Repertorio Salute

Guidare in sicurezza durante il lavoro

guidare in sicurezza foto di Who Kei Unsèlash

Le Linee guida “Guidare in sicurezza durante il lavoro”, di cui di seguito riassumiamo per punti la parte relativa alla Pianificazione, offrono indicazioni pratiche sulla gestione dei rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori che guidano durante il lavoro un veicolo, sia esso un auto, una moto, o un bicicletta.

Indicazioni per i datori di lavoro

Il datore di lavoro deve, come è noto, valutare e gestire tutti i rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori quindi anche quelli che riguardano la guida di un veicolo (auto, moto, altro veicolo a motore a due ruote o una bicicletta su strada) nell’ambito di un’attività lavorativa. La normativa in materia di salute e sicurezza si applica allavoro su strada così come al lavoro che viene svolto in un  cantiere o in una azienda manifatturiera, ricordando che guidare per lavoro è una delle attività più pericolose svolte dai lavoratori. Secondo gli estensori:

Questa guida aiuterà a prevenire infortuni, malattie e decessi. Seguire la guida aiuterà anche a ridurre lo stress e migliorare il morale e l’efficienza operativa.

Le misure suggerite sono applicabili a tutti i lavoratori indipendentemente dalla tipologia del rapporto di lavoro. Sono inoltre applicabili sia ai veicoli aziendali che a quelli della “flotta grigia”, ovvero ai veicoli  di proprietà guidati da un lavoratore per motivi di lavoro.  Mentre sono esclusi da questa guida i rischi connessi ai viaggi di trasferimento casa lavoro.

Anche in questo campo prioritaria è l’attuazione della valutazione dei rischi: le aree di rischio principali da considerare sono: il viaggio, il conducente e il veicolo. I pericoli che possono causare danni (al conducente, ai passeggeri, agli altri utenti della strada e/o ai pedoni) durante la guida in occasione di lavoro riguardano i seguenti fattori:

  • lavori stradali, traffico e congestione
  • condizioni del veicolo
  • stanchezza e distrazione
  • pressioni temporali
  • le condizioni atmosferiche
  • comportamento degli altri utenti della strada.

Si devono inoltre considerare i rischi per i lavoratori che operano in condizioni di isolamento e altri lavoratori vulnerabili. In occasione della valutazione dei rischi  (e della sua  revisione) è inoltre necessario consultare i propri lavoratori che meglio di ogni altro conoscono le reali condizioni di rischio incontrate, oltre ai loro rappresentanti in materia di salute e sicurezza. Si deve infine prendere in considerazione la possibilità di accesso a strutture di benessere adeguate per conducenti di mezzi e motociclisti.

La guida segue lo Schema Plan, Do, Check, Act, proprio dei sistemi di gestione. Forniamo di seguito i 12 punti relativi  alla Pianificazione. Ci sembra questo aspetto della Pianificazione tra i più importanti per quanto riguarda le responsabilità del datore di lavoro, ovvero quello che il datore di lavoro può concretamente fare in termini di organizzazione e gestione del lavoro,  integrazione delle misure di prevenzione,  monitoraggio e controllo delle stesse: un aspetto a nostro giudizio non adeguatamente considerato quando si parla di prevenzione dei rischi legati alla guida in occasione di lavoro.

La Guida, in inglese, è accessibile nel sito dell’HSE. Se d’interesse proseguiremo a illustrare la Guida in prossimi articoli.

Pianifica e gestisci i viaggi

Assicurati di pianificare viaggi sicuri per i tuoi conducenti e motociclisti (“viaggio sicuro”). Considera per quanto tempo conducenti e motociclisti saranno sulla strada, dove svolgono tale attività, orari, tempi e condizioni meteorologiche e metti in atto i controlli per gestire eventuali rischi.

