I lavoratori migranti in Europa presentano un maggiore rischio rispetto a COVID-19 e DMS
Il Covid-19 costituisce un nuovo rischio sproporzionato per i lavoratori migranti, una delle categorie più vulnerabili in Europa.
Il Covid-19 costituisce un nuovo rischio sproporzionato per i lavoratori migranti, una delle categorie più vulnerabili in Europa.
L’improvviso incremento nel telelavoro da casa durante la pandemia da COVID-19 ha posto i lavoratori a maggiore rischio di disturbi muscolo-scheletrici e problemi di salute mentale. Una nuova relazione esamina questi rischi, i benefici e i problemi legati al telelavoro.
Protezione della salute dei telelavoratori durante il Covid-19 Leggi tutto »
La Settimana europea contro il cancro si svolge ogni anno dal 25 al 31 maggio sotto la guida dell’Association of European Cancer Leagues (Associazione delle leghe europee contro il cancro)
Verso luoghi di lavoro privi di cancro nell’UE Leggi tutto »
L’invecchiamento della popolazione lavorativa europea comporta anche maggiori possibilità di disturbi muscolo-scheletrici (DMS) cronici tra i lavoratori. Tuttavia, con il giusto supporto, le persone affette da malattie croniche possono continuare a lavorare.
Il Ministro della Salute, Roberto Speranza, ha firmato un’ordinanza che prevede l’ingresso dai Paesi dell’Unione Europea e dell’area Schengen, oltre che da Gran Bretagna e Israele, con tampone negativo, superando il vigente sistema di mini quarantena.
EU-OSHA, insieme con il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC), hanno analizzato l’uso di test diagnostici rapidi per l’antigene per SARS-CoV-2, il virus che causa COVID-19, negli ambienti di lavoro.
fonte: Ministero del Lavoro Con Circolare n. 12 del 15 aprile 2021, l’INAIL fornisce indicazioni in materia di assicurazioni obbligatorie per i lavoratori operanti in Paesi extra UE con i quali non sono in vigore accordi di sicurezza sociale. Sulla scorta del Decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, di concerto con il Ministro dell’Economia e
fonte: Ministero del Lavoro Con Circolare n. 12 del 15 aprile 2021, l’INAIL fornisce indicazioni in materia di assicurazioni obbligatorie per i lavoratori operanti in Paesi extra UE con i quali non sono in vigore accordi di sicurezza sociale. Sulla scorta del Decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, di concerto con il Ministro dell’Economia e
Questa pubblicazione include i rapporti sulla vita lavorativa in 29 Paesi nel 2020: si tratta dei 27 Stati membri dell’UE, la Norvegia e il Regno Unito. I rapporti nazionali riassumono le prime prove sull’impatto della pandemia COVID-19 sulla vita lavorativa sulla base delle ricerche nazionali e dei risultati dell’indagine.
La vita lavorativa nell’anno della pandemia da COVID-19 Leggi tutto »
Un nuovo documento di riflessione esplora i benefici del ricorso all’ergonomia partecipativa, la pratica che coinvolge i lavoratori nella pianificazione e nel controllo delle attività di lavoro, per affrontare il problema dei disturbi muscoloscheletrici legati all’attività lavorativa (DMS).