La ratifica italiana della Convenzione 187 per la Salute e Sicurezza sul Lavoro

Nel Consiglio dei Ministri n. 29 del 28 novembre scorso (2018), su proposta del Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale Enzo Moavero Milanesi e dei Ministri competenti, è stata ratificata tra altri atti diritto internazionale la Convenzione sulla salute e la sicurezza dei lavoratori, n. 155, stipulata a Ginevra il 22 giugno 1981, e il relativo Protocollo, siglato a Ginevra il 20 giugno 2002 e della Convenzione sul quadro promozionale per la salute e la sicurezza sul lavoro, n. 187, fatta a Ginevra il 15 giugno 2006.

Nel comunicato stampa del Consiglio dei Ministri si legge che

gli atti oggetto del ddl di ratifica sono diretti a prevenire gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali e a creare un ambiente di lavoro sempre più sicuro e salubre mediante un’azione progressiva e coordinata sia a livello nazionale che a livello di impresa, con la piena partecipazione di tutte le parti interessate.
Queste norme internazionali costituiscono un quadro di riferimento per l’istituzione e l’attuazione di sistemi nazionali di salute e sicurezza sul lavoro adattabili alle condizioni nazionali.

Gli ambiti di azione sono i seguenti:

  • formulazione, attuazione e revisione periodica di una politica nazionale coerente in materia di salute, di sicurezza dei lavoratori e di ambiente di lavoro;
  • promozione del dialogo sociale mediante la partecipazione, la collaborazione e la cooperazione piena e a tutti i livelli dei datori di lavoro, dei lavoratori e delle rispettive organizzazioni, nonché di tutte le altre persone interessate;
  • definizione delle funzioni, delle responsabilità, degli obblighi e dei rispettivi diritti degli interlocutori sociali;
  • sviluppo e diffusione delle conoscenze, istruzione, formazione e informazione.

Tra gli obiettivi più rilevanti della Convenzione 187 il

miglioramento continuo della sicurezza e della salute sul lavoro al fine di prevenire le lesioni e le malattie professionali e i decessi riconducibili al lavoro attraverso l’elaborazione di una politica nazionale, di un sistema nazionale e di un programma nazionale, in consultazione con le organizzazioni dei datori di lavoro e dei lavoratori più rappresentative.

È richiesto che ogni nazione

adotti misure attive per realizzare progressivamente un ambiente di lavoro sicuro e salubre attraverso un sistema nazionale e dei programmi nazionali di sicurezza e di salute sul lavoro, tenendo conto dei principi dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO).

È previsto il Sistema nazionale di sicurezza e di salute sul lavoro, al cui interno ricade

la legislazione, i contratti collettivi, gli organismi nazionali responsabili della stessa, meccanismi volti ad assicurare il rispetto della legislazione, misure volte a promuovere, a livello di impresa, la cooperazione tra la direzione, i lavoratori e i loro rappresentanti.

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