  1. Innanzitutto, considera se il viaggio è necessario.
  2. Quando pianifichi i percorsi, scegli il percorso più sicuro per il tipo di veicolo. Le autostrade sono le strade più sicure: le strade secondarie possono causare difficoltà ai veicoli più grandi.
  3. Evita le restrizioni, ad esempio i ponti sopraelevati. Gallerie o passaggi a livello possono essere pericolosi per i veicoli lunghi.
  4. Pianifica i percorsi di concerto con i conducenti o i loro rappresentanti, tenendo conto, ad esempio, della necessità di pause di riposo e dell’accesso alle strutture assistenziali. Parla con i tuoi clienti abituali per assicurarti che i tuoi autisti abbiano accesso a servizi igienici, servizi di lavaggio e aree di sosta.
  5. Il codice della strada raccomanda a conducenti e motociclisti di fare delle pause che vanno rispettate.
  6. Evita i periodi di picco del traffico se puoi e pianifica le variazioni stagionali sui percorsi.
  7. Segnalazione e indagine sugli incidenti
    Implementa un sistema di segnalazione, per consentire ai lavoratori di segnalare tutti gli incidenti stradali e i quasi incidenti sul lavoro.
    È importante indagare su eventi pericolosi o quasi incidenti e imparare da essi. Indaga sugli incidenti per identificare le cause sottostanti e per vedere se sono necessari controlli o modifiche.
  8. Valutare il tempo che richiede il viaggio
    È necessario  mettere in atto controlli per gestire i rischi relativi alla lunghezza del viaggio. Dovresti considerare se i viaggi:
    – sono a breve o lungo raggio
    – sono intermittenti
    – prevedono soste di routine o non di routine
    – richiedono  guida e soste  quando è buio
    – comportano lunghi orari di lavoro.
    Eliminare o ridurre i lunghi viaggi su strada combinandolo con altri modi di lavoro o altre forme di trasporto. Ad esempio, spostare merci tramite ferrovia e quindi organizzare la distribuzione locale tramite furgone o camion, oppure organizzare riunioni utilizzando chiamate in conferenza o collegamenti video.
  9. Luogo di lavoro
    Per quanto riguarda le località dove   autisti e motociclisti si recano è necessario controllare:
    – se le istruzioni e la segnaletica sono chiare e in una forma comprensibile
    – le modalità di parcheggio e sosta
    – accordi di gestione del traffico presso la sede di destinazione (incluse manovre, arrivi e partenze)
    – che in fase di manovre arrivi e partenze vi siano efficaci condizioni di separazione tra gli spazi destinati ai veicoli e alle persone.
    È necessario  comunicare con i siti visitati dai  dipendenti, non è sufficiente infatti fare affidamento sui sistemi di navigazione di bordo, poiché i dati della mappa potrebbero non essere aggiornati.
  10. Orari e tempi di lavoro
    Calcolare i tempi di percorrenza per consentire una guida  sicura entro il limite di velocità: considerando il traffico, i semafori rossi, i tipi e le condizioni della strada.
    Assicurarsi  che la politica aziendale non metta sotto pressione motociclisti e conducenti,  incoraggiandoli di fatto a correre rischi inutili, ad esempio a superare velocità sicure a causa degli orari di arrivo concordati.
    I tempi di percorrenza dovrebbero consentire un tempo sufficiente  per svolgere le funzioni proprie delle fasi di ritiro e  riconsegna,  per completare le attività amministrative e rivolte al cliente.
    Tenere conto quando si pianificano gli orari di lavoro dei momenti della giornata in cui è più probabile che i motociclisti e gli autisti si sentano stanchi:  gli incidenti legati al sonno sono più probabili tra le 2,00 e le 6,00 e tra le 14,00 e le 16,00. Bisogna spiegare, mediante opportuna informazione e formazione,   a conducenti e motociclisti che non dovrebbero guidare se si sentono assonnati, anche se questo sconvolge i programmi di consegna.
