Integrazione dell’informazione per una migliore conoscenza dei fattori di rischio lavorativo

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Infor.Mo [1], il sistema di sorveglianza nazionale degli infortuni mortali e gravi sul lavoro operante dal 2002, pubblica una nuova Scheda che illustra le potenzialità del raccordo tra i due elementi del Sistema informativo nazionale per la prevenzione, Infor.Mo e Pre.vi.s., per il monitoraggio dei fattori di rischio.

Il Piano nazionale della prevenzione (Pnp), sul versante della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, mira al con­trasto degli infortuni e delle malattie professionali anche attraverso il perfezionamento e lo sviluppo dei sistemi di conoscenza dei rischi e dei danni da lavoro, tra cui Infor.Mo che costituisce una fonte consolidata per l’appro­fondimento delle conoscenze sui fattori causali.
Negli ultimi anni, attraverso la costituzione del sistema Pre.Vi.S (Prevenzione vigilanza soluzioni), si è proceduto alla valorizzazione delle informazioni presenti nei verbali di prescrizione dei servizi di prevenzione delle Asl, con­seguenti ai sopralluoghi svolti per l’accertamento delle condizioni di rischio per la salute e la sicurezza dei lavo­ratori nelle aziende o nei cantieri.

La lettura integrata dei dati dei sistemi Infor.Mo e Pre.Vi.S rende disponibili maggiori e migliori informazioni, in quanto i due diversi punti di vista permettono di osservare:

  • l’uno (Pre.Vi.S) i fattori critici che l’organo di vigilanza ha riscontrato nel corso di un’ispezione in azienda e le prescrizioni date in relazione a ciascuna violazione, si tratta in questo caso di fattori che potrebbero creare un evento lesivo della salute dei lavoratori, si parla quindi di informazioni ex ante ovvero prima che eventuali infortuni o incidenti possano accadere (approccio proattivo).
  • l’altro (Infor.Mo) fornisce invece dati e informazioni relative a eventi dannosi realmente accaduti, a causa della mancata o insufficiente prevenzione (approccio reattivo).

Modello Pre.Vi.S [2]

  • Il Modello Pre.Vi.S ha un approccio multifattoriale
  • Tutte le informazioni presenti nei verbali di sopralluogo delle Asl, vengono valorizzate e forniscono elementi utili a indirizzare interventi mirati di prevenzione.
  • La rete dei Servizi di prevenzione Asl e delle Regioni che collaborano al sistema consente di dar vita ad un archi­vio delle prescrizioni gestito da Inail Dimeila – Sezione Sistemi di sorveglianza e gestione integrata del rischio.
  • Il modello Pre.Vi.S è costituito da due sezioni:
    La prima riguarda i dati presenti nei verbali di sopral­luogo delle Asl e tra questi:
    – motivazione del sopralluogo, definito secondo le modalità organizzative e programmatiche di ogni servizio Asl
    – attività economica dall’azienda ispezionata, ricondotta al codice Ateco 2007, e relativa dimensione per classi di addetti
    – soggetto contravventore (in forma anonima), responsabile della violazione riscontrata e che ha ricevuto la re­lativa sanzione
    – articolo/i violato/i, in riferimento al D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.
    La seconda sezione analizza le informazioni che emergono dalla descrizione di quan­to accertato e prescritto durante il sopralluogo. Tali informazioni testuali sono riclassificate in modo sistematico secondo le seguenti variabili:
    fattore di rischio, ovvero la specifica problematica riscontrata in azienda relativa all’articolo violato e oggetto di prescrizione
    – la famiglia dei pericoli, si riferisce all’ambito a cui è direttamente collegato il fattore di rischio individuato
    intervento prescritto, riguarda lo specifico intervento necessario a ripristinare le condizioni di sicurezza.

I fattori di rischio considerati dal modello Pre.Vi.S., raccolti nelle macro aree dei fattori tecnici, procedurali e gestionali, sono complessivamente 26 e corrispondono a quelli utilizzati da Infor.Mo, cui è stata aggiunta un nuova voce relativa agli aspetti gestionali.

L’archivio della Banca dati Pre.Vi.S. è costituito attualmente da 32.308 verbali di prescrizione e 47.374 violazioni pervenute da oltre 20 Asl di 11 Regioni e Province Autonome per il periodo 2014 – 2023. La lettura dei dati evidenzia che:

I fattori gestionali-organizzativi comprendono oltre la metà delle violazioni riscontrate (56,1%). Tra i fattori di ordi­ne tecnico, sono in evidenza le criticità relative all’Ambiente (oltre il 20,5%) e alle Attrezzature (16,6%).
Con riferimento ai Titoli che costituiscono il D.Lgs. 81/2008 i primi quattro Titoli raggruppano la quasi totalità delle violazioni (oltre il 96%), il Titolo IV, riferito ai cantieri temporanei e mobili, da solo rappresenta oltre il 34% delle violazioni trasmesse da parte dei servizi di prevenzione delle Asl al Sistema Pre.Vi.S, seguito dal Titolo I dei Principi comuni (32,7%).

L’utilità della lettura integrata delle informazioni e dei dati fornite dai due sistemi si evidenzia se consideriamo i principali fattori di rischio indicati dall’uno e dall’altro:

  • il sistema Infor.Mo, evidenzia le criticità prossime all’infortunio, per lo più di ordine tecnico e procedurale.
  • il sistema Pre.Vi.S, invece, permette di registrare prevalentemente le carenze relative ai processi gestionali, oltre che di ordine tecnico.

È così possibile un monitoraggio ampio sulle criticità riscontrabili nei luoghi di lavoro, in quanto le caratteristiche dei due sistemi consentono di avere una visione d’in­sieme su tutte le tipologie dei fattori di rischio.

L’integrazione tra i due sistemi   
Tipo di fattoriInfor.MoPre.Vi.S
Gestionali20,656,1
Tecnici49,140,4
Procedurali30,3 3,5
Totale100 100

NOTE

[1] Di cui abbiamo più volte ricordato l’ottica multifattoriale del modello di analisi degli eventi, così importante per un’analisi corretta delle cause degli infortuni.

[2] Ricordiamo qui le caratteristiche del solo Modello Pre.Vi.S perché di Infor.Mo abbiamo scritto in numerose altre occasioni.

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