La trasformazione digitale del lavoro

la trasformazione digitale del lavoro

I cambiamenti nel mondo del lavoro indotti dall’introduzione delle Information communication thecnology  (ICT), ovvero dalla “trasformazione digitale” del lavoro, sono da tempo oggetto di interesse, a livello comunitario e nazionale, quali  temi  di ricerca sviluppati  secondo l’ottica di diverse discipline.

Alcuni esempi di  ricerche in tema di digitalizzazione del lavoro
Livello comunitario
Livello nazionale

Inail-Ricerca

  • Piano delle attività di ricerca dell’Inail 2016-2019 e Piano delle attività di ricerca dell’Inail 2019-2021

Dipartimento di medicina, epidemiologia, igiene del lavoro e ambientale
Laboratorio rischi psicosociali e tutela dei lavoratori vulnerabili

  • Ict e lavoro: nuove prospettive di analisi per la salute e la sicurezza sul lavoro, 2016. Il Laboratorio Rischi psicosociali e tutela dei lavoratori vulnerabili prosegue nello studio degli effetti che la digitalizzazione può avere sulla tutela della salute e sicurezza dei lavoratori tramite un approccio multidisciplinare.
  • L’Indagine Impact-RLS, per quanto riguarda la consapevolezza da parte dei Rls dell’impatto crescente che le ICT hanno sulla organizzazione del lavoro e quindi sulle condizioni di lavoro.

Dipartimento innovazioni tecnologiche e sicurezza degli impianti prodotti e insediamenti antropici

  • Il Progetto Sisom (Sistemi intelligenti sicurezza operatore macchina), 2016
  • Seminario internazionale Emerging risks in Industry 4.0: innovative  approaches for safety and security,  organizzato da Inail – Dipartimento innovazioni tecnologiche (DIT) e dall’International Social Security Association (Issa) (25 novembre 2018).
    Tra le ricerche presentate:
    – Silvia Ansaldi, La gestione dei quasi incidenti nella legislazione Seveso. Una risorsa preziosa per ispezioni più efficaci, (gruppo di ricerca del DIT: dottor Paolo Bragatto, dott.ssa Patrizia Agnello, dott.ssa Annalisa Pirone);
    – Fabio Pera, Applicazione industriale, modalità operative e problemi critici nell’utilizzo dei robot collaborativi

Istituto di Tecnologie Industriali e Automazione del Cnr

  • Gruppo di ricerca Intelligent and Autonomous Robot Systems (Iras).

Uno spazio particolare occupa,  tra le indagini nazionali ed europee, la significativa attenzione posta, da tempo, ai cambiamenti organizzativi conseguenti alla “trasformazione digitale”  del lavoro dalla Fondazione Marco Biagi che, in un’ottica multidisciplinare (impegnando competenze giuridiche, economiche e organizzative), pone, quale oggetto al centro della  riflessione dei soggetti istituzionali e sociali, il tema della “distribuzione dei benefici discendenti dall’innovazione”, interrogandosi su come “determinare le condizioni affinché  l’efficienza produttiva e la giustizia sociale procedano di pari passo cogliendo le opportunità offerte dalle nuove tecnologie applicate ai processi produttivi mitigandone gli effetti negativi, ovverosia quelli non sostenibili sul piano sociale ed economico”. [1]

Ottica di interesse che parte dalla convinzione che gli effetti dell’innovazione tecnologica non si impongono ineluttabilmente,  ma che possono e devono essere controllati e introdotti tenendo conto di quanto e come incidono sulle condizioni di vita e di lavoro dei cittadini e sulla economia.

La ricerca condotta dalla Fondazione, in collaborazione con il Dipartimento di Economia Marco Biagi dell’università di Modena, è stata indirizzata nel corso degli ultimi tre anni alla “definizione delle coordinate concettuali” del Digital e smart work (2017) e alle implicazioni del Digital e smart work per la valutazione della  performance lavorativa (2018). Mentre Oltre l’occupazione. Proteggere il lavoro autonomo è il tema che avrebbe dovuto essere discusso nell’ambito del Convegno di presentazione di quest’anno (rinviato), ponendo la questione  di ridefinire il concetto di autonomia del lavoro alla luce dei “nuovi  schemi  organizzativi”.

