisico . “Ma”, sottolinea Jean-Jacques Atain Kouadio, esperto dell’Inrs “questo documento mira soprattutto ad aiutare le aziende a porre le domande giuste, il che implica anticipare i rischi potenziali chiedendosi se sia necessario o meno utilizzare queste nuove tecnologie”.
La brochure presenta un processo di integrazione in 4 fasi:
- identificare in anticipo la necessità di assistenza fisica
- scegliere la nuova tecnologia
- integrare la nuova tecnologia
- organizzare il monitoraggio di tale integrazione dal punto di vista dei rischi professionali.
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