Indicazioni operative per la formazione promosse dalla Regione Lazio

Indicazioni operative per la Formazione sulla salute e la sicurezza dei lavoratori è il titolo del seminario promosso dai tre più importanti Organismi Paritetici del Lazio (CefmeCtp, Opra e Opras) rivolto a presentare le nuove linee di indirizzo redatte dal Comitato di Coordinamento della Regione Lazio.

Pubblichiamo una parte dell’introduzione.

L’attività di formazione, prevista per i vari soggetti del “sistema” aziendale, rappresenta sicuramente uno degli strumenti più efficaci per la prevenzione in tema di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Elementi fondanti per la corretta gestione di tale attività, peraltro puntualmente normata sia legislativamente che metodologicamente e tecnicamente, sono la chiarezza interpretativa e applicativa delle norme, la progettazione, realizzazione e valutazione delle iniziative formative adeguate al contesto di riferimento, la qualificazione dei formatori, la necessaria documentazione da produrre in sede di controllo da parte dell’organo di vigilanza.
È da rilevare che, nel corso degli ultimi 10 anni, sono stati realizzati numerosi interventi normativi, anche attraverso Accordi fra lo Stato e le Regioni e Province Autonome, al fine di dare indirizzi operativi per la corretta applicazione della norma.
Tuttavia è giusto osservare che tale produzione ed evoluzione della normativa nazionale richiede spesso una lettura “combinata” di vari e diversi documenti, con il rischio di disomogenee interpretazioni ed applicazioni di regole e procedure operative e, in sostanza, facendo venire meno alcuni criteri di corretto impatto della attività sui fruitori.
Quindi, accanto all’ovvia precisazione che tale attività è obbligatoria nei casi previsti dalla legge, è necessario sottolineare che la formazione è uno strumento che deve essere configurato, nel metodo e nei contenuti, in maniera tale da assicurare un impatto positivo sia per la necessaria consapevolezza in merito alla sua importanza, sia per assicurare, attraverso l’accrescimento di conoscenze e competenze, la corretta gestione delle attività dei discenti.
L’attuale fase “storica” di applicazione delle norme sulla formazione, è caratterizzata (come si evince dai dati degli organi di vigilanza) dalla violazione nell’adempimento dell’obbligo di legge per: formazione erogata da soggetti formatori non autorizzati; contenuti dei corsi non rispondenti alle caratteristiche dell’azienda; nulla o inattendibile documentazione a riprova del corretto svolgimento dei corsi.
Il Comitato Regionale di Coordinamento (art. 7 del D.Lgs. 81/08), che ai sensi del comma 4 del DPCM del 21 dicembre 2007, svolge, fra le altre, la funzione di indirizzo e programmazione delle attività di prevenzione e di vigilanza e promuove l’attività di comunicazione, informazione, formazione e assistenza operando il necessario coordinamento tra le diverse istituzioni, ha costituito uno specifico Gruppo di Lavoro regionale, composto dai vari soggetti componenti il Comitato stesso, con il mandato di produrre il presente documento “Indicazioni operative per la Formazione alla Salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro e per l’Abilitazione all’uso di attrezzature di lavoro, di cui al D.Lgs. 81/08.
Il documento, redatto in conformità alla normativa nazionale e regionale di riferimento, ha lo scopo di fornire strumenti tecnici e di semplificazione degli adempimenti cui sono tenuti i diversi soggetti coinvolti nell’attività di formazione.
Inoltre rappresenta un modello di riferimento per la valutazione del rispetto della normativa e delle metodologie e contenuti di proposte formative presentate all’Azienda da parte di enti/soggetti formatori.

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