La gestione delle sostanze pericolose: le buone prassi premiate

gestione sostanze pericolose

Nell’ambito della Campagna europea Salute e sicurezza negli ambienti di lavoro in presenza di sostanze pericolose 2018-2019 dieci organizzazioni/aziende sono state premiate da un giuria internazionale

per aver gestito le sostanze pericolose nell’ambiente di lavoro in modo proattivo e sostenibile.

La cerimonia di consegna del premio per le buone pratiche avverrà il prossimo novembre nell’ambito del vertice «Ambienti di lavoro sani e sicuri».

Descriveremo di seguito alcuni esempi [1] tenendo conto che

“tutti gli esempi rispettano la gerarchia delle misure di prevenzione e attuano il principio STOP, che privilegia l’eliminazione, la sostituzione e le misure collettive rispetto alle misure di protezione individuale”.

Uno degli aspetti più significativi delle campagne europee, promosse dall’Agenzia di Bilbao, consiste proprio nella raccolta di casi che presentano soluzioni trasferibili (in tutto o in parte) ad altre imprese, settori o Stati membri: per questa loro pratica utilità li proponiamo all’attenzione dei lettori di Repertorio salute.

Repubblica Ceca (Organizzazione/Azienda VAKOS XT)
Detoxikon: minimizzare i danni da microdosi di stupefacenti per il  personale dell’ordine pubblico e della sicurezza

Il progetto mirava a ridurre al minimo l’esposizione di alcuni lavoratori dell’ordine pubblico e dei servizi di sicurezza (polizia, vigili del fuoco, servizi di ambulanza, autorità doganali, servizi di intelligence) impegnati in operazioni antinarcotici, connesse in particolare alla produzione illegale di metanfetamine, (ad es. nelle fasi di gestione e analisi dei campioni), facilitando l’attuazione di azioni di prevenzione collettiva e individuale, l’adozione di misure protettive e di misure finalizzate a ridurre gli effetti nei lavoratori già esposti.

L’esposizione anche a livelli molto bassi (microdosi) ad aerosol, o il contatto con superfici contaminate possono causare irritazione alla pelle, problemi respiratori, mal di testa e influenzano l’elaborazione cognitiva e il funzionamento del sistema nervoso autonomo.
Nonostante questi effetti negativi procedure operative standard, per il personale che potrebbe entrare in contatto con narcotici, o mancano del tutto o non sono idonee allo scopo. Manca inoltre la consapevolezza dei rischi e di come identificare i pericoli, e spesso l’equipaggiamento protettivo adeguato non viene usato.

Cosa è stato fatto e come?

Le tre fasi del progetto

  1. Decontaminazione dei luoghi di lavoro e dei veicoli:
    • definizione di procedure operative specifiche
    • formazione del personale in merito all’utilizzo costante di tali procedure.
  2. Formazione: sensibilizzazione del personale  in merito a:
    • rischi connessi all’esposizione a microdosi di sostanze psicoattive,
    • sintomi clinici ed effetti per la  salute umana,
    • come la contaminazione di una sostanza psicoattiva può diffondersi,
    • come identificare e prevenire i rischi, in particolare attraverso l’uso di appropriati dispositivi di protezione individuale e abbigliamento.A causa della natura delle operazioni svolte in ambienti diversi, dal personale a rischio di esposizione a microdosi di narcotici, le misure collettive possono essere difficili da applicare, e le misure di protezione individuale sono quindi  essenziali.
    C’è  quindi una particolare enfasi sul miglioramento del livello di protezione individuale e formazione personale nell’uso appropriato dei  dispositivi personali di protezione nella pulizia dei veicoli e degli abiti, e nell’utilizzo delle procedure da applicare durante  e dopo  le operazioni.
    A tal fine  è stato prodotto un   pacchetto di strumenti costituto da materiali audiovisivi, schede  informative e schede per esercizi,  e messe in atto azioni di supporto creando laboratori di formazione e fornendo una consulenza professionale.
  3. Terapia specifica
    La terapia consiste nella combinazione di  diverse  tecniche che mirano a disintossicare il corpo umano, promuovere l’idoneità fisica e aiutare  le persone a far fronte allo stress.
    La terapia prevede stimolazione neuro- e audiovisiva e un piano nutrizionale su misura. Al personale interessato e alle loro alle famiglie viene anche offerto un supporto psicosociale.
    Detoxikon si occupa  anche della  raccolta dei dati e della loro diffusione tra la comunità scientifica e dell’applicazione pratica delle  più aggiornate conoscenze scientifiche.
Cosa è stato raggiunto?

Più di 1.000 persone sono stati coinvolti nella  formazione dal 2014 al 2018, principalmente unità di controllo di droga, e dipartimenti di indagini delle autorità doganali e unità mobili di supervisione, sia in Repubblica Ceca che in altri paesi.
Le procedure per la decontaminazione sul posto di lavoro hanno portato a una riduzione del danno a lungo termine per la salute.
I lavoratori esposti hanno mostrato una diminuzione dei sintomi come mal di testa, complicanze del tratto gastrointestinale, spasmi e crampi, mancanza di concentrazione e squilibrio mentale,  nonché un aumento della capacità di gestire compiti di lavoro e stress.
In particolare, ci sono stati miglioramenti misurabili nelle seguenti aree:

  • stabilità del processo cognitivo
  • capacità di concentrazione
  • funzionamento del sistema nervoso autonomo
  • stress corporeo, misurato dal tono muscolare generale e tensione / spasmi della struttura sottocutanea
  • resistenza allo stress psicologico e capacità di resistere l’influenza dei fattori di stress.
Paesi Bassi | Mansholt BV in collaborazione con Stigas
Ridurre l’esposizione dei lavoratori alle polveri nocive nel settore dei seminativi

Mansholt BV è un’azienda agricola a conduzione familiare con sede nel Westpolder, Vierhuizen, Paesi Bassi. L’attività principale dell’azienda è la coltivazione di patate da semina.
Da ottobre a marzo, le patate vengono smistate in un capannone e preparate per la consegna ai clienti. In questa fase  del materiale asciutto  aderisce alle patate formando una polvere proveniente principalmente dal suolo e dalla vegetazione.
L’inalazione di questa polvere può essere dannosa per la salute, in particolare se contiene silice cristallina, che può causare malattie polmonari croniche e cancro ai polmoni.
Valutazioni periodiche del rischio effettuate da Stigas – il fornitore di servizi di medicina del lavoro per il settore agricolo nei Paesi Bassi – hanno evidenziato che i lavoratori dell’azienda erano a rischio di esposizione a tale polvere. L’azienda, impegnata ad affrontare questo problema, ha lavorato  a stretto contatto con l’organismo settoriale  (Stigas) per sviluppare un piano d’azione al fine di ridurre al minimo l’esposizione.
Obiettivo quindi dell’azienda ridurre al minimo l’esposizione dei lavoratori alle polveri potenzialmente nocive creando  un ambiente sicuro e sano per tutti i lavoratori.

Cosa è stato fatto e come?

Attraverso la collaborazione con Stigas, l’azienda  ha individuato metodi pratici per ridurre l’esposizione dei lavoratori alla polvere nel capannone di cernita. E’ stata adottata una combinazione di misure tecniche, organizzative e di protezione individuale realizzate  in più fasi e seguendo la gerarchia delle misure di controllo prevista dalla legislazione.
Nel 2003, la società ha acquistato un carrello elevatore elettrico per il capannone di cernita delle patate per minimizzare la quantità di polvere dispersa, eliminando anche fumi di scarico e riducendo il rumore.
Nel 2007, la società ha installato un nuova unità di  smistamento delle patate in una sala denominata  “sala di lettura” appositamente progettata con un basso soffitto e un sistema di pressione positiva, nel senso che la polvere viene forzata ai lati verso il basso. Prima di entrare in questa stanza le patate  passano sopra un nastro trasportatore speciale che rimuove la maggior parte della polvere. Fu anche acquistata una macchina aspirapolvere, utilizzata  per eliminare la polvere dal pavimento alla fine, all’inizio del lavoro e ai vari intervalli durante il giorno.Nel 2012 è stato installato un potente aspiratore:  tutti i punti del trasportatore di selezione delle patate in cui queste cadono da un livello all’altro sono inclusi in un circuito e collegati ad un punto centrale di aspirazione  dell’aria per prevenire la dispersione della polvere in aria.
L’azienda attua anche una pulizia giornaliera complessiva per mantenere il livello di polvere nell’aria il più basso possibile.
L’utilizzo delle misure tecniche e organizzative descritte rende non necessario l’utilizzo dei dispositivi personali di protezione Ad eccezione di particolari situazioni che  potrebbero comportare un’esposizione a livelli particolarmente elevati, in questo caso vengono fornite maschere con valvole di espirazione.
Oltre a queste misure per ridurre l’esposizione alla polvere, l’azienda ha anche preso ulteriori misure per migliorare le condizioni di lavoro; per esempio l’installazione di illuminazione a LED e la realizzazione  di un lucernario che ha creato un ambiente di lavoro più piacevole nel capannone della cernita.

Cosa è stato raggiunto?

La combinazione di misure attuate da Mansholt BV ha notevolmente ridotto la quantità di polvere nell’aria del capannone di cernita e ha creato condizioni di lavoro migliori. Tutto questo è stato apprezzato sia dai lavoratori che dai clienti. Inoltre, i risultati dell’azienda sono stati riconosciuti da Stigas, e l’azienda viene indicata come  leader in materia di sicurezza e salute nel settore agricolo nel Olanda.
Tuttavia, nonostante questi risultati, l’azienda  prosegue il suo impegno al fine di ridurre i rischi e migliorare le condizioni di lavoro, attraverso la collaborazione efficace con Stigas e con l’attiva partecipazione dei lavoratori.


NOTE

[1] Gli esempi sono tratti dall’opuscolo, pubblicato dell’Agenzia europea esclusivamente in inglese, dal titolo Manage dangerous substances.

Lascia un commento