La Fondazione è inoltre capofila del progetto di ricerca iRel. Smarter Industrial Relations to Address new Technological Challenges in the world of work [2].

Partner del progetto, cofinanziato dalla Commissione europea, sono le Università di Bari, Bologna, Aahrus, Goettingen, Lodz e Tarfu, l’Ires Cgil, l’Istituto bulgaro di ricerca sociale e sindacale, il sindacato ungherese  Mosz, la Confederazione europea dei sindacati e la Filcams Cgil.

Il progetto studia le strategie  impostate dai sindacati per organizzare e rappresentare le nuove identità lavorative digitali e gli interessi coinvolti dalla trasformazione tecnologica, analizzando le misure adottate dalle parti sociali per comporre i conflitti emergenti tra lavoro e impresa e poter governare l’epocale processo di trasformazione che ci accompagna.

Sul sito www.irelproject.eu è possibile trovare materiali relativi al progetto in particolare i report della prima annualità relativi ai   Paesi coinvolti: Bulgaria, Danimarca, Estonia, Germania, Ungheria, Italia.

Relazioni industriali più intelligenti per affrontare le nuove sfide tecnologiche  nel mondo del lavoro – Il Progetto

Il progetto iRel persegue tre obiettivi principali:

  • analizzare il modo in cui gli attori e le pratiche delle relazioni industriali stanno affrontando i problemi derivanti dalla trasformazione dei modelli occupazionali indotti dall’innovazione tecnologica;
  • promuovere il dialogo transnazionale, lo scambio di informazioni e l’analisi comparativa delle migliori pratiche;
  • presentare proposte politiche volte a fornire soluzioni innovative ed efficaci ai problemi della rappresentanza collettiva e della regolamentazione dei rapporti di lavoro nei luoghi di lavoro digitalizzati.

La “trasformazione digitale” dei processi produttivi pone sfide fondamentali per l’organizzazione del luogo di lavoro e i relativi modelli di occupazione. Tali sfide mettono in discussione il ruolo regolamentare delle relazioni industriali e la capacità delle parti sociali di promuovere condizioni di lavoro eque tenendo conto della necessità  per le  imprese di adeguarsi ai nuovi vincoli della competitività.

Industria 4.0

L’industria 4.0 rappresenta un mondo in cui i sistemi di produzione virtuali e fisici cooperano globalmente tra loro in modo flessibile, per offrire prodotti e servizi altamente personalizzati e questo ha un profondo impatto sui rapporti di lavoro.

Lavoro piattaforma

Il lavoro sulla piattaforma è una forma di impiego che utilizza piattaforme online per soddisfare l’offerta e la domanda di lavoro. I tipi di lavoro offerti attraverso le piattaforme sono in costante aumento, dando luogo a sfide significative per il quadro normativo esistente.

Smart work

Il lavoro intelligente è un nuovo modello di lavoro che adotta la tecnologia dell’informazione per consentire al lavoro di svolgersi “sempre e ovunque” e per bilanciare le esigenze personali, lo spazio, il tempo e la responsabilità, al fine di migliorare le prestazioni dei dipendenti e la soddisfazione del lavoro.

Il tema della “trasformazione digitale” del lavoro continuerà ad essere  oggetto di attenzione (considerando la forza con cui si impone, in particolare  in questo specifico momento):  verrà quindi approfondito mediante  ulteriori riflessioni, esempi, interventi e testimonianze.


Note

[1] Tecnologia, trasformazioni organizzative e regolazione del lavoro: iniziative e ricerche della fondazione universitaria Marco Biagi, FocusUnimore, n. 2, marzo 2020.
[2] Relazioni industriali più intelligenti per affrontare le nuove sfide tecnologiche nel mondo del lavoro.

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