In vigore da oggi i criteri di qualificazione dei formatori

Dal 18 marzo sono in vigore i nuovi criteri di qualificazione della figura del formatore: quali sono i requisiti previsti dalla normativa? Come si ottiene la qualifica? 

Entra in vigore oggi il Decreto interministeriale del 6 marzo 2013 relativo ai “Criteri di qualificazione della figura del formatore per la salute e sicurezza sul lavoro (articolo 6, comma 8, lett. m-bis), del Decreto Legislativo n. 81/2008 e s.m.i.” che ha introdotto i nuovi requisiti obbligatori del docente formatore. 

Innanzitutto è necessario essere in possesso del diploma di scuola secondaria di secondo grado, prerequisito non richiesto solo per i datori di lavoro che effettuino direttamente la formazione e per coloro che possano dimostrare che alla data del 18 marzo 2013 possedevano già almeno uno dei criteri previsti dal decreto.

Si considera quindi qualificato il formatore che possa dimostrare il possesso sia del prerequisito sia di uno dei 6 criteri indicati dal decreto:

  • 1° criterio: aver effettuato almeno 90 ore di docenza negli ultimi 3 anni (come docente esterno, quindi non nella propria azienda) nell’area tematica oggetto della docenza.
  • 2° criterio: il secondo criterio integra due sotto-criteri:
    a) il possesso di uno specifico titolo di studio (laurea coerente con le materie oggetto della docenza, ovvero master, dottorati di ricerca, specializzazioni);
    b) almeno un requisito tra: un percorso formativo sulla didattica, o l’abilitazione all’insegnamento, o il diploma triennale, o un master in scienze della comunicazione, oppure esperienze precedenti come docente (o per almeno 32 ore negli ultimi 3 anni in materia di salute e sicurezza sul lavoro, o per almeno 40 ore negli ultimi 3 anni in qualunque materia, o per almeno 48 ore in affiancamento, sempre negli ultimi 3 anni in qualunque materia).
  • 3° criterio: attestato di frequenza con verifica dell’apprendimento a corsi di formazione della durata di almeno 64 ore in materia di salute e sicurezza sul lavoro, più almeno 12 mesi di esperienza lavorativa o professionale con l’area tematica oggetto della docenza, il tutto integrato da almeno uno dei requisiti B di cui sopra si è detto.
  • 4° criterio: attestato di frequenza con verifica dell’apprendimento a corsi di formazione della durata di almeno 40 ore in materia di salute e sicurezza sul lavoro, più almeno 18 mesi di esperienza lavorativa o professionale nell’area tematica oggetto della docenza, il tutto integrato da almeno uno dei requisiti B di cui sopra si è detto.
  • 5° criterio: esperienza lavorativa o professionale almeno triennale nel campo della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, coerente con l’area tematica oggetto della docenza, integrata da almeno uno dei requisiti B di cui sopra si è detto.
  • 6° criterio: esperienza di almeno 6 mesi nel ruolo di RSPP o 12 come ASPP (ciò limita la possibilità di fare docenza al macro-settore ATECO di riferimento), integrata da almeno uno dei requisiti B di cui sopra si è detto.

La qualificazione così ottenuta, è riconosciuta in modo permanente con riferimento alle aree tematiche per le quali il docente formatore abbia maturato il corrispondente requisito di conoscenza/esperienza. Le tre aree sono:

  1. area normativa/giuridica/organizzativa;
  2. area rischi tecnici/igienico-sanitaria (nel caso di rischi che interessino materie sia tecniche sia igienico-sanitarie, gli argomenti dovranno essere trattati sotto il duplice aspetto);
  3. area relazioni/comunicazione.

Per mantenere la qualificazione, i formatori dovranno inoltre effettuare una aggiornamento professionale con cadenza triennale: quindi entro il 18 marzo 2017 per i formatori che risultino già qualificati oggi, e da calcolarsi a partire dalla data della qualifica per chi otterrà il titolo dopo il 18 marzo 2014.

La possibilità che i criteri richiesti dalla normativa siano effettivamente in grado di migliorare la formazione alla sicurezza in Italia, dipenderà molto dal fattore a cui spesso si dà meno peso: la capacità didattica.

Per l’efficacia e l’efficienza dell’apprendimento è infatti necessario che si cominci a parlare di apprendimento ed educazione degli adulti: saper comprendere i bisogni, gli interessi e i processi dell’assimilazione negli adulti può essere decisivo per una formazione efficace. Formare alla sicurezza deve suscitare consapevolezza e coscienza, vuol dire mettere il lavoratore nelle condizioni di operare in sicurezza avendo piena cognizione della sua mansione, del suo ruolo e della sua responsabilità.

