La Strada della Sicurezza

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La nuova campagna di comunicazione INAIL e Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili.

Lavorare per campagne sembra essere una modalità particolarmente efficace qualora si vogliano comunicare informazioni importanti, talvolta anche semplici, a un vasto pubblico interessato al tema. Noi conosciamo bene le campagne dell’Agenzia europea che dal 2000 ha, con cadenze cambiate nel tempo, lanciato  ben 16 campagne su tematiche  talvolta quasi ignorate a livello nazionale o  comunque non sufficientemente considerate.

Non è invece lunga la lista delle campagne italiane sui temi della prevenzione dei rischi connessi al lavoro. Quindi davvero ottima l’iniziativa di Inail e Ministero delle infrastrutture sia per gli strumenti di comunicazione  sia per il tema scelto, considerando il livello di rischio  che caratterizza  le attività del  settore.

Anche nel nostro paese si realizzano azioni tematiche previste dal Piano nazionale prevenzione e dai Piani regionali, così come tematici sono gli interventi di vigilanza e prevenzione dei Piani mirati, ma altra cosa è una campagna a carattere nazionale che presuppone il coinvolgimento delle parti sociali del settore nella diffusione degli strumenti di supporto e comunicazione alle imprese e ai lavoratori.

Pur essendo diminuita la percentuale degli incidenti che hanno coinvolto autotreni e autoarticolati rispetto al 2021 (dal 19,4% si è passati al 15,9% del totale degli incidenti) [1] i 628 eventi rappresentano un numero considerevole che richiede giustamente attenzione e azioni preventive. Alla prevenzione di questi eventi si rivolge la Campagna la Strada della sicurezza che, iniziata il 3 novembre scorso, si protrarrà per tutto il mese.

La campagna, a carattere nazionale, si rivolge  ad autotrasportatori e padroncini, ma anche ai gestori di trasporto, a lavoratori, RLS e alle figure aziendali della prevenzione. Mentre non è chiaro se  le Associazioni datoriali e le Organizzazioni sindacali sono solo target di riferimento o soggetti coinvolti a pieno titolo nella realizzazione delle azioni di comunicazione, come dovrebbe essere in un’ottica di massima efficacia dell’intervento.

  • Strumenti informativi
  • Canali televisivi nazionali  e locali
  • Canali radiofonici nazionali  e locali
  • Uno spot  audio
  • Un video di 30”
  • Supporti cartacei
  • Piattaforma web

Efficaci gli slogan, e ricco di contenuti il video che, seppur molto breve (il che giova alla fruizione da parte di soggetti che impegnano già molto del loro tempo nel lavoro),  veicola alcuni messaggi di base come: “ci sono cose che possono aspettare, rispondi più tardi”, “pianifica le tue pause”, “parti solo dopo aver riposato” e punta su messaggi che evocano emozioni positive [2] con riferimento ai comportamenti  utili alla sicurezza, piuttosto che ad appelli alla paura  che si evidenzia siano meno efficaci.

Obiettivo della campagna informare sui rischi più frequenti che si presentano  ai conducenti di mezzi di trasporto di merci, rischi  legati per lo più a comportamenti scorretti e/o inconsapevoli, dovuti a una sottovalutazione della specificità  e criticità delle condizioni di lavoro su strada. Centrali i temi de:

  • i limiti di velocità
  • i tempi di guida e di riposo
  • il rispetto delle norme sull’utilizzo dei telefoni cellulari
  • le azioni volte a mantenere inalterato il proprio stato psicofisico
  • le  azioni volte  a garantire la funzionalità dell’automezzo.
I dati

Le cause principali degli incidenti:

  • Il 39% delle cause di incidenti stradali: distrazione alla guida, mancato rispetto della precedenza e velocità troppo elevata.
  • 1/5 degli incidenti stradali accadono per sonnolenza e stanchezza.

Nel 2021 le denunce di infortuni stradali con esito mortale sono state 415, il 30% del complesso delle denunce (+6% rispetto al 2020) ma in numero inferiore rispetto ai circa 500 casi denunciati negli anni precedenti.

L’80% del totale delle denunce stradali sono  infortuni in itinere con mezzo di trasporto coinvolto (1 caso su 2 tra gli eventi mortali).

Fonte: INAIL

Che la questione degli infortuni alla guida di automezzi sia una priorità su cui intervenire lo dimostrano anche i dati e le azioni realizzate a livello comunitario. I dati europei  descrivono una situazione altrettanto grave, rispetto a quella italiana, individuando nella strada il luogo di lavoro più a rischio e l’utilizzo dei mezzi di trasporto come l’attrezzatura più pericolosa:  secondo l’Agenzia europea per la salute e la sicurezza sul lavoro gli incidenti da veicoli rappresentano il 29% di tutti gli incidenti mortali sul lavoro [3].

Tenendo conto di questa realtà l’Agenzia europea  in collaborazione con la Commissione europea ha realizzato, alcuni anni or sono, la Guida elettronica VeSafe ancora accessibile e attuale: uno sportello unico per la sicurezza del veicolo che tratta di sicurezza alla guida, con riferimento ai rischi correlati al lavoro su strada o in prossimità di una strada e, più in generale, all’uso dei veicoli nello svolgimento dell’attività professionale.

Molti gli esempi di buona pratica, i riferimenti normativi e i casi analizzati, l’accesso è gratuito e la Banca dati è di facile consultazione permettendo la lettura del sito  anche in italiano. La Guida è costituita da  esempi di buone pratiche da cui apprendere. La ricerca delle buone pratiche è agevolata da una scelta preliminare che si ottiene selezionando il tipo di veicolo, il tipo di rischio o l’area di lavoro.


NOTE

[1] Fonte INAIL su dati registrati dalla Polstrada.
[2] “Campagne di comunicazione sulla sicurezza stradale: esiste un’alternativa ai fear evoking appeals?”, Dors – Regione Piemonte, 2007.
[3] Fonte: Osha

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