Conseguenze della pandemia più gravi per i lavoratori migranti
Il calo dell’occupazione, il parallelo travaso nell’inattività e l’allargamento della povertà legati alla pandemia colpiscono in modo sproporzionato i lavoratori migranti in Italia.
Il calo dell’occupazione, il parallelo travaso nell’inattività e l’allargamento della povertà legati alla pandemia colpiscono in modo sproporzionato i lavoratori migranti in Italia.
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Mario Draghi e del Ministro della salute Roberto Speranza, ha deliberato di prorogare fino al 31 dicembre 2021 lo stato di emergenza nazionale e ha deciso le modalità di utilizzo del Green Pass e nuovi criteri per la “colorazione” delle Regioni.
In considerazione dell’importanza e attualità dell’argomento e di specifiche richieste di chiarimento avanzate dalla Sezione consultiva delle Associazioni dei consumatori e dei produttori e da altri portatori di interesse, la Sezione Sicurezza Alimentare ha ritenuto opportuno procedere ad un’analisi delle conoscenze attuali in merito al rapporto tra virus e alimenti.
Il Simposio Social Europe’s New Framework for Safer and Healthier Work ha attirato oltre 1 800 partecipanti, che si sono collegati online da tutta Europa e oltre.
La digitalizzazione ha comportato notevoli cambiamenti alla natura e all’organizzazione del lavoro, partendo dal luogo e dall’orario di lavoro fino alle tecnologie usate per svolgere la propria attività lavorativa.
Disponibili anche in italiano, gli opuscoli si inseriscono nell’iniziativa comunitaria triennale, coordinata in Italia dall’Inail per conto dell’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro, e fanno il punto su comportamenti errati e strumenti di prevenzione.
Il 18esimo report della Consulenza statistico attuariale Inail conferma il trend decrescente iniziato a febbraio. Rispetto al monitoraggio precedente, i casi in più sono 1.602 (+0,9%), ma solo 157 sono riferiti all’ultimo mese di rilevazione. È il numero più basso registrato da un anno e mezzo a questa parte, molto inferiore anche alle circa 500 infezioni del luglio 2020.
I contagi sul lavoro all’origine di un quarto del totale delle denunce d’infortunio e di un terzo dei casi mortali. L’emergenza sanitaria sta influenzando anche i primi mesi di quest’anno, ma da febbraio il trend delle infezioni di origine professionale è in sensibile diminuzione.
L’Inail ha pubblicato recentemente una nuova Scheda dal titolo: Cantieri Navali: analisi degli infortuni e piano mirato di prevenzione, relativa a dati e informazioni prodotte mediante Infor.Mo – Sistema di sorveglianza degli infortuni mortali e gravi sul lavoro.
La Candidate List Echa delle sostanze estremamente preoccupanti ora contiene 219 sostanze chimiche che possono danneggiare le persone o l’ambiente.