Repertorio Salute

Indagini diagnostiche sui solai degli istituti scolastici

Il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca pubblica l’Avviso per il finanziamento di indagini diagnostiche da effettuare sui solai degli edifici scolastici. Con lo stanziamento di 40 milioni previsto dalla legge Buona Scuola sarà possibile intervenire in almeno 7.000 istituti.

L’Avviso pubblico è rivolto a tutti gli Enti locali proprietari di edifici scolastici. Con questo bando il Ministero punta ad avere una radiografia delle condizioni dei solai degli istituti per prevenire i rischi di crollo e garantire al meglio la sicurezza dei ragazzi.

Gli Enti locali dovranno inviare la propria candidatura entro il 18 novembre 2015 esclusivamente tramite una apposita piattaforma on line, accessibile dal 26 ottobre 2015. I contributi saranno erogati nei 15 giorni successivi all’approvazione della graduatoria che sarà redatta per Regione e ambito provinciale, sulla base dei punteggi assegnati a ciascun edificio scolastico. Le indagini dovranno essere affidate – pena la revoca del contributo – non oltre il 31 dicembre 2015. Obiettivo: tempi certi per le indagini.

L’importo massimo del contributo per le indagini relative agli elementi strutturali è pari a 7.000 euro per le scuole del primo ciclo e a 9.000 per le scuole del secondo ciclo. Mentre è previsto un finanziamento di non oltre 4.000 euro per le indagini relative agli elementi non strutturali nelle scuole del primo ciclo e di 6.000 euro per le scuole del secondo ciclo.

Come previsto dal decreto firmato dal Ministro, sono quattro i criteri individuati per la selezione degli interventi:

  • vetustà degli immobili, con particolare riferimento agli edifici costruiti prima del 1970;
  • quota di cofinanziamento;
  • indice di rischio sismico;
  • assenza di finanziamento negli ultimi 5 anni, per interventi strutturali o per indagini diagnostiche.

I dati e i risultati delle indagini andranno ad aggiornare l’Anagrafe dell’edilizia scolastica.

Pubblichiamo anche il decreto con il riparto regionale dei fondi disponibili.


Fonte: MIUR

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