Il Comparto del Trasporto su strada è prevalentemente oggetto di attenzione per il dato infortunistico, essendo il più a rischio nel più ampio settore dei Trasporti con oltre il 40% degli infortuni e poco meno di 3/4 degli eventi mortali. [1]
Ma anche il tema della salute degli addetti non è trascurabile, considerando le caratteristiche del lavoro e quelle del contesto ambientale in cui viene svolto:
Qualsiasi valutazione del rischio di malattie professionali per i lavoratori del trasporto su strada deve tener conto del fatto particolare che la loro attività non si svolge in un luogo fisso ma in luoghi continuamente variabili, su mezzi con tipologie costruttive, condizioni manutentive e carichi trasportati diversi, con orari di lavoro differenziati, così come del fatto che la guida spesso si alterna ad altre attività come le operazioni di carico e scarico. [2]
Ancora una volta i dati del sistema di sorveglianza Malprof, integrati con i dati sulle malattie professionali derivanti dagli archivi assicurativi dell’INAIL [3], forniscono delle informazioni che compongono un quadro delle condizioni di rischio, per la salute dei lavoratori del comparto, molto chiaro e utile ai fini della prevenzione.
Il Sistema Malprof
Il sistema Malprof pubblica i dati ricavati dalle segnalazioni di patologie correlate al lavoro che giungono alla rete delle Asl, che valutano l’esistenza dei possibili nessi causali con l’attività lavorativa. L’analisi delle informazioni che caratterizzano le segnalazioni porta alla costituzione di una banca dati delle malattie di sospetta origine professionale, il cui obiettivo è quello di integrare i dati disponibili sul fenomeno al fine di ampliarne le possibilità di controllo.
Fonte: Prefazione al III Rapporto Malprof
La Scheda, pubblicata nel mese di marzo dal Dipartimento di medicina epidemiologia, igiene del lavoro e ambientale dell’Inail, evidenzia la complessità delle problematiche di rischio per la salute nel comparto, che non vanno trascurate e che meritano pari attenzione dell’infortunistica stradale.
Rischi da:
- posture fisse e prolungate
- vibrazioni trasmesse al corpo intero
- rumore
- movimentazione manuale dei carichi
- condizioni climatiche avverse
- criticità organizzative (lavoro a turni, lavoro notturno, lavoro in solitario)
- esposizione ad agenti chimici aerodispersi.
Anche fattori di fragilità individuale, stili di vita e percezione del rischio da parte dei lavoratori possono incidere sul rischio tanto di infortuni quanto di malattie.
L’obesità, eventualmente associata all’abuso di tabacco, alcoolici ed altre sostanze psicotrope, contribuisce alla comparsa di apnee notturne che, impedendo di riposare adeguatamente, determinano sonnolenza diurna con riduzione della capacità attentiva e possibili ‘colpi di sonno’.
Il Sistema di sorveglianza Malprof
allo scopo di fornire una stima dell’associazione tra il comparto Trasporti e le diverse malattie
applica il proportional reporting ratio (Prr) [4], un indicatore che permette di calcolare
il rapporto tra il peso della malattia in questione nel settore considerato e il peso della stessa malattia nei restanti settori.
Di interesse il riscontro di valori del Prr superiori a 1: la Tabella 4 della Scheda redatta dall’INAIL fornisce in merito i dati seguenti.
Patologie maggiormente associate al settore Trasporti su strada rispetto ai restanti settori in base al Prr |
|
Patologia | Prr |
721 – Spondilosi e disturbi associati | 3,74 |
722 – Patologie dei dischi intervertebrali | 3,20 |
724 – Altri e non specificati disturbi del dorso | 1,75 |
188 – Tumori maligni della vescica | 1,44 |
162 – Tumori maligni della trachea, dei bronchi e dei polmoni | 1,30 |
161 – Tumori maligni della laringe | 1,58 |
955 – Traumatismo dei nervi periferici del cingolo scapolare e dell’arto superiore | 1,24 |
309 – Reazione di adattamento (che comprende lo stress lavoro-correlato) | 1,08 |
Le patologie del rachide, con un Prr di 3,74 per spondilosi e disturbi associati e un Prr di 3,20 per patologie dei dischi intervertebrali, rappresentano il primo problema di salute nel settore, mentre richiede ulteriori approfondimenti il terzo valore per gravità, con Prr di 1,75, attribuito ad “altri e non specificati disturbi del dorso”. Valori di Prr superiori a 1 presentano inoltre i tumori della vescica, quelli del sistema trachea-bronchi-polmoni e per quelli della laringe. Si segnalano infine, anche se di poco superiori all’unità, i valori di Prr per traumatismo dei nervi periferici del cingolo scapolare e dell’arto superiore e reazione di adattamento, connessa a stress lavoro-correlato.
Interessanti le valutazioni dei ricercatori in merito alle patologie del ginocchio che non forniscono un dato con Prr superiore a 1:
dato che si sarebbe potuto invece attendere in quanto l’utilizzo continuo dei pedali durante le operazioni di guida potrebbe comportare un rischio di sovraccarico biomeccanico cronico per l’appunto dell’articolazione del ginocchio.
È tuttavia possibile, si sottolinea nelle Conclusioni, che
vi sia un fenomeno di under-reporting da insufficiente attenzione agli aspetti eziopatogenetici in fase diagnostica.
Considerando che in letteratura viene evidenziata
un’associazione tra la guida di mezzi per 4 ore o più al giorno e lo sviluppo di degenerazione cartilaginea al ginocchio.
Inoltre va considerato che
la prevalenza della gonalgia è risultata superiore nei conducenti di mezzi immatricolati in epoca antecedente al 1990, a dimostrare che le caratteristiche ergonomiche del veicolo incidono sullo sviluppo di affezioni osteoarticolari al ginocchio.
NOTE
[1] Dati INAIL, ottobre 2021
[2] Le malattie professionali nel settore del trasporto su strada, INAIL marzo 2023
[3] Tale complesso di informazioni è stato analizzato in ragione dei parametri comparto / settore, mansione e agente, anche sulla base dei valori del proportional reporting ratio (PRR).
[4] Il Rapporto di segnalazione proporzionale (Prr) è una statistica utilizzata per lo più per riassumere “la misura in cui un particolare evento avverso viene segnalato per gli individui che assumono un farmaco specifico, rispetto alla frequenza con cui lo stesso evento avverso viene segnalato per i pazienti che assumono un altro farmaco” (Wikipedia).