Partiamo dall’art. 41 c. 4bis del D.Lgs. 81/2008 che recita:
entro il 31 dicembre 2009, con accordo in Conferenza Stato-Regioni, adottato previa consultazione delle parti sociali, vengono rivisitate le condizioni e le modalità per l’accertamento della tossicodipendenza e della alcol dipendenza.
Siamo vicini al Dicembre 2015 e ancora non si è visto nulla. Riportiamo in allegato delle slide che fanno il punto della situazione.
Ancora nel Febbraio di quest’anno la Società Italiana di Medicina del Lavoro ( SIMLII) sollecitava il Ministero della Salute all’iniziativa.
Le Parti sociali: Cgil, Cisl e Uil e Confindustria hanno in questi giorni firmato una “Proposta congiunta recante la proposta di una procedura per l’accertamento dell’assunzione di alcool e di sostanze stupefacenti”.
Proposta che parte dalla constatazione che ad oggi l’attuale regolamentazione della sorveglianza sanitaria relativa alla assunzione di alcol e droga da parte di lavoratori adibiti ad alcune mansioni ritenute maggiormente rischiose è
rimessa a tre accordi Stato-regioni e alla difforme interpretazione ed applicazione da parte delle Regioni e degli organismi di vigilanza.
Ed è dunque necessario,
in linea con le scelte di semplificazione perseguite dal Governo, e confermando l’esigenza di una disciplina che garantisca il rispetto di tutti gli obblighi di legge ai fini della salute e sicurezza sul lavoro, di proporre un’unica procedura, notevolmente semplificata e integralmente sostitutiva di tutte quelle esistenti e di automatica applicazione sul territorio.
> Nota di CGIL-CISL-UIL su “Bozza di indirizzi per la prevenzione di infortuni correlati all’assunzione di alcolici e sostanze stupefacenti” (file .pdf, 469kb)
> Le difficoltà applicative e le ambiguità interpretative delle normative su stupefacenti ed alcool. Linee di indirizzo regionali e legittimità procedurali (file .pdf, 1Mb | di Pierantonio Zanon – SPISAL – AULSS n. 6 VICENZA)