Repertorio Salute

L’attuazione dei Piani regionali di prevenzione: il Piano strategico dello Spisal di Verona

Piani regionali per la prevenzione foto di Clarissa Watson Unsplash

Al momento dell’emanazione del Piano nazionale della prevenzione 2020-2025, il 6 agosto 2020, abbiamo parlato dell’importanza della sua approvazione. Il Piano governa le azioni che devono essere attuate nel campo della prevenzione a livello regionale, nel rispetto dei Livelli essenziali di assistenza, affinché tutti i cittadini godano degli stessi diritti di tutela della propria salute, integrità fisica, benessere.

Alle Regioni poi, mediante  il coinvolgimento dei Comitati regionali di cui all’Art. 7 del D.Lgs.81/2008, spetta il compito di definire, a loro volta, i Piani regionali, coniugando quadro generale e esigenze/specificità territoriali: Piani che sono stati approvati secondo i tempi fissate dalle intese Stato-Regioni e attualmente accessibili nella Piattaforma web-based ”I Piani regionali di prevenzione” (Pf) del sito del  Ministero della Salute.

Tempi di attuazione secondo l’Intesa Stato Regioni del 5maggio 2021
  • Entro il 31 agosto 2021 le Regioni e le Province autonome inseriscono nella pF le informazioni relative alla pianificazione regionale, secondo il format previsto.
  • Entro il 31 ottobre 2021, il Ministero esamina la pianificazione regionale, anche proponendo eventuali integrazioni alle Regioni e Province autonome.
  • Entro il 31 dicembre 2021, le Regioni e le Province autonome adottano con apposito atto il Piano regionale di prevenzione (Prp).

Tra gli elementi più significativi dell’attuale piano nazionale:

  • Il richiamo all’approccio Total Worker Health (Twh)
  • la necessità di rafforzare le azioni di coordinamento tra “Istituzioni e partenariato economico-sociale e tecnico scientifico, anche attraverso il miglioramento del funzionamento del Sistema Istituzionale di coordinamento ex D.Lgs. 81/2008”
  • il riconoscimento esplicito, dopo anni di sperimentazione con successo del modello di intervento denominato Piano Mirato di Prevenzione (Pmp)  
  • l’individuazione di Piani di prevenzione tematici, con riferimento a settori o a rischi particolarmente significativi per gravità e o frequenza di eventi.
Piani di prevenzione tematici (settori – rischi)

Raccolta e messa a disposizione di buone pratiche per la salute e sicurezza nei cantieri edili,
Piano nazionale di prevenzione in agricoltura
Piano Nazionale Cancerogeni e tumori professionali
Piano nazionale prevenzione malattie muscoloscheletriche
Piano nazionale stress lavoro correlato

Congiuntamente ai Piani di Prevenzione tematici e possibile individuare da parte di ogni Regione alcuni “ambiti” specifici nei quali intervenire (con un Piano mirato di prevenzione), secondo un approccio proattivo dei Servizi Asl deputati alla tutela della salute e sicurezza del lavoratore, ossia orientato al supporto/assistenza alle imprese.

Operatività dei Piani

Dedicheremo spazio nei prossimi mesi, con ulteriori articoli, all’esame dei Piani regionali di prevenzione, in particolare  per quanto riguarda i Piani mirati di prevenzione i Piani tematici e le modalità di intervento da parte dei Servizi delle Asl: sarà tuttavia più difficile valutarne l’operatività, che è indubbiamente l’aspetto più importante di tutto questo significativo lavoro di progettazione  e pianificazione.

Per rispondere a questa esigenza di conoscere i livelli di operatività dei piani abbiamo deciso di iniziare il nostro percorso con un contributo concreto, dedicando  il primo articolo al Piano strategico dello Spisal di Verona: una esperienza territoriale (provinciale) che vede calati coerentemente i principi e le strategie della pianificazione nazionale e regionale al livello il più vicino ai lavoratori e alle aziende. Tutte le informazioni sono accessibili nel sito del Dipartimento di prevenzione della Aulss9.

Verona lavoro sicuro
Progetto provinciale  “La prevenzione e la conoscenza rendono il lavoro sicuro”

Tavolo provinciale sulla sicurezza sui luoghi di lavoro Prefettura di Verona(marzo 2022)
Assicurare, nella provincia di Verona, più elevati standard di prevenzione sulla sicurezza e sulla regolarità sui luoghi di lavoro, perseguendo questi obiettivi strategici rivolti in particolare ai settori e ai profili di rischio più gravi, presenti nel comparto delle costruzioni, dell’agricoltura, nelle aziende manifatturiere con particolare attenzione alle attività di logistica e carico scarico.

Piano strategico dello SPISAL. Programmazione 2022 (8 marzo 2022)
Per agire efficacemente su tutti i determinanti di salute sono necessarie alleanze e sinergie tra forze diverse. “Salute in tutte le Politiche” significa quindi riconoscere nelle decisioni politiche dei diversi settori il benessere generale della popolazione come obiettivo comune.

Il Piano strategico 2022 dello Spisal delinea le modalità e i contenuti degli interventi che, sulla base delle indicazioni del Piano nazionale e di quello regionale di prevenzione, verranno attuati con riferimento all’anno in corso.

