Da tempo nelle nostre case, negli uffici e nelle strade è comparsa la nuova tecnologia dell’illuminazione a Led.
Il Led è un componente elettronico che, al passaggio di una minima corrente, emette una luce priva di infrarossi ed ultravioletti, accendendosi immediatamente.
La tecnologia LED (Light-Emitting Diodes) rappresenta l’evoluzione dell’illuminazione allo stato solido, in cui la generazione della luce è ottenuta mediante semiconduttori anziché utilizzando un filamento o un gas. L’illuminazione LED è più efficiente dal punto di vista energetico, ha una durata maggiore ed è più sostenibile.
I Led presentano grandi vantaggi e alcuni svantaggi. Un vantaggio è la produzione di una illuminazione puntiforme, che permette di costruire catene di Led per illuminare lo spazio in modo altamente diversificato. Un altro vantaggio sta nella possibilità di variare l’illuminazione a Led sia per intensità che per temperatura. La temperatura può arrivare fino a 5000°, quando si vuole che l’illuminazione sia simile a quella di una bella giornata di sole, e può scendere a 2800° se si vuole creare un ambiente più confortevole. Oltre alla temperatura si può anche variare la tonalità della luce, conferendo una sfumatura leggermente più bluastra ad illuminazioni che simulano l’ambiente diurno, e una tonalità più calda, per illuminazioni che rispecchiano un ambiente pomeridiano serale.
Infine, un grande vantaggio dei LED è legato al fatto che una momentanea interruzione dell’energia di alimentazione non provoca alcuna conseguenza duratura, in quanto esso riprende immediatamente a funzionare appena ritorna l’energia elettrica di alimentazione, senza bisogno di una pausa per il raffreddamento.
Per quanto riguarda i luoghi di lavoro l’illuminazione deve rispondere a esigenze precise, previste da normativa e prescrizioni tecniche, come quelle dettate dall’UNI-EN 12464.
In realtà, la normativa è molto complessa e nel suo ultimo aggiornamento sono state aggiunte specifiche sezioni dedicate ai parametri di controllo, tra cui citiamo:
- Illuminamenti
- Distribuzione delle luminanze
- Uniformità
- Abbagliamento (UGR, Unified Glare Rating è una scala di valore che valuta l’abbagliamento diretto)
- Direzione della luce
- Indice di resa cromatica
- Temperatura di colore
- Flickering
- Controllo della luce naturale.
Un altro requisito importante, stabilito nell’aggiornamento del 2011, è la definizione ufficiale di Area di calcolo, e dei relativi valori di illuminamento richiesti.
Quest’area è divisa in tre parti: se immaginiamo una cornice rettangolare immersa nello spazio, la cornice stessa è definita Immediate Surrounding Area (può essere immaginata come una fascia di 50 cm), lo spazio all’interno della cornice è detto Task Area (cioè compito visivo) e tutta l’area adiacente alla cornice viene chiamata Background Area.
Ad esempio, su una grande scrivania da lavoro si possono evidenziare tre diverse zone: il Display Screen Work, è lo spazio occupato da computer, fogli e strumenti di lavoro, e corrisponde alla Task Area; la Meeting Area è lo spazio occupato dalle sedie ai lati della scrivania, utili per i colloqui, e corrisponde all’Immediate Surrounding Area; la Immediate Surrounding Area è tutto il restante spazio della scrivania.
Per quanto riguarda questo caso, considerando l’altezza della scrivania di circa 0,75 metri, nella zona di lavoro l’illuminazione corretta dovrebbe corrispondere a un valore di circa 500 lux, mentre le zone antistanti richiedono un valore più basso, 300 lux.
L’abbagliamento diretto è generato dalle sorgenti presenti nel nostro campo visivo nel luogo di lavoro (ad esempio se c’è della luce che proviene da una finestra davanti a me), mentre l’abbagliamento riflesso è generato per riflessione su altri oggetti (ad esempio se ci sono delle luci a soffitto dietro di me che riflettendosi sul mio computer, mi danno un senso di disagio alla vista).
Gli effetti dell’abbagliamento sono essenzialmente due: il primo viene chiamato disability glare o abbagliamento debilitante; si intende una riduzione istantanea delle capacità visive, che impediscono all’occhio di vedere il contrasto chiaro/scuro e quindi peggiorano la visione.
In presenza di luci a Led non schermate in modo opportuno, questo effetto può condurre a danni permanenti alla vista.
Questi rischi sono ben esposti in un documento apparso sul Portale Agenti Fisici della Regione Toscana. Interessante è anche il calcolo online del rischio da esposizione a Led.