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Ambienti confinati: formazione, addestramento procedure salva vita

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Un Tour regionale sulla sicurezza negli ambienti confinati è partito mercoledì 5 giugno da Messina ed attraverserà tutta la Sicilia.

Si tratta di un progetto formativo rivolto a oltre duecento operatori siciliani addetti agli spazi confinati che prevede la cooperazione tra INAIL Sicilia (in collaborazione con la Direzione centrale ricerca INAIL), la Direzione regionale dei Vigili del fuoco, i Cpt [1] di Messina Catania e Palermo.

Il percorso formativo fornirà agli operatori del settore edile e industriale siciliano un bagaglio addestrativo per operare in sicurezza in ambienti confinati.

Gli operatori sono dipendenti di imprese della provincia di Palermo, Catania e Messina che operano nel settore edile o impegnati in attività di installazione, manutenzione, pulizia e riparazione.

Si tratta di percorsi formativi gratuiti in cui l’INAIL mette a disposizione il simulatore progettato dall’Istituto, mediante il quale è possibile  riprodurre situazioni di rischio tipiche dei contesti lavorativi coinvolti.

I quindici corsi

Messina 3- 7 giugno – Palermo 17-21 giugno – Catania 1-5 luglio

Progetto formativo

4 ore di aula di formazione e informazione strumentale
4 ore di addestramento con il supporto logistico dei Vigili del fuoco

Nell’ambito del percorso formativo

l’Addestramento prevede l’utilizzo del simulatore per ambienti confinati attraverso il quale è possibile testare metodologie di lavoro e procedure di sicurezza e di emergenza per il recupero degli operatori infortunati o colti da malore.

Il simulatore

Il simulatore è dotato di una strumentazione altamente tecnologica che permette di procurare alterazioni delle capacità cognitive e sensoriali degli utilizzatori al fine di valutare le loro capacità e preparare gli operatori a condurre specifiche operazioni.

Il simulatore è già stato utilizzato in Italia, a partire dal 2020, per la formazione di oltre 350 operatori addetti agli spazi confinati.

Nella formazione mediante il simulatore per gli ambienti confinati sono stati coinvolti anche 170 studenti degli istituti tecnici superiori.

L’attrezzatura è stata brevettata in Italia da INAIL ma viene utilizzata a livello mondiale negli stati Uniti, in Canada, in Cina, in Russia in India e Brasile.

Il Dipartimento innovazioni tecnologiche e sicurezza degli impianti, prodotti e insediamenti antropici dell’INAIL ha elaborato sul progetto e sul percorso formativo una scheda informativa che sintetizza obbiettivi e metodologie utilizzate per la formazione e l’addestramento. Formazione e addestramento che non riguardano solo le procedure lavorative in senso stretto ma che danno uno spazio significativo anche a quelle azioni di emergenza che sono, come sappiamo, quasi sempre la causa degli infortuni mortali multipli. Come nel recente tragico evento del 6 maggio scorso, proprio in Sicilia a Casteldaccia (Palermo), dove tra i cinque operai deceduti solo due sono morti durante l’attività di lavoro nella rete fognaria, mentre gli altri, nel tentativo illusorio di portare aiuto ai compagni di lavoro, hanno seguito la stessa sorte.

L’utilizzo del simulatore permette inoltre applicazioni in campo ergonomico, tenendo conto delle posizioni che il lavoratore deve assumere e dei movimenti che deve svolgere operando in ambiente confinato.

Caratteristiche tecniche del simulatore

Struttura principale: tipo container

Accessori: fissi e mobili

Strumentazione dedicata per procurare alterazioni delle capacità cognitive e sensoriali degli utilizzatori

Sistema di telecamere ad infrarossi e strumentazione per la registrazione ed elaborazione delle immagini che permettono di monitorare il comportamento umano nelle condizioni di stress fisico e cognitivo.

Mediante il simulatore vengono quindi ricreate “in modo controllato e sicuro” le condizioni ambientali che caratterizzano gli ambienti confinati per permettere ai soggetti coinvolti di mettere alla prova le proprie capacità e esercitarsi a muoversi in tali contesti in condizioni di sicurezza:

Una modalità di addestramento, ad esempio, prevede di far percorrere al soggetto, in condizioni di assenza di luminosità e in presenza di fumo e di rumori, un percorso all’interno del simulatore modificato rispetto al layout dell’ambiente che il soggetto si aspetta di trovare sulla base delle sue conoscenze. [2]

Procedure di lavoro adeguate e utilizzo corretto dei Dispositivi di protezione sono al centro dell’attività di addestramento in campo, mediante simulazioni realizzate con il supporto del simulatore:

simulazione dell’applicazione delle procedure di analisi e degli accorgimenti preventivi prima dell’accesso agli ambienti confinati e\o sospetti di inquinamento
(valutazione del layout con segnalazione di eventuali variazioni rispetto al DVR fornito all’operatore, analisi preventiva dell’ambiente)
simulazione di fasi di lavoro e spostamenti in contesti ambientali con diversi elementi che alterano le capacità cognitive dei lavoratori, ad esempio, la presenza di fumo, rumore e ostacoli;
simulazione di procedure di emergenza con l’utilizzo dell’attrezzature di salvataggio e/o recupero del lavoratore quali il sistema di sollevamento, le imbragature anticaduta, la barella rigida, altro.

Si prevede inoltre di specializzare i percorsi di formazione e addestramento con riferimento ai settori lavorativi tra cui: trasporti, vitivinicolo, gestione reti di servizio, rifiuti, manifatturiero, agricoltura, chimico e petrolchimico.

Considerando la gravità e la relativa frequenza di eventi drammatici connessi al lavoro in ambienti confinati, il supporto offerto dal simulatore potrebbe essere un’utile base per una campagna di formazione a tappeto, finanziata a livello nazionale, che impegni numeri più significativi su tutto il territorio con il coinvolgimento, in particolare nel settore delle costruzioni, delle Scuole edili e dei Comitati paritetici territoriali (che già si occupano di questa formazione).


Sul tema ci sembra utile segnalare una pubblicazione realizzata, nell’ambito della Commissione consultiva permanente per la salute e sicurezza sul lavoro, dal Gruppo di lavoro composto da tecnici INAIL, VF, rappresentanti delle Associazioni datoriali e delle Organizzazioni sindacali, con il coordinamento tecnico di Luciano Di Donato e Liliana Frusteri (INAIL).

Il volume, dal titolo Manuale illustrato per lavori in ambienti sospetti di inquinamento o confinati ai sensi dell’articolo 3 comma 3 del Decreto del Presidente della Repubblica 177/2011, nonostante sia stato realizzato alcuni anni fa, è ancora attuale, di facile lettura anche per le numerose e pertinenti immagini che rappresentano, attraverso la Storia illustrata, situazioni di rischio, procedure di lavoro in sicurezza, misure di prevenzione.


NOTE

[1] I Comitati Paritetici Territoriali CPT sono organismi paritetici che si occupano della diffusione, a livello territoriale, della cultura della prevenzione e della sicurezza in edilizia, spesso all’interno di enti unificati che comprendono anche le Scuole edili provinciali.

[2] Fact Sheet, Simulatore di ambienti confinati e/o sospetti di inquinamento

 

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