fonte: INAIL
Con il convegno in programma nella città sarda prende il via un percorso di riflessione e confronto con istituzioni e parti sociali sulle strategie di contrasto agli infortuni e alle malattie professionali, che nei prossimi mesi toccherà tutto il territorio nazionale fino all’evento conclusivo del 26 e 27 ottobre a Roma.
Dopo il Forum della ricerca dello scorso novembre, l’INAIL chiama nuovamente a raccolta istituzioni e parti sociali per un dialogo a 360 gradi sulle strategie di contrasto agli infortuni e alle malattie professionali. Il punto di partenza è il Piano triennale della prevenzione 2022-2024 recentemente adottato dall’Istituto, che definisce previsioni di sviluppo delle politiche di medio-lungo periodo, in linea con la Strategia europea per la salute e sicurezza sul lavoro 2021-2027 e con l’Agenda Onu 2030, e mette a disposizione di lavoratori e imprese strumenti operativi di immediato utilizzo. Mercoledì 29 marzo l’Aula magna dell’Università degli studi di Sassari ospiterà la prima tappa di questo percorso, che nei prossimi mesi attraverserà tutto il Paese per concludersi con il Forum della prevenzione “Made in Inail”, in programma il 26 e 27 ottobre a Roma.
I lavori possono essere seguiti anche in diretta streaming su YouTube. Realizzato dalla Direzione regionale Inail Sardegna, in collaborazione con l’ateneo sassarese e con l’Azienda ospedaliero-universitaria (Aou) di Sassari, il convegno prevede tavole rotonde, testimonianze e interventi di approfondimento e confronto sullo stato dell’arte delle politiche di prevenzione nell’isola, che sarà possibile seguire anche in diretta streaming sul canale YouTube dell’Università di Sassari. La giornata si aprirà alle ore 9,30 con i saluti del rettore dell’ateneo, Gavino Mariotti, del presidente dell’Istituto, Franco Bettoni, e del direttore generale dell’Aou di Sassari, Antonio Spano.
In mattinata la prima tavola rotonda sul ruolo delle parti sociali. Dopo l’intervento introduttivo del direttore centrale Prevenzione dell’Inail, Ester Rotoli, che si soffermerà sul tema della prevenzione per un lavoro dignitoso e uno sviluppo sostenibile e inclusivo, il presidente del Consiglio di indirizzo e vigilanza dell’Istituto, Guglielmo Loy, modererà i lavori della prima tavola rotonda, che prevede un approfondimento sul ruolo delle parti sociali nella sicurezza sul lavoro, nel settore terziario e nel turismo. A seguire, il coordinatore generale della Consulenza statistico attuariale INAIL, Silvia D’Amario, presenterà i dati nazionali del fenomeno infortunistico e tecnopatico, con un focus dedicato alla Sardegna.
La rete per la salute e sicurezza sul territorio e il rischio biologico occupazionale. La rete per la salute e sicurezza sul territorio è il tema degli interventi di fine mattinata, con il vicario del direttore regionale, Gianfranco Mariano Spanu, direttore dell’ufficio Programmazione, organizzazione e attività istituzionali, che farà il punto della situazione sulle attività di prevenzione promosse dall’Inail nell’isola. La sessione pomeridiana si aprirà invece con un’analisi del rischio biologico occupazionale, come rischio emergente e nelle sue peculiarità regionali, che sarà al centro dell’intervento introduttivo del referente medico regionale per la Prevenzione dell’Istituto, Salvatore Denti, e della tavola rotonda moderata dal sovrintendente sanitario regionale, Gavina Solinas.
Nel dibattito finale un focus sulla collaborazione tra istituzioni. Il direttore centrale Pianificazione e Comunicazione, Giovanni Paura, modererà i lavori dell’ultima tavola rotonda della giornata, dedicata alla rete delle istituzioni per l’innovazione delle strategie di contrasto degli infortuni e delle malattie professionali, che vedrà la partecipazione, tra gli altri, del direttore regionale Inail Sardegna, Alfredo Nicifero. Le conclusioni del convegno saranno affidate al direttore generale dell’Istituto, Andrea Tardiola.