La responsabilità sociale di imprese e organizzazioni

L’Inail con un suo fact-sheet riprende il tema della Responsabilità Sociale delle Imprese come strategia di investimento per aziende e organizzazioni socialmente responsabili.
Dice il documento dell’Inail:

La Responsabilità Sociale delle Imprese (RSI) o, nella sua declinazione anglosassone, Corporate Social Responsibility (CSR), riconosce alle imprese e alle organizzazioni lavorative il compito di mettere in atto politiche aziendali che, spingendosi oltre gli obblighi di legge previsti, tutelino e promuovano aspetti di grande rilevanza sociale quali la tutela dell’ambiente, la sicurezza, il rispetto dei diritti umani, la necessità di trasparenza e la rendicontazione (accountability) da parte delle organizzazioni. Tale assunzione di responsabilità è sollecitata da atti di programmazione e dichiarazioni di principi di carattere internazionale e nazionale, che sottolineano l’indispensabilità di un agire economico sostenibile, in un ampio scenario dove si intrecciano sia esperienze di piccole imprese attente alle esigenze dei propri dipendenti, sia interventi di più ampio respiro rivolti alla comunità in cui imprese e organizzazioni lavorative sono collocate. Le azioni di responsabilità sociale sono inoltre caratterizzate dal requisito della volontarietà e discrezionalità dell’operato d’impresa (Figura 1).

responsabilita sociale delle imprese

Il tema non è nuovo, e stando al VI Rapporto di indagine sull’impegno sociale delle aziende in Italia, realizzato dall’Osservatorio Socialis di Errepi Comunicazione e presentato all’Università degli Studi di Perugia nel 2014, in crescita.

Leggendo lo studio si capisce che

aumenta il numero di imprese italiane impegnate nella responsabilità sociale (CSR), che dal 2011 ad oggi è passato dal 64% al 73% del campione analizzato, con un investimento totale annuo di quasi un miliardo di euro, attraverso interventi mirati e misurabili e… si sta evolvendo, acquistando un peso strategico nei bilanci e nelle scelte di sviluppo delle imprese di ogni dimensione.

Il tema più battuto è quello dell’impegno rispetto all’ambiente. Lo stesso Rapporto, il VII, presentato a Bari, notava che l’impegno si concentra per la maggior parte (83% delle aziende) sul territorio locale dell’azienda (36%); solo il 9% sceglie di intervenire all’estero. Dunque con la CSR le aziende cercano anche un miglioramento nei propri rapporti di vicinato.

Il paradosso è che sempre più le stesse imprese sono proiettate su mercati internazionali e quindi apparentemente disancorate dalle vicende del territorio in cui vivono. Questo perché oggi l’impresa non è solo il luogo della produzione, ma il centro di relazioni complesse con la clientela, vicina e lontana, immagine concreta di cosa si vuole trasmettere al “mondo”, e quindi impegnata nei rapporti con i cosiddetti stakeholder primari e secondari.

L’insieme di queste attenzioni nei confronti dell’ambiente e dei collaboratori primari (i lavoratori dell’azienda, le imprese e i professionisti coinvolti) portano alla necessità di un disegno strategico e non occasionale dell’intera realtà aziendale, compreso il benessere lavorativo.

Continua il documento Inail:

Non va dimenticato il ruolo svolto dalla linea guida ISO 26000, caratterizzata dall’approccio multistakeholder e dall’attenzione rivolta alle realtà sociali ed economiche anche del Sud del mondo. In essa, si affermano sette principi: responsabilità di rendere conto (accountability); trasparenza; comportamento etico; rispetto degli interessi di tutti gli stakeholder, del principio di legalità, delle norme internazionali di comportamento e, infine, dei diritti umani.

Buona lettura!

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