Repertorio Salute

La casa degli Rls

Da circa due anni la Casa degli Rls, a Milano, promuove attività sui temi della salute e sicurezza con l’obiettivo di

offrire  un luogo dove gli Rls, spesso isolati nella risoluzione delle problematiche inerenti la salute e sicurezza dei lavoratori, si possano confrontare raccontando la loro esperienza e al contempo trovare i suggerimenti e le informazioni giuste, grazie anche al contributo di conoscenza messo a disposizione dei nostri partner come ATS e CIIP.

La Casa nasce nell’ambito di una iniziativa più vasta, promossa del comune di Milano, il “Centro per la Cultura della Prevenzione nei luoghi di lavoro e di vita”, sorto dall’intesa tra Comune (Direzione Centrale Politiche del Lavoro, Sviluppo Economico e Università), ATS (Agenzia di tutela della salute) Milano, INAIL (Direzione Regionale Lombardia), Direzione Territoriale del Lavoro di Milano e Vigili del Fuoco di Milano e da un accordo di collaborazione con la Consulta Interassociativa Italiana per la Prevenzione (CIIP).

Il Centro vuole essere di rifermento per i temi della salute e della sicurezza sia negli ambienti di lavoro che di vita, divenendo una rete di informazione comunicazione ed educazione in grado di aiutare Milano ad integrare le qualità della Smart safety in quelle di una Smart city.

Alcune linee di intervento per la creazione di una Smart City che includa la «smart safety»
  • Mettere a disposizione della città le competenze acquisite sul lavoro in materia di “safety”
  • Sostenere percorsi di sensibilizzazione verso la “safety” a partire dalle scuole
  • Allestire un luogo deputato alla “safety” sia nei luoghi di lavoro sia in quelli di vita
  • Mettere a disposizione della diffusione della “safety” il sistema formativo della città

L’iniziativa di costituzione del Centro e in particolare della Casa risponde ad una domanda (di aggregazione, confronto, verifica delle conoscenze e delle forze necessarie per affrontare consapevolmente l’esercizio del proprio ruolo) sempre posta da Rls e Rlst, ma che oggi, considerando la significativa e rapida evoluzione del mondo del lavoro e dei rapporti di lavoro, è ancora più pressante. Da quando questa figura di rappresentanza specifica è nata la condizione di isolamento è quella che, in incontri e iniziative sindacali, è stata sempre posta in prima linea da Rls e Rlst, problema che ha avuto risposte adeguate solo in poche situazioni territoriali e di cui si è dimostrata la validità, sia per l’interesse suscitato tra i Rappresentanti che per le ricadute positive a livello dei rapporti aziendali.

Quest’anno il tema affrontato nell’incontro promosso, il 25 ottobre scorso, dalla Casa degli Rls è stato quello delle morti sul lavoro in una iniziativa dal titolo inequivocabile: “2018 anno nefasto per le morti sul lavoro in Lombardia: le proposte degli Rsl per svoltare”.

La Casa degli RLS di Milano, in occasione della settimana europea per la sicurezza, si sente chiamata a promuovere una svolta e si rivolge ai lavoratori, impegnati nel ruolo di Rls, per individuare una strategia valida per contrastare le morti sul lavoro,

scrivono i promotori nella locandina di presentazione dell’incontro. Il seminario è stato preceduto da un’indagine conoscitiva promossa tra gli Rls, mediante la somministrazione di un Questionario, che ha permesso di raccogliere

dati per cercare di conoscere il punto di vista degli RLS in merito agli elementi di prevenzione degli infortuni utili a contrastare questo terribile fenomeno.

Dei dati si è discusso durante il seminario nell’ambito del quale ulteriori contributi ed esperienze sul campo sono stati portati sia da parte degli RLS che di altri operatori della sicurezza.

Al questionario hanno risposto 252 Rls di tutti i principali comparti produttivi, la formazione emerge come una richiesta prioritaria:

una formazione efficace che non sia un adempimento formale che sappia cambiare i comportamenti. Dare una formazione inefficace è come dare un Dpi non a norma. Occorre una formazione che serva ad agire in sicurezza. Un esempio è quella che avviene attraverso il ‘racconto degli infortuni’, come proposto da Dors, che emoziona e induce a riflettere sul valore della propria integrità psicofisica e di come ciascuno può cercare di preservarla.

Gli Rls, pur riconoscendo la primaria responsabilità del datore di lavoro, evidenziano come la sicurezza sia un tema su cui si manifesta “una fragilità del contesto” che richiede quindi d’essere affrontato più ampiamente nella società affinché la tutela prevalga su ogni altro obiettivo “di tipo economico e competitivo”. Gli Rls inoltre sono consapevoli che le fasce d’età maggiormente a rischio per gli infortuni siano i giovani (per inesperienza ma anche per il tipo di rapporti di lavoro precari), e gli anziani (per l’innalzamento dell’età pensionistica) e anche queste sono tematiche che rinviano al contesto sociale e politico.

Le difficoltà nell’esercizio del ruolo sono ancora oggi all’ordine del giorno, gli Rls chiedono per dare una svolta:

  • più tempo a disposizione;
  • supporto dei servizi (nonostante la carenza di risorse e di organici a disposizione di Asl e Ats, Ispettorato nazionale del lavoro, Vigili del fuoco);
  • riconoscimento istituzionale.

La Casa degli Rls può essere considerata una risposta concreta sia all’esigenza di riconoscimento del ruolo che alla necessità di supporto, essendo questo uno spazio dove gli Rls si incontrano e possono confrontarsi anche con i rappresentanti degli Organi di vigilanza, costruendo via via “una “cassetta degli attrezzi” fatta di strumenti concreti per svolgere il proprio ruolo come ad esempio lo studio del caso drammatico degli infortuni alla Lamina proposto nel seminario e la spiegazione di uno strumento, “l’albero delle cause”, utile per analizzare gli eventi e individuare misure di prevenzione più coerenti ed adeguate alla specificità aziendale e di rischio. De “l’albero delle cause” alleghiamo la presentazione della dottoressa Tiziana Vai.

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