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Contrasto allo sfruttamento lavorativo: il seminario di mainstreaming organizzato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali

Contrasto al lavoro sommerso Mappa-progetti-caporalato

fonte: Ministero del Lavoro


Favorire il confronto e lo scambio di esperienze tra i diversi territori sulle modalità di lavoro per contrastare lo sfruttamento lavorativo e il caporalato, questo l’obiettivo della giornata seminariale dal titolo: “Contrasto allo sfruttamento lavorativo e al caporalato: condividere per crescere – Strategie, strumenti ed esperienze regionali a confronto“, che si è tenuta il 18 giugno scorso, presso la sede del Goethe-Institut a Roma.

L’evento ha coinvolto le Regioni, l’Ispettorato Nazionale del Lavoro, l’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni e l’Associazione Nazionale Comuni Italiani che, insieme ad un’ampia varietà di enti partner, stanno lavorando sul tema, con iniziative finanziate da risorse comunitarie e nazionali.

Al seminario, organizzato dalla Direzione generale dell’Immigrazione e delle politiche di integrazione, hanno partecipato anche rappresentanti della DG Employment, Social Affairs and Inclusion e della DG Migration and Home Affairs della Commissione Europea, dell’Autorità di Gestione Fondo Asilo Migrazione Integrazione del Ministero dell’Interno, nonché dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro.

L’evento ha previsto diversi momenti di lavoro: la mattinata, dedicata alla presentazione dei singoli progetti, ha permesso di evidenziare le caratteristiche peculiari degli interventi e di approfondire pratiche, strumenti ed esperienze efficaci implementati dalle progettualità, allo scopo di condividerli ed ampliarne l’applicazione, capitalizzando le lezioni apprese. Il pomeriggio ha visto i partecipanti impegnati in un laboratorio di confronto e discussione, che – a partire da specifiche domande di stimolo – ha guidato la riflessione su due nodi tematici: i modelli territoriali di governance e referral e la costruzione delle reti di servizi per le persone.

A conclusione dell’incontro è stata sottolineata l’importanza di incoraggiare ulteriori occasioni di dialogo e confronto per sollecitare la creazione di comunità di pratiche e definire strumenti per affrontare, nel rispetto delle specificità dei diversi territori, sfide comuni, fra cui quella di garantire meccanismi di protezione e inclusione delle persone vittime o potenziali vittime di sfruttamento lavorativo.

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