    Se i motociclisti o gli autisti lavorano a lungo e in modo irregolare, bisogna valutare i pericoli che corrono anche al momento in cui tornano a casa quando sono eccessivamente stanchi. Assicurarsi che a autisti e motociclisti non venga chiesto di lavorare per ore eccezionalmente lunghe. Considerare i pernottamenti per gestire situazioni particolari.
    Montare i tachigrafi sui veicoli e controllarli regolarmente. Scaricare regolarmente i dati dei conducenti, archiviarli come richiesto e analizzali per assicurarsi che i conducenti seguano le regole relative alle ore di guida e alle pause.
    Concedi a conducenti e motociclisti il ​​tempo sufficiente per consegnare o ritirare i carichi in sicurezza, incluso il tempo per realizzare il fissaggio sicuro dei carichi prima della partenza.
  11. Condizioni meteorologiche avverse
    I veicoli devono essere adeguatamente attrezzati per operare in condizioni meteorologiche avverse come neve, ghiaccio e vento forte. Ad esempio devono essere equipaggiati con pneumatici invernali e con il liquido lavacristallo corretto per condizioni di gelo.
    Conducenti e motociclisti dovrebbero sapere (anche in questo caso è evidente il ruolo della formazione)  cosa fare per ridurre il rischio, ad esempio i conducenti di veicoli con sponde alte dovrebbero prestare particolare attenzione se guidano con vento forte con un carico leggero.
    Non esercitare pressioni su conducenti e motociclisti affinché completino viaggi in condizioni meteorologiche eccezionalmente difficili.
    Dare ai conducenti e motociclisti che devono annullare un viaggio a causa delle condizioni meteorologiche un adeguato supporto.
  12. Tecnologia di monitoraggio della sicurezza dei veicoli
    Considera che  le tecnologie di monitoraggio della sicurezza dei veicoli possono aiutare a monitorare anche gli indicatori di comportamenti rischiosi del conducente come velocità eccessiva, guida brusca o irregolare, distrazione e sonnolenza (Il controllo sui lavoratori va sempre progettato e attuato con il pieno consapevole consenso degli stessi,  deve prevedere inoltre un utilizzo esclusivamente mirato allo scopo per cui è stato adottato ovvero quello preventivo. Nota della autrice).
    Quando scegli un sistema, considera quanto segue:
    – gli output del sistema devono essere chiaramente correlati al rischio gestito
    – monitora il minor numero di indicatori che ti permetteranno di gestire efficacemente i tuoi rischi.
    – un buon elenco minimo includerebbe velocità, brusche frenate o accelerazioni, sterzate e curve.
    Non fare affidamento esclusivamente sul feedback a bordo del veicolo e scegli un sistema che non dia un feedback eccessivo all’interno del mezzo che potrebbe distrarre i conducenti, ad esempio luci lampeggianti e suoni forti. Ricorda che invece il feedback di gestione, e le relative  azioni di sostegno (formazione, gruppi di discussione, incontri con esperti),  sono una parte fondamentale del sistema.
    Le tecnologie Intelligent Speed ​​Assist (ISA) sono particolarmente efficaci per aiutare le persone a gestire la loro velocità. Laddove  l’affaticamento è un rischio potenziale, è probabile che la tecnologia di rilevamento della sonnolenza (che potrebbe richiedere telecamere) sia efficace, sebbene ciò non dovrebbe sostituire le politiche di gestione dell’affaticamento come la corretta programmazione dei turni.
    Qualsiasi sistema dovrebbe essere di facile comprensione per i conducenti e per chiunque sia responsabile di fornire loro le istruzioni utili per utilizzare, accedere e interpretare i dati.
    Le organizzazioni che assumono conducenti attraverso un modello di “gig economy[1] dovrebbero riconoscere le proprie responsabilità nella gestione dei rischi stradali legati al lavoro e garantire che le App fornite per gestire la distribuzione del lavoro non creino rischi aggiuntivi.

NOTE

[1] “Modello economico basato sul lavoro a chiamata, occasionale e temporaneo, e non sulle prestazioni lavorative stabili e continuative caratterizzate da maggiori garanzie contrattuali”, Vocabolario Treccani.

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