Mega Italia Media srl, una delle aziende leader nella formazione alla sicurezza in Italia e nello sviluppo di applicazioni tecnologicamente avanzate per la formazione on-line, ha realizzato un corso ai sensi del Decreto del 6 marzo 2013 che sfrutta la tecnologia e-learning di didattica per la qualificazione del docente-formatore alla sicurezza: un corso qualificato in grado di fornire queste capacità didattiche al formatore.

Se infatti per il primo requisito è sufficiente una precedente esperienza come docente esterno per almeno 90 ore negli ultimi 3 anni nell’area tematica oggetto della docenza, per gli altri cinque è richiesta anche una capacità didattica che può essere certificata attraverso la frequenza di un percorso formativo in didattica della durata di 24 ore.

Il corso in e-learning “Docente formatore per la sicurezza sul lavoro – 24 ore”, si distingue nella scelta attenta e funzionale degli argomenti e nella continua e concreta traduzione dei contenuti teorici ai reali contesti formativi, alle svariate tipologie di partecipanti, ai disagi organizzativi o logistici con cui il docente-formatore realmente si misura. Non una formazione astratta, formale e fine a sé stessa, ma una formazione calata nelle diverse realtà di insegnamento con cui si viene ad operare nelle aziende.

Docente del corso è la Dr.ssa Debora Russi, progettista e docente di percorsi formativi per formatori alla Salute e Sicurezza sul lavoro, ricercatrice nell’ambito del progetto INAIL-ISPESL “Individuazione di criteri e requisiti per la definizione di un sistema di qualificazione della figura del formatore alla salute e sicurezza sul lavoro”, e che ha curato la progettazione della prima edizione del corso formazione formatori alla sicurezza di 64 ore per Aifos.

I diversi contenuti presenti nel corso permettono dunque al docente-formatore di:

  • acquisire nuovi spunti di conoscenza per meglio governare l’intero processo formativo;
  • progettare ed erogare percorsi formativi della SSL nei diversi contesti produttivi;
  • comprendere le cause di possibili insuccessi formativi;
  • trovare soluzioni alternative alle criticità che quotidianamente si incontrano nella gestione dell’aula.

Il programma del corso si sofferma innanzitutto sugli strumenti di didattica formativa:

  • il senso del formare;
  • i presupposti andragogici;
  • il ruolo del formatore;
  • le fasi del processo formativo;
  • esercitazione: programmazione della formazione;
  • stili di apprendimento;
  • stili di insegnamento;
  • metodologie didattiche;
  • esercitazione: costruzione di materiale formativo.

Vengono poi forniti vari spunti di progettazione formativa:

  • il processo della comunicazione;
  • la comunicazione nel Decreto legislativo 81/2008;
  • rischio, pericolo, errori, violazioni;
  • fattori che influenzano il comportamento sicuro;
  • tecniche di comunicazione e sensibilizzazione dei lavoratori;
  • la formazione dei lavoratori, dei preposti e dei dirigenti;
  • la formazione dei Datori di lavoro RSPP.

Il rigore del corso in e-learning di Mega Italia Media, installato su piattaforma e-learning che obbliga l’utente alla fruizione integrale e in ordine cronologico di tutti gli oggetti didattici e non consente all’utente di compiere alcuna attività differente al computer/tablet durante la fruizione del corso, è assicurato poi dai test di verifica intermedi con obbligo di superamento per procedere con il corso.

L’accertamento dell’apprendimento è svolto tramite test obbligatori in itinere a domande chiuse con correzione automatica. Sono previste, durante il corso, ulteriori esercitazioni che hanno come scopo quello di favorire nel partecipante la traduzione fra teoria e pratica. Lo svolgimento delle esercitazioni proposte, soggette alla valutazione del docente, rappresenterà materiale didattico e metodologico prezioso per la qualificazione del proprio lavoro.

Al termine del corso è effettuata una verifica finale di apprendimento in presenza in conformità a quanto richiesto dagli Accordi per la formazione sanciti il 21 dicembre 2011 in sede di Conferenza Stato-Regioni e dalle Linee applicative sancite il 25 luglio 2012.

Insomma formare con efficacia ed efficienza sui temi della salute e della sicurezza è molto di più che elencare norme, rischi e misure di prevenzione. Significa principalmente:

  • progettare la formazione contemplando i diversi stili di apprendimento dei partecipanti presenti in aula;
  • usare con competenza diverse metodologie formative per tenere alto il livello di attenzione;
  • promuovere e valorizzare le capacità formative dei discenti.

Significa, in definitiva, non annoiare ma coinvolgere per promuovere un reale cambiamento che si traduca in una reale prevenzione.

fonte: Ministero della Salute

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