Covid-19, pubblicato il documento tecnico per ritornare a scuola in sicurezza

Covid-19 rientro a scuola

fonte: Inail


Elaborato dall’Inail insieme a Istituto superiore di sanità, Ministero della Salute e Ministero dell’Istruzione, in collaborazione con Fondazione Bruno Kessler, Regione Emilia Romagna e Regione Veneto, contiene una serie di indicazioni operative per garantire il rientro in classe di studenti e insegnanti a settembre.

Dalle misure propedeutiche alla riapertura delle scuole nel mese di settembre alle modalità di gestione di eventuali casi e focolai da Covid-19, il nuovo documento tecnico pubblicato oggi – a cura di Istituto superiore di sanità, Ministero della Salute,  Ministero dell’Istruzione e Inail, in collaborazione con Fondazione Bruno Kessler, Regione Emilia Romagna e Regione Veneto – fornisce una serie di indicazioni operative per garantire il rientro in classe in sicurezza di studenti e insegnanti.

Descritto l’iter da seguire in caso di sintomi compatibili con il virus. Il documento, condiviso dal Comitato tecnico scientifico per l’emergenza da nuovo Coronavirus il 18 agosto e approvato venerdì scorso dai Ministeri della Salute e dell’Istruzione, rientra tra le iniziative promosse a partire dal mese di aprile per l’avvio in presenza del nuovo anno scolastico in ogni ordine e grado. Nello specifico, sono descritte le azioni da intraprendere nel caso in cui un alunno o un operatore scolastico manifesti sintomi compatibili con il Covid-19, sia a scuola che a casa, che prevedono il coinvolgimento del referente scolastico, dei genitori, del pediatra di libera scelta o del medico di medicina generale e del Dipartimento di Prevenzione (DdP).

I genitori devono contattare il pediatra o il medico di famiglia. Se un alunno manifesta la sintomatologia a scuola, le raccomandazioni prevedono che vada isolato in un’area apposita, sotto la supervisione di un adulto che indossi una mascherina chirurgica, e che i genitori siano immediatamente allertati e attivati. Una volta riportato il figlio a casa, infatti, i genitori devono contattare il pediatra di libera scelta o il medico di famiglia che, dopo avere valutato la situazione, deciderà se è necessario allertare il DdP per l’esecuzione del tampone.

Se il tampone è positivo è il Dipartimento di Prevenzione a decidere quali misure adottare. In caso di test positivo, il DdP competente condurrà le consuete indagini sull’identificazione dei contatti e valuterà le misure più appropriate da adottare che comprendono, quando necessario, l’implementazione della quarantena per i compagni di classe, gli insegnanti e gli altri soggetti che rientrano nella definizione di contatto stretto. La scuola in ogni caso deve effettuare una sanificazione straordinaria.

Per l’individuazione di eventuali focolai previsto anche il monitoraggio delle assenze. Fra i compiti attribuiti agli istituti scolastici, il documento prevede anche il monitoraggio delle assenze, per individuare ad esempio casi di classi con molti alunni mancanti, che potrebbero essere indice di una diffusione del virus e rendere necessaria un’indagine mirata da parte del DdP. Il documento affronta inoltre, con un capitolo dedicato, le tematiche connesse alla tutela degli operatori della scuola, anche in riferimento alla tutela dei lavoratori fragili.

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