Repertorio Salute

Il futuro corre veloce

Nel rapporto The future of jobs presentato al Worl Economic Forum di Davos sono stati date delle cifre rispetto al mercato della robotica.

UN MILARDO E DUE di dollari il valore degli investimenti, 1,9 quello delle acquisizioni, 28,3 quello raggiunto dal mercato mondiale. Il 2015 è stato un anno d’oro per la robotica, ma sarà nei prossimi anni che il settore conoscerà un boom senza precedenti. Entro il 2020 il valore complessivo del mercato dei robot raggiungerà 151,7 miliardi di dollari.

Aumentano le aziende italiane che utilizzano la robotica, le cosiddette Industrie 4.0, che rappresenta a tutti gli effetti un ulteriore passaggio industriale. Qualcuno l’ha definita la quarta rivoluzione industriale (notare con quanta maggiore frequenza si accavallano nel tempo i salti qualitativi nella produzione).

Ecco un grafico che lo illustra:

industrie4-0

Secondo il rapporto pubblicato da Roland Berger, in vent’anni il valore aggiunto dell’industria manifatturiera, che nel ’91 era focalizzato per l’80% nelle zone tradizionalmente sviluppate (Europa occidentale, Nordamerica e Giappone), si è lentamente trasferito nei paesi emergenti, che ora rappresentano il 40% del valore aggiunto manifatturiero. Tuttavia, è previsto, per i prossimi quindici anni, che i paesi tradizionalmente sviluppati, e in particolare quelli europei, abbiano la possibilità di recuperare terreno sfruttando la digitalizzazione per dare risposte più rapide alle richieste del mercato.

Le potenzialità sono enormi, ma gli investimenti saranno significativi. L’obiettivo per l’Europa è di tornare al 20% di valore aggiunto manifatturiero rispetto all’attuale 15%.

Infine, il rapporto prevede che entro il 2030 il numero di lavoratori del comparto industriale salirà dai 25 milioni del 2011 ai 31 della fine del prossimo decennio, facendo registrare sei milioni di posti di lavoro in più.

La domanda è: questi aspetti coinvolgeranno il tema della salute e della sicurezza dei lavoratori oltre alla loro professionalità?

Certamente sì, se è vero che L’Agenzia europea  per la sicurezza e la salute sul lavoro (Unione Europea-OSHA) ha commissionato con lungimiranza il progetto Nuovi ed emergenti rischi per la sicurezza e salute sul lavoro associati alla informazione e comunicazione tecnologie e luogo di lavoro entro il 2025. Esso copre le tendenze e i fattori di cambiamento in informazioni e tecnologie comunicative (TIC), digitalizzazione, l’intelligenza artificiale (AI) e la robotica.

Staremo a vedere.

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