fonte: Consiglio d’Europa
Il Consiglio ha raggiunto un accordo provvisorio con il Parlamento europeo su una nuova legge volta a rafforzare la protezione dei lavoratori contro i rischi di esposizione all’amianto.
Le nuove norme riducono in modo considerevole gli attuali valori limite per l’amianto e prevedono modalità più accurate per misurare i livelli di esposizione, in linea con i più recenti sviluppi tecnologici.
L’esposizione all’amianto è ancora uno dei rischi per la salute più pericolosi con cui molti cittadini dell’UE sono alle prese sul luogo di lavoro. L’accordo odierno allinea le norme sui valori limite di esposizione ai progressi nei metodi di misurazione, il che significa che i lavoratori beneficeranno di livelli di protezione molto più elevati.
Paulina Brandberg, ministra svedese della Parità di genere e vice ministra dell’Occupazione
Un valore limite di esposizione inferiore
Nonostante sia vietato nell’UE da quasi vent’anni, l’amianto costituisce ancora una minaccia per la salute dei lavoratori a causa della sua presenza negli edifici più vecchi. Le nuove norme concordate oggi ridurranno inizialmente il valore limite massimo di esposizione a 0,01 fibre di amianto per cm³, il che è dieci volte inferiore all’attuale limite di 0,1 f/cm³.
Dopo un periodo transitorio massimo di sei anni, gli Stati membri saranno tenuti ad attuare un nuovo metodo per misurare i livelli di amianto, la microscopia elettronica (EM), che è più sensibile della microscopia a contrasto di fase (PCM) attualmente utilizzata e che consente di misurare le fibre di amianto sottili. Dopo aver introdotto la microscopia elettronica, gli Stati membri disporranno di due opzioni:
- misurare le fibre di amianto sottili, nel qual caso il valore limite massimo di esposizione rimarrà a 0,01 f/cm³
- non misurare le fibre di amianto sottili, nel qual caso il valore limite massimo di esposizione sarà ridotto a 0,002 f/cm³
Misure di prevenzione e protezione rafforzate
In base alle nuove norme, le imprese che intendono effettuare lavori di demolizione o di rimozione dell’amianto saranno tenute a ottenere autorizzazioni dalle autorità nazionali. I datori di lavoro dovranno inoltre adottare misure per individuare la presenza di materiali a potenziale contenuto di amianto prima di iniziare i lavori di demolizione o manutenzione in locali costruiti prima dell’entrata in vigore del divieto nazionale relativo all’amianto. A tal fine possono, ad esempio, ottenere informazioni dai proprietari dell’edificio o da altri datori di lavoro, oppure consultare altre pertinenti fonti di informazione, come i registri.
I lavoratori che sono o possono essere esposti all’amianto dovrebbero indossare adeguati dispositivi di protezione individuale e seguire una formazione obbligatoria, in linea con i requisiti minimi di qualità stabiliti nella direttiva.
Registri pubblici
Gli Stati membri tengono un registro di tutti i casi di malattie professionali correlate all’amianto diagnosticate da un medico.
Contribuire a sconfiggere il cancro
Le disposizioni concordate oggi contribuiranno a prevenire i casi di tumore professionale, in linea con il piano europeo di lotta contro il cancro. Se inalate, le fibre di amianto in sospensione nell’aria possono provocare gravi malattie come il cancro del polmone, i cui primi segni possono manifestarsi dopo molti decenni.
Prossime fasi
Gli ambasciatori degli Stati membri presso l’UE saranno invitati ad approvare l’accordo raggiunto con il Parlamento in una delle prossime riunioni del Comitato dei rappresentanti permanenti. Il testo della direttiva sarà quindi sottoposto alla messa a punto giuridico-linguistica prima di essere adottato dai ministri in una delle prossime sessioni del Consiglio. Una volta adottata la direttiva, gli Stati membri disporranno di due anni per introdurre il nuovo livello massimo di esposizione di 0,01 f/cm³ e di sei anni per introdurre la microscopia elettronica al fine di misurare i livelli di amianto sul luogo di lavoro.
Per tenere il passo con il progresso scientifico e tecnologico, la direttiva sarà regolarmente aggiornata.
Contesto
Sebbene sia vietato nell’UE dal 2005, l’amianto è presente negli edifici più vecchi. Costituisce pertanto una minaccia particolare per la salute nel corso della ristrutturazione degli edifici, quando i materiali contenenti amianto sono disturbati e i lavoratori inalano le fibre rilasciate. Ben il 78% dei tumori professionali può essere messo in relazione all’esposizione all’amianto.
Il 28 settembre 2022 la Commissione ha pubblicato una proposta di revisione della legislazione sull’esposizione all’amianto sul luogo di lavoro nell’ambito di un pacchetto volto a garantire un futuro senza amianto per i cittadini dell’UE.