Descritto il contesto e il profilo di salute lavorativo del territorio della  AULSS9 Scaligera, entro il quale il Servizio opera, il Piano richiama l’approccio strategico del Total Worker Health introdotto dal Pnp. Funzioni e i compiti del Servizio – individuati “coerentemente con i Lea, il Pnp, il Prp, il Piano strategico regionale e gli obiettivi di budget assegnati/concordati per il 2022” – vengono rappresentati nel dettaglio in 4 tavole di sintesi. Altri elementi del Piano:  il Modello organizzativo basato su un sistema integrato e coordinato composto da soggetti pubblici e privati, il costante monitoraggio/verifica/valutazione degli obiettivi  e delle finalità istituzionali cosi come l’impegno comunicativo che prevede di “rendere annualmente conto, ai cittadini e agli stakeholders, dei risultati quali-quantitativi attraverso lacomunicazione sociale che si esercita mediante i seguenti strumenti privilegiati: l’informazione, l’assistenza, gli incontri di sensibilizzazione, i report annuali del Comitato provinciale di coordinamento, e specifici, il portale web, i social media (Facebook, Twitter, You Tube)”.

Per una visione di tutte le attività previste  nell’ampia  programmazione dello Spisal della Aulss9 del Veneto rinviamo alla lettura del Piano che alleghiamo; la tabella che segue dà un quadro di sintesi del programma operativo per l’anno 2022 di cui analizziamo, come approfondimento, un  aspetto specifico: le attività descritte nella Tavola 1 e nella Tavola 2 relativamente a vigilanza/assistenza.

Programmazione operativa Spisal – anno 2022

Tavola 1 – vigilanza/assistenza – sicurezza
Tavola 2 – vigilanza/assistenza- salute e medicina del lavoro
Tavola 3 – Uos medicina del lavoro e prevenzione malattie professionali attività specialistica di medicina del lavoro
Tavola 4 – programmi / progetti – Spisal
Tavola 5 – azioni di sistema, trasversali

Aspetto centrale (di estrema importanza) del modello di programmazione è l’impostazione di fondo – sottesa a tutte le  azioni  previste dal  Piano – che coniuga vigilanza e assistenza (principio previsto dal Pnp ma che sappiamo di difficile e non sempre coerente attuazione), principio già evidente nel titolo di questa sezione ma soprattutto nella dettagliata descrizione delle modalità di intervento, come si può comprendere anche dalla lettura del seguente stralcio delle Tavole 1 e 2.

Vigilanza/assistenza  – sicurezza

Piano mirato di prevenzione nel settore dell’agricoltura, costruzioni, trasporti/ manifatturiero.
Modello territoriale partecipativo di assistenza e supporto alle imprese nella prevenzione dei rischi per la salute e la sicurezza sul lavoro.

Fasi da realizzare

Fase preliminare:

  • Realizzazione di un report annuale sull’andamento degli infortuni sul lavoro e delle malattie di origine professionale, con focus sui comparti oggetto del Piano Mirato di Prevenzione, in collaborazione con INAIL.

Fase di assistenza:

  • Coinvolgere le Parti sociali, e datoriali, RSPP e RLS, preposti/dirigenti e medico competente ecc.(Progettazione condivisa dell’intervento)
  • Selezionare le aziende da coinvolgere. Seminario di avvio.
  • Realizzare informazione e formazione degli operatori.

Fase di vigilanza:

  • Predisporre lista di autocontrollo.

Autovalutazione delle aziende

  • Divulgazione dei manuali per l’edilizia, l’agricoltura e le aziende (checklist)
  • Vigilanza da parte delle ASL sulle aziende coinvolte nell’intervento di prevenzione.
  • In Agricoltura verifica delle misure di sicurezza delle macchine, delle attrezzature, verifica dell’idoneità degli alloggi e della regolarità del lavoro con assistenza.

Fase di valutazione di efficacia

  • Raccolta e diffusione, condivisione di buone pratiche o misure di miglioramento
  • Questionario sulla percezione dei rischi
  • Piano di comunicazione e condivisione dei risultati conseguiti.

Il Comitato di Coordinamento ex art. 7 elabora un documento di buone pratiche condivise e relativa scheda di autovalutazione, per ciascun rischio individuato, entro 31.12.2022. Entro la fine del 2023 sarà avviato un programma di formazione (almeno un evento formativo) sui rischi e sulle buone pratiche già individuati; dal 2024 saranno monitorate (da Azienda Zero) le attività mirate di prevenzione nell’ambito delle attività di vigilanza svolte dalle AULSS].

Vigilanza/assistenza- salute e medicina del lavoro

Piano mirato per la prevenzione del rischio cancerogeno professionale, delle patologie professionali dell’apparato muscolo scheletrico, e del rischio stress lavoro correlato

  • Applicare il metodo del pmp ai settori a rischio specifico oggetto di controllo
  • Realizzare un report annuale sull’andamento degli infortuni sul lavoro e delle malattie di origine professionale, con focus sulle neoplasie professionali, le patologie muscolo-scheletriche e le patologie stress lavoro-correlate, in collaborazione con Inail.
  • Produrre un report sull’analisi dei dati riguardanti la sorveglianza sanitaria inviati dai medici competenti per via telematica ai sensi dell’art. 40 D.Lgs 81/2008 (allegato 3b).
  • Realizzare un documento di buone pratiche condivise e relativa scheda di autovalutazione, per ciascun rischio individuato (entro 31.12.2022);
  • Produrre un documento di buone pratiche inerenti alla sorveglianza sanitaria (a cura dei servizi ulss e delle associazioni dei medici competenti, entro il 31.12.2022)
  • Diffusione di materiali informativo.

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