Legge 19 febbraio 2025, n. 22: valorizzazione delle competenze non cognitive e trasversali nella formazione scolastica e professionale

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È stata promulgata la Legge n. 22 del 19 febbraio 2025, che introduce lo sviluppo delle competenze non cognitive e trasversali nei percorsi delle istituzioni scolastiche, nei Centri Provinciali per l’Istruzione degli Adulti (CPIA) e nei percorsi di istruzione e formazione professionale. Questa normativa rappresenta un cambiamento significativo nell’approccio educativo, riconoscendo l’importanza di abilità come il pensiero critico, la gestione delle emozioni e il problem solving per la crescita personale e professionale degli studenti.

Obiettivi della riforma

L’inserimento delle competenze non cognitive nei percorsi educativi mira a:

  • Potenziare la capacità di adattamento e di risoluzione dei problemi;
  • Migliorare le abilità relazionali e comunicative degli studenti;
  • Favorire la consapevolezza emotiva e la gestione dello stress;
  • Sviluppare il senso di responsabilità e la capacità decisionale;
  • Promuovere una didattica più inclusiva e orientata al benessere degli studenti.
Competenze non cognitive e trasversali: cosa sono?

Le competenze non cognitive si riferiscono a un insieme di abilità personali e sociali che vanno oltre le conoscenze accademiche e tecniche. Tra queste, rientrano:

  • Resilienza e gestione dello stress;
  • Empatia e intelligenza emotiva;
  • Capacità di lavorare in gruppo;
  • Pensiero critico e capacità di prendere decisioni;
  • Autodisciplina e motivazione;
  • Creatività e innovazione.
Applicazione della legge nelle scuole e nei percorsi professionali

Per garantire un’efficace integrazione di queste competenze nei programmi educativi, la legge prevede:

  • L’aggiornamento dei docenti attraverso specifici percorsi di formazione;
  • L’introduzione di metodologie didattiche innovative basate su esperienze pratiche e attività collaborative;
  • La collaborazione con esperti del settore e realtà lavorative per rendere l’apprendimento più concreto e applicabile al mondo del lavoro;
  • La personalizzazione dei percorsi educativi per rispondere meglio alle esigenze di ogni studente.
Benefici per studenti e lavoratori del futuro

L’introduzione di queste competenze nei percorsi educativi consentirà agli studenti di affrontare con maggiore sicurezza e preparazione le sfide del mondo del lavoro e della vita quotidiana. Le aziende, infatti, ricercano sempre più lavoratori dotati di soft skills, capaci di collaborare, adattarsi ai cambiamenti e gestire situazioni complesse in maniera efficace.

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