La pulizia degli impianti di condizionamento non rientra tra gli interventi di “sanificazione ambienti di lavoro”

spese pulizia impianti di condizionamento

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L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato la Circolare n. 25 del 20 agosto 2020 per fornire ulteriori chiarimenti sulle misure di aiuto alle imprese, lavoratori autonomi e cittadini previste dal Decreto Rilancio per fronteggiare l’emergenza Covid-19.
Tra le altre misure, il credito di imposta previsto per le spese di sanificazione degli ambienti di lavoro e l’acquisto di dispositivi di protezione (che danno diritto al credito d’imposta del 60% della spesa sostenuta)  è oggetto di alcuni dubbi: la pulizia degli impianti di condizionamento rientra negli interventi di sanificazione?

L’Agenzia delle Entrate, che aveva già fornito chiarimenti sul credito di imposta per le spese di sanificazione degli ambienti di lavoro e l’acquisto di dispositivi di protezione nella Circolare n. 20/E del 10 luglio 2020, chiarisce che l’ordinaria attività di pulizia degli impianti di condizionamento non rientra tra quelle di “sanificazione”.

Possono invece rientrare tra le spese previste ai commi 1 e 2 dell’articolo 125 del Decreto le spese di pulizia degli impianti di condizionamento finalizzate ad aumentare “la capacità filtrante del ricircolo” attraverso, ad esempio, la sostituzione dei “filtri esistenti con filtri di classe superiore, garantendo il mantenimento delle portate”, mantenendo livelli di filtrazione/rimozione adeguati.

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