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Logistica: l’incontro ministro Orlando con Rappresentanze Sindacali Settore

logistica e trasporti foto di Pickawood Unsplashlogistica e trasporti foto di Pickawood Unsplash

fonte: Ministero del Lavoro


Si è tenuto il 7 luglio scorso, in videoconferenza al Ministero del Lavoro, il tavolo con le parti sociali che hanno firmato il contratto nazionale del settore della logistica, convocato dal ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Andrea Orlando.

Il settore della logistica e del trasporto merci è costituito da circa 90mila imprese che occupano circa 1,5 milioni di addetti – ha affermato il ministro Orlando nel suo intervento – e producono circa 80 miliardi di fatturato (dati 2020), corrispondenti a circa il 9% del PIL del Paese. Le associazioni delle imprese del settore, da molto tempo, sostengono che siano indispensabili una serie di azioni volte ad irrobustire il tessuto imprenditoriale della logistica nazionale, anche per sostenere l’impatto delle due grandi transizioni che la nostra economia e le nostre società stanno vivendo, quella digitale e quella ecologica. L’esperienza ispettiva dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro mostra un’ampia casistica nella quale i meccanismi di decentramento produttivo, e la connessa dissociazione tra titolarità del contratto di lavoro e utilizzazione della prestazione, hanno ingenerato patologie tipiche pregiudizievoli delle tutele dei lavoratori. Nel corso del 2020 l’Ispettorato Nazionale del Lavoro – ha evidenziato Orlando – ha svolto nel settore del trasporto e magazzinaggio e in quello dei servizi di supporto alle imprese – nel quale operano diverse aziende legate alla logistica – un complesso di 8.850 accessi ispettivi riscontrando un tasso di irregolarità del 71,84%, superiore di oltre 6 punti percentuali rispetto a quello riferito al complesso dei settori produttivi (65,71%).

Per individuare precocemente e contrastare i comportamenti illegali nel settore della logistica e del trasporto – ha continuato il ministro del Lavoro – risultano particolarmente utili le sinergie istituzionali e la condivisione delle banche dati tra Ministero del Lavoro, Ministero dello Sviluppo Economico, Ministero della Mