Eventi meteorologici estremi: le politiche per controllare gli effetti su lavoratori, aziende e cittadini

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fonte: Eurofound
articolo di Pietro Malacalza


In che modo gli Stati membri dell’UE controllano gli effetti degli eventi meteorologici estremi su lavoratori, aziende e sull’economia in generale? Questo articolo presenta alcune delle 67 misure di adattamento e compensazione a breve termine registrate nel database EU PolicyWatch tra maggio 2023 e settembre 2024. Forniscono approfondimenti sulle varie strategie adottate dagli Stati membri dell’UE per affrontare le sfide poste dagli eventi meteorologici estremi.

Introduzione

Gli “eventi meteorologici estremi” si riferiscono a fenomeni meteorologici che si discostano significativamente dalla norma in termini di frequenza o magnitudo. Il sesto rapporto di valutazione dell’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC) definisce un evento meteorologico estremo come “un evento raro in un luogo e in un periodo dell’anno specifici”.

Nel contesto del database EU PolicyWatch, questa categoria include anche eventi climatici estremi, definiti nello stesso rapporto IPCC come

un modello di condizioni meteorologiche estreme che persiste per un certo periodo di tempo, come una stagione.

In termini più generali, gli eventi meteorologici estremi includono temperature estreme, forti precipitazioni che portano a inondazioni pluviali e fluviali, siccità e incendi causati da temperature elevate.

Secondo l’Agenzia europea dell’ambiente, gli eventi estremi legati al clima e alle condizioni meteorologiche hanno causato perdite economiche pari a 59,4 miliardi di euro nel 2021 e 52,3 miliardi di euro nel 2022 negli Stati membri dell’UE. Negli ultimi quattro decenni, hanno causato tra 85.000 e 145.000 vittime. Il costo per la società è enorme, con tutti gli indicatori disponibili che indicano un aumento della portata e della frequenza di questi eventi, ponendo sfide per governi, aziende e cittadini dell’UE.

[leggi l’articolo sul sito Eurofound (EN)]

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