Repertorio Salute

Contro il caporalato e lo sfruttamento partono a San Severo (FG) gli interventi di innovazione sociale e integrazione

Progetto Su.Pr.Eme. Italia

fonte: Ministero del Lavoro


È stato presentato il 22 ottobre scorso, nell’azienda agricola regionale Fortore di San Severo (Foggia), il piano di co-progettazione e gestione di interventi innovativi di welfare destinati a cittadini di origine straniera, vittime o potenziali vittime di sfruttamento lavorativo in agricoltura nella provincia di Foggia, per l’inclusione culturale, sociale, occupazionale e abitativa, da realizzarsi nella stessa struttura.

Grazie al progetto Su.Pr.Eme. Italia – finanziato dai fondi AMIF – Emergency Funds della Commissione Europea – nell’azienda agricola Fortore si creerà un polo sociale e si provvederà all’acquisto di mezzi e attrezzature, nonché di due pullman per facilitare la mobilità dei lavoratori, spezzando così le logiche di reclutamento del caporalato. Con P.I.U.Su.Pr.Eme, intervento integrativo e complementare – finanziato dal PON Inclusione – Fondo Sociale Europeo – si attiveranno tirocini, profilazione per la formazione professionale, l’emersione e l’inserimento socio-lavorativo dei beneficiari. Inoltre, è previsto l’allestimento di una cucina ad hoc e l’assegnazione di borse di studio per addetti alla preparazione dei pasti. Grazie ai due progetti saranno, pertanto, potenziate strategie a favore dell’imprenditoria e dell’autosufficienza. Un’equipe multidisciplinare fornirà ascolto, orientamento e accompagnamento ai servizi del territorio attraverso percorsi personalizzati di accoglienza e mediazione abitativa emergenziale dei destinatari (presidio, vigilanza, prima accoglienza e sicurezza). Contributi a fondo perduto consentiranno l’accesso alla sistemazione autonoma dei lavoratori privi di una casa (contributo all’affitto e/o doti individuali).

Su.Pr.Eme. Italia e P.I.U.Su.Pr.Eme. si inseriscono nell’ambito del Piano Triennale di contrasto allo sfruttamento lavorativo in agricoltura e al caporalato e interessano le cinque regioni del Sud più colpite dal fenomeno: Puglia, Basilicata, Sicilia, Campania e Sicilia.

Lascia un commento