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I programmi dell’Inail per quest’anno

A Dicembre con l’approvazione del bilancio di previsione per il 2016 e del Piano della ricerca 2016-2018 l’Inail ha deciso di “ridisegnare il volto del proprio futuro”. Lo dichiara Francesco Rampi, presidente del Consiglio di indirizzo e vigilanza, il quale prosegue

il percorso di realizzazione del “nuovo Inail” prende le mosse dal D.Lgs. 38/2000, dal Testo Unico 81/2008 e dal D.L. 78/2010 e fa evolvere decisamente la mission dell’Istituto: non esclusivamente assicurativa, ma orientata sempre più alla tutela globale del lavoratore.

Uno dei primi obbiettivi sarà la messa a regime del reinserimento lavorativo. Una attività che possa consentire la conservazione del posto di lavoro da parte degli infortunati che hanno subito una riduzione della propria capacità lavorativa.

Una misura che nasce dalla L. 190/2014 (legge di stabilità 2015) e che permetterà di sostenere tutti coloro che, nonostante un infortunio o una malattia professionale, decidono di continuare a lavorare.

Non solo. Il percorso di Inail cammina sul binario dell’equità: nel 2016, infatti, come previsto dalla legge di stabilità per il 2016, entrerà in vigore un meccanismo automatico di rivalutazione del danno biologico.

Un’altra novità riguarda la mobilità: il collegato ambientale alla legge di stabilità per il 2014, prevede il riconoscimento dell’infortunio in itinere per chi si reca sul posto di lavoro in bicicletta.

Nel 2016 proseguirà poi l’impegno nel contrasto alle malattie professionali legate all’amianto. Il bando ISI 2015 introduce per questo impegno risorse per 83 milioni di euro e l’Inail conferma l’asse di finanziamento volto ad agevolare la bonifica dall’amianto dei luoghi di lavoro.

Il Piano Nazionale di Prevenzione vede il lavoro agricolo tra quelli a maggior rischio e la nuova legge di stabilità per la prima volta prevede un piano di innovazione tecnologica orientato alla salute e sicurezza in agricoltura. Per questo verranno destinate risorse pari a 45 milioni di euro per il primo anno e di 35 per i due successivi, per un totale di 115 milioni di euro.

Spiega Rampi che

la misura permetterà in concreto di rottamare una buona parte di quei trattori che in Italia ha più di 50 anni di esercizio.

L’Inail persegue da sempre la necessità di sostenere una nuova cultura della prevenzione e per questo a sostegno del sistema relazionale della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro sono previste risorse per 10 milioni di euro che andranno a progetti rivolti in maniera strutturale a Rspp (responsabile servizio prevenzione e protezione) e al Rls (Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza) attraverso bandi finalizzati alla promozione di percorsi formativi destinati a tutti i soggetti accreditati o previsti dal decreto 81/2008. Altri dieci milioni di euro, invece, saranno dedicati – attraverso avvisi pubblici per manifestazioni di interesse – a progetti cofinanziati per la diffusione dell’informazione in ambito prevenzionale.

Per quanto riguarda il nuovo Piano della Ricerca 2016/2018 sono previste risorse per circa 33 milioni di euro solo nel prossimo anno. Su questo Rampi ha specificato:

poco più della metà sarà destinata alla ricerca ‘strutturale’, ovvero orientata alla riduzione degli infortuni e delle malattie professionali. L’altra consistente parte di fondi sarà dedicata per il 30% (circa 10 milioni di euro) alla ricerca di carattere ‘innovativo’: ovvero rivolta allo studio dei cosiddetti ‘nuovi rischi’, cioè a tutti quegli aspetti di pericolosità lavorativa non ancora sufficientemente indagati che hanno acquisito una crescente rilevanza in tempi recenti. Alla ricerca di carattere ‘sperimentale’, invece, andranno 3,3 milioni di euro, in particolare per lo studio di eventuali rischi legati alle nanotecnologie e alle biotecnologie. Infine, 3 milioni saranno dedicati ad attività di primaria importanza: il filone di ricerca interamente dedicato alle innovative modalità di monitoraggio per i lavoratori che sono stati esposti all’amianto. Grande attenzione viene rivolta allo studio di nuovi marcatori per la diagnosi precoce delle patologie amianto correlate.

Infine nuovi centri di riabilitazione verranno realizzati a Volterra e verranno ingranditi quelli già esistenti nel centro protesi di Vigorso di Budrio, grazie ai quali sarà possibile ampliare le attività di assistenza protesica e sostenere la ricerca applicata.

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