La nuova Strategia dell’Agenzia europea 2025-2034

strategia Eu-Osha 2025-2034

Nonostante i miglioramenti degli ultimi decenni, le sfide legate alla sicurezza e alla salute sul lavoro nell’UE rimangono significative, con gravi conseguenze per il singolo lavoratore per le aziende e per la società [1]. Ogni anno si verificano oltre 3.300 [2] infortuni mortali sul lavoro e circa 170.000 decessi per malattie professionali. I lavoratori e le loro famiglie sopportano il peso principale, ma vi è anche un impatto importante sulla società in generale, con costi pari a circa il 3,3% del Pil e restrizioni all’offerta di forza lavoro.

L’Agenzia europea per la salute e la sicurezza sul lavoro lancia la sua nuova Strategia per il prossimo decennio sapendo che, oltre alle tematiche di rischio ben note ma che ancora recano danni anche gravi e mortali ai lavoratori europei, altri temi sono già apparsi nello scenario del mondo del lavoro europeo, non sempre di facile approccio.

Secondo il mandato previsto dal suo Regolamento istitutivo, l’Agenzia (nata a Bilbao nel 1994) ha come obiettivo di

fornire alle istituzioni e agli organi dell’Unione, agli Stati membri, alle parti sociali e agli altri attori coinvolti nel settore della sicurezza e della salute sul lavoro informazioni tecniche, scientifiche ed economiche pertinenti e competenze qualificate in tale settore, al fine di migliorare l’ambiente di lavoro nel rispetto della tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori.

Un compito quindi di supporto alle istituzioni comunitarie per favorire l’assunzione di politiche efficaci e condivise. Tenendo conto inoltre che il mandato dell’Eu-Osha è ampio e ambizioso, mentre le risorse dell’Agenzia sono limitate, nella Strategia si dichiara che, nell’ambito della programmazione concreta, si opereranno necessariamente delle scelte di priorità di intervento rispetto a settori, rischi, tipologie di attività su cui si ritiene convenga, in questo momento, concentrare l’attenzione.

Linee strategiche di azione
  • Linea d’azione strategica1 – Prove e conoscenze per la politica e la ricerca.
  • Linea d’azione strategica 2 – Strumenti e risorse per la prevenzione.
  • Linea d’azione strategica 3 – Sensibilizzare e creare reti per una cultura positiva della sicurezza e della salute sul lavoro.
Linea d’azione strategica1 – Prove e conoscenze per la politica e la ricerca

Per fornire queste prove, conoscenze e competenze, l’Eu-Osha svolgerà una serie di attività di ricerca realizzando, come prevede il Regolamento, una stretta collaborazione con Punti focali in quanto detentori di dati e informazioni di interesse. In particolare si ritiene che i sondaggi nei luoghi di lavoro permetteranno all’Agenzia di svilupperà nuove intuizioni sulle tendenze delle condizioni di lavoro, effettuare confronti tra paesi e settori e monitorare il quadro generale europeo. Le ricerche svolte avranno come obiettivo quello di supportare sia la formulazione che l’attuazione delle politiche. Importante anche lo sviluppo degli studi previsionali per anticipare nuovi rischi, in merito ai quali l’Agenzia ha già una considerevole esperienza.

I progetti di ricerca in corso riguardano il settore della sanità e dell’assistenza sociale, i rischi psicosociali e la salute mentale sul lavoro. Prosegue l’indagine Esener i cui primi nuovi risultati saranno disponibili in febbraio.

Risultati attesi:

  • Essere proattivi rispetto alle prossime sfide e opportunità in materia di sicurezza e salute sul lavoro.
  • Promuovere l’integrazione della sicurezza e della salute sul lavoro in altri settori delle politiche comunitarie.
  • Fornire prodotti e competenze basati su solidi metodi di ricerca, pertinenti e utili per i decisori politici e i ricercatori.
  • Contribuire attivamente alla formulazione – e realizzazione – di priorità politiche dell’Ue in materia di salute e sicurezza sul lavoro.
  • Fornire, oltre ai dati relativi ai rischi per la sicurezza e agli impatti sulla salute, opzioni di prevenzione a livello nazionale e dell’Ue.
Linea d’azione strategica 2 – Strumenti e risorse per la prevenzione

Lo sviluppo di strumenti di supporto è una delle attività prioritarie svolte dall’Agenzia sin dalla sua fondazione, così come fornire soluzioni e indicazioni per implementare i requisiti normativi, oltre a facilitare l’identificazione e la valutazione dei rischi. L’Agenzia può favorire lo scambio di buone pratiche e risorse ma i referenti nazionali svolgono un ruolo fondamentale nell’adattarle alle esigenze nazionali e settoriali. Il coinvolgimento dei Punti focali e delle loro reti nazionali è quindi un elemento importante anche nell’ambito di questa linea d’azione strategica, insieme ai partner sociali di settore. Gli strumenti realizzati dovranno sempre essere pratici e pertinenti, ma devono anche basarsi su solide conoscenze, ricerche e competenze. Per svolgere i compiti indicati e coinvolgere reti e partner, la Strategia suggerisce un impegno adeguato per quanto riguarda le risorse fornite.

Ricordiamo tra gli strumenti prodotti dall’Agenzia il progetto OiRA, che comprende attualmente oltre 360 strumenti per condurre valutazioni dei rischi gratuite in molti settori e paesi. Sono disponibili inoltre database facili da usare su disturbi muscoloscheletrici e sostanze pericolose, oltre a strumenti pratici e materiali guida per valutare e gestire i rischi. 

