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Donne in miniera

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L’industria mineraria è parte integrante dell’economia statunitense ed è fondamentale per la sua filiera produttiva la cui efficienza è garantita per la maggior parte proprio dalle rocce e dai minerali estratti. Il Niosh per questo ha deciso di pubblicare un articolo che parli della condizione delle donne che lavorano in miniera. Infatti le donne rappresentano tra il 10% ed il 17% della forza lavoro del settore. Settore che, essendo molto diffuso negli Stati Uniti, coinvolge una fetta non indifferente della popolazione: miniere attive si trovano in tutti e 50 gli Stati, a Porto Rico e nelle Isole Vergini americane e comprendono sia miniere sotterranee sia di superficie che operano in diversi settori, come il carbone, il metallo, il metalloide, la pietra, la sabbia e la ghiaia. Nel nuovo studio dell’Istituto nazionale per la sicurezza e la salute sul lavoro vengono descritte le sfide specifiche in materia di sicurezza sul luogo di lavoro che le donne devono ancora affrontare come minatori per sconfiggere la continua sottorappresentazione delle donne nell’industria mineraria.

Il contesto della miniera può essere dinamico ed imprevedibile e spesso comprende una pletora di strumenti, macchinari e mezzi di trasporto per trasferire il materiale estratto. I fattori di rischio sono ovviamente molteplici, basti pensare alla scarsa illuminazione, al rumore, al calore, alle polveri che si sollevano durante l’estrazione dei materiali, all’instabilità strutturale dell’ambiente di lavoro e a volte perfino agli esplosivi. Ovviamente il contesto della miniera è spesso associato a fattori di stress psicosociali legati al lavoro, come la programmazione non standardizzata dei turni, la precarietà del lavoro e i compiti fisicamente e mentalmente impegnativi. Molte attività tipiche del lavoro in miniera hanno un alto potenziale di rischio di lesioni gravi o addirittura mortali se eseguite in modo errato, senza un’adeguata formazione o senza i giusti dispositivi di protezione individuale.

L’articolo del Niosh ricorda anche brevemente la storia delle donne impegnate nel settore minerario. “Sebbene raramente riconosciute per i loro contributi e la loro partecipazione, le donne hanno svolto un ruolo fondamentale nell’industria mineraria globale nel corso della storia. Prima del XIX secolo, le donne in Europa, Sud America, Asia e oltre svolgevano attività minerarie critiche sopra e sotto terra, inclusa la rottura di minerali e metalli, lo smistamento, la martellatura, il risciacquo del materiale in movimento, il trasporto e il traino delle slitte di carbone attraverso i pozzi delle miniere.

I vincoli legali e sociali manifestatisi a metà del 1800 spinsero le donne fuori dalla maggior parte degli ambienti minerari. Da allora, l’estrazione mineraria è stata e continua ad essere un’industria dominata dagli uomini. Nel 2021, c’erano circa 301.240 minatori impiegati nell’industria mineraria statunitense (Mine Safety and Health Administration MSHA, 2021). Stime recenti suggeriscono che dai 30.000 ai 51.000 circa degli occupati sono donne. Di conseguenza, la ricerca in materia di sicurezza sul lavoro nel settore minerario si è concentrata quasi esclusivamente sull’esperienza maschile del lavoro in miniera, il che ha portato a una sottorappresentazione delle donne nell’attuale ricerca in materia di prevenzione nel settore.

Dal 2000 circa, l’industria mineraria globale ha concentrato gli sforzi sul reclutamento e il mantenimento delle donne, impegnandosi in iniziative per aumentare la diversità della forza lavoro, per garantire la sostenibilità, promuovere un ambiente inclusivo e affrontare il problema dell’aumento dei pensionamenti. Nonostante questi sforzi, il numero di donne nel settore minerario è rimasto più o meno lo stesso negli ultimi 20 anni.”

Il mondo minerario americano è stato a lungo protagonista della storia del paese, basti pensare ai cercatori d’oro del far west o agli enormi movimenti sindacali che caratterizzarono la storia del paese tra la fine del ‘800 e l’inizio del ‘900. Le donne infatti avevano sempre e comunque – anche se ormai non più protagoniste del lavoro in miniera – fatto parte di quelle comunità che erano nate e cresciute intorno ai maggiori luoghi di estrazione del Paese. Anche solo guardando a un paio dei grandi scioperi di minatori di quel periodo, la battaglia di Blair Mountain 1921 e la guerra di Harlan County del 1931, incontreremo le storie delle mogli e delle madri di quei minatori e del loro ruolo fondamentale in quelle comunità: che sia nei sindacati o semplicemente nel loro aver creato delle reti di solidarietà nella comunità mineraria. Questi scontri armati tra i grandi industriali, sostenuti dal governo, e i sindacati riguardavano in primo luogo le condizioni di lavoro dei minatori dell’epoca e le donne essendo immerse in quel mondo fecero la loro parte al fianco di figli e mariti. Ovviamente oggi le condizioni dei minatori e delle donne sono cambiate tantissimo e la tecnologia ha permesso all’industria di raggiungere standard di sicurezza impensabili per gli uomini e le donne di quell’epoca.

Nonostante i passi da gigante fatti negli ultimi 100 anni parlare di sicurezza sul posto di lavoro per le donne nel settore minerario attraverso la ricerca è ancora fondamentale.

In un ulteriore articolo pubblicato di recente sul Journal of Women’s Health, i ricercatori del Niosh descrivono i rischi specifici che le donne devono affrontare come minatori tra cui problemi connessi alla riproduzione, i disturbi muscoloscheletrici, ecc. Questa pubblicazione discute anche di come il Niosh può contribuire ad affrontare le sfide per tutelare la salute e sicurezza in ottica di genere, attraverso il suo programma di ricerca.

Per agevolare al meglio le donne minatrici e per aumentare il loro reclutamento e mantenimento all’interno dell’industria mineraria, la ricerca futura dovrebbe:

  • identificare e comprendere meglio le esigenze e le esperienze in materia di prevenzione delle donne nel settore minerario
  • comprendere l’effetto del clima culturale dell’ambiente di lavoro e dei fattori psicosociali sulla sicurezza, la salute e il benessere delle donne nel settore minerario
  • valutare i pericoli, i fattori di rischio e le condizioni correlate che possono avere un impatto specifico sulla sicurezza, la salute e il benessere sul lavoro delle donne minatrici.

Il Niosh Mining Program offre un’opportunità unica per colmare queste lacune attraverso il suo consolidato Miner Health Program (MHP) [1], utilizzando un approccio olistico attuato anche con il monitoraggio della salute dei lavoratori, ponendo l’enfasi sull’equità e garantendo un impegno attivo su di un vasto e diversificato bacino di lavoratori dell’industria mineraria. L’MHP è uno strumento importante tramite il quale l’Istituto si impegna con la comunità mineraria a farsi portavoce delle esigenze e priorità dei minatori, progettando, valutando e migliorando in modo collaborativo le soluzioni relative alla loro salute. Inoltre, la rete di partnership costituita dai lavoratori e dai ricercatori dell’MHP favorisce la fiducia, crea opportunità di collaborazione e innovazione e fornisce canali di comunicazione più efficaci per identificare, condividere e diffondere ampiamente buone pratiche e soluzioni sul posto di lavoro. La pianificazione strategica e il perseguimento della ricerca in diverse aree di gap, sopra indicate, sono attualmente in corso per migliorare la salute e la sicurezza delle donne minatrici.


NOTE

[1] https://www.cdc.gov/niosh/mining/researchprogram/

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