28 febbraio 2023: Incidente ferroviario in Tessaglia. 46 morti tra i passeggeri e 11 membri del personale.

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fonte: https://ypergasias.gov.gr/


Il 28 febbraio è un giorno di lutto per il popolo greco, un giorno che si porta dietro frustrazioni e rabbia. Si tratta del secondo anniversario dell’incidente ferroviario del 2023, avvenuto in Tessaglia, che ha causato la tragica morte di 57 persone di cui 46 passeggeri e 11 membri del personale.

Diverse organizzazioni hanno indetto in Grecia e nel mondo centinaia di proteste (oltre 300) in ricordo delle vittime della tragedia chiedendo al Governo greco di chiarire le responsabilità di quell‘evento. Uno sciopero generale è stato dichiarato per la giornata e non sono mancati scontri tra i manifestanti e le forze dell‘ordine ad Atene, cosi come accuse di insabbiamento e corruzione.

Anche il Ministro del lavoro Niki Kerameus, in un’intervista rilasciata alla stazione televisiva Ert sabato 1 marzo, ha definito inequivocabile il messaggio lanciato dalle manifestazioni dei giorni scorsi e ha sottolineato che è

fondamentale fornire risposte senza lasciare ombre.

L’incidente, avvenuto di notte alle 23:22, rappresenta il più grave evento in ambito ferroviario della storia greca: si tratta dello scontro frontale tra due treni nei pressi della città di Larissa. Ma come è potuto succedere? Di chi sono le responsabilità?

I risultati di un’Indagine investigativa [1], pubblicati il 27 febbraio di quest’anno (2025), descrivono l’accaduto soffermandosi sugli errori umani che hanno portato al sinistro ferroviario, cercando di individuare cosa l’ha causato e come si poteva evitare.

La pubblicazione si concentra sull’operato del capostazione che durante il suo turno notturno era l’unico presente alla stazione di Larissa prima dell’incidente e le cui azioni ne sono state la causa diretta. Si tratta di errori umani causati dall‘eccessivo carico di lavoro, errori che si sarebbero potuti evitare, o di cui, se fosse stato presente un altro capostazione, si sarebbe forse potuta ridurre la portata.

Causa aggiuntiva, identificata dall’Indagine è anche l’inesperienza del dipendente. Si evidenzia inoltre come il problema sia stato poi aggravato dalla inadeguata organizzazione dello spazio di lavoro che non permetteva all’operatore di ricevere e inviare comunicazioni e tenere contemporaneamente gli occhi sul traffico ferroviario.

Dal complesso delle cause individuate dall’Indagine emerge un inseme di fallimenti sistematici, malfunzionamenti – già denunciati dal sindacato dei lavoratori ferroviari – che vanno ben oltre l‘errore umano attribuito al capostazione, gravato tra l’altro da un eccessivo carico di lavoro, e costretto a operare in condizioni di cattiva comunicazione e coordinazione tra gli operatori.

Si tratta di un caso complesso, in merito al quale non mancano accuse di insabbiamento, soprattutto riguardo all’esplosione seguita allo scontro frontale tra i treni, di cui l’Indagine non è stata ancora in grado di determinare l’origine, anche se avanza l’ipotesi si tratti di un qualche tipo di combustibile, non dichiarato, che era a bordo di uno dei due treni coinvolti nel‘impatto.

Sindacati e attivisti hanno denunciato la privatizzazione del settore – realizzata a seguito delle politiche di austerità portate avanti dai Governi greci – imputando a tale scelta la responsabilità del sinistro. Lo stesso report dell’Indagine riconosce che l’incidente è effetto, tra le altre cause, di una mancata modernizzazione e manutenzione del sistema ferroviario e dei tagli al settore a seguito della crisi economica che attanaglia la Grecia dalla fine del 2009. Si tratta di miglioramenti che non sono stati adottati che invece faciliterebbero il lavoro dei capostazioni grazie all’automazione e l’uso di sensori, così come si avrebbe un miglioramento del sistema di comunicazione tra il personale che permetterebbe di soppiantare il datato sistema radio.

Un incidente con queste caratteristiche si considerava impossibile potesse accadere in un Paese dell’Unione europea, eppure è avvenuto, ciò dimostra l’inefficienza e i danni causati dalle politiche di austerità che hanno messo a rischio non solo i posti di lavoro ma anche le vite di cittadini e impiegati.

Va sottolineato inoltre che dall’Indagine emerge la necessità che il personale ferroviario riceva una formazione specifica, orientata alla prevenzione, mentre si evidenzia come il capostazione coinvolto nell’evento non avesse ricevuto una formazione adeguata.

Quanto avvenuto in Tessaglia è piu di un semplice incidente sul lavoro è una tragedia che ha scosso l’intero Paese e l’Europa e che difficilmente sarà dimenticata.


NOTE

[1] Vedi documento allegato. Fonte: Hellenic Air&Rail safety investigation Authority.

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