Risultati attesi:

  • Promozione e realizzazione di strumenti e risorse affidabili, utili e pertinenti che consentano a livello nazionale di prevenire in modo proattivo i rischi sul lavoro.
  • Coinvolgimento attivo di reti e partner che adattano e utilizzano strumenti dell’Eu-Osha.
  • Individuazione delle buone pratiche in tutta Europa e loro messa a disposizione dei gruppi target previsti.
  • Promozione e agevolazione dello sviluppo di strumenti e risorse per consentire alle reti e ai partner dell’Agenzia di migliorare la prevenzione dei rischi per la sicurezza e la salute sul posto di lavoro.
  • Mettere a disposizione strumenti e risorse adeguati al ritmo dei cambiamenti nei luoghi di lavoro.
Linea d’azione strategica 3 – Sensibilizzare e creare reti per una cultura positiva della sicurezza e della salute sul lavoro

L’organizzazione delle campagne Luoghi di lavoro sani resta una delle modalità prioritarie con cui l’Agenzia promuoverà la cultura positiva della sicurezza mediante la realizzazione di strumenti multilingue di supporto e la diffusione di buone prassi.

Spetta alle reti nazionali, anche in questa Linea di azione, l’impegno per la diffusione e la gestione diretta delle Campagne nazionali. L’attenzione dell’Agenzia sarà rivolta principalmente all’area Ue/SEE (Spazio economico europeo), ma l’Eu-Osha collaborerà anche con partner internazionali e continuerà a sostenere gli sforzi di pre-allargamento nell’ambito di programmi specifici. L’Eu-Osha intende rafforzare l’impegno sulle sue piattaforme digitali e i suoi canali sui social media.

Risultati attesi:

  • Coinvolgimento degli intermediari più rilevanti (Focal point) per diffondere messaggi e prodotti mirati, ottenendo un impatto su tutte e tre le linee di azione.
  • Creazione di una rete efficace che crei senso di appartenenza tra reti e partner, nonché una comprensione condivisa e, in ultima analisi, aumenti l’impatto del lavoro dell’Eu-Osha.
  • Campagne e promozioni mirate a esigenze, priorità e gruppi chiaramente identificati con strumenti, canali, prodotti e messaggi personalizzati.
  • Valorizzare il potenziale dei Punti Focali e delle loro reti nazionali tenendo conto delle loro esigenze o della loro situazione.

L’Agenzia, come sappiamo e come si può rilevare dalla sua proposta di Strategia, svolge un lavoro considerevole e di qualità sul terreno della ricerca, della produzione di strumenti di supporto e nell’ambito dell’informazione. E’ tuttavia schiacciata in una posizione che potremmo definire intermedia tra la Commissione e gli Stati membri, il che poco favorisce la fluidità del sistema.

La Commissione definisce e attua le proprie politiche in merito alla salute e alla sicurezza non attribuendo a queste una priorità, ma tenendo pesantemente conto delle esigenze di mercato e delle pressioni datoriali e talvolta degli stessi Stati membri. Si pensi al ritardo che si sta accumulando nei confronti della decisione da pendere in merito alla emanazione di una Direttiva sullo stress, che superi i limiti dell’applicazione dell’Accordo del 2004. Si pensi alla rapidità con cui le Tecnologie dell’informazione e della comunicazione hanno pervaso il mercato e il mondo del lavoro, prima che significative azioni di protezione venissero assunte, considerando che l’Agenzia fa ricerca e diffonde documenti in questo senso da ben oltre dieci anni.

Sul fronte nazionale è evidente che in particolare le campagne condotte dall’Agenzia possono essere efficaci solo se hanno la possibilità di raggiungere i lavoratori: ma questo presuppone l’esistenza di una rete davvero attiva con il pieno coinvolgimento delle parti sociali, con modalità di relazione caratterizzate dalla continuità, con una progettazione che tenga conto delle caratteristiche nazionali (presenza in maggioranza di micro e piccole imprese, sistema dei subappalti, settori prioritari, territori prioritari ecc…). Nella Strategia si parla inoltre ripetutamente non solo del coinvolgimento dei partner nazionali ma di collaborazione, il che ad esempio presupporrebbe che, a livello comunitario, si avesse conoscenza e si considerasse, quale strumento di supporto per le imprese, il modello di intervento dei Piani mirati di prevenzione che, coniugando vigilanza e supporto, si sta affermano nel nostro Paese. Ma questo tema non sembra emergere in maniera particolare, quale tema portato dall’Italia come contributo alla riflessione, la dove si discute[3] in merito alle criticità degli interventi di vigilanza (sull’applicazione della normativa comunitaria e nazionale) e alla necessità di promuovere la diffusione delle conoscenze tra i datori di lavoro, oltre che tra i rappresentanti dei lavoratori e i lavoratori.


NOTE

[1] Ulteriori dati sono reperibili in EU-OSHA, Sicurezza e salute sul lavoro in Europa: stato e tendenze 2023, (2023).

[2] Eurostat, Statistiche sugli infortuni sul lavoro, 2023

[3] Vi sono spazi interessanti in questo senso tra cui:
– il Comitato consultivo di Lussemburgo dove sono presenti rappresentanti dei lavoratori, dei datori di lavoro, degli Stati membri.
– il Comitato degli alti responsabili dell’ispettorato del lavoro (SLIC) istituito per assistere la Commissione europea nel monitoraggio dell’applicazione a livello nazionale della legislazione UE in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Il Comitato è composto dai rappresentanti dei servizi ispezione del lavoro di ciascuno Stato membro dell’U.E. Al Comitato partecipa per l’Italia su delega del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali un rappresentante dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro. Non è stato mai inserito, dalla fondazione del Comitato(1995), un rappresentante degli operatori dei Servizi di prevenzione igiene e sicurezza negli ambienti di lavoro delle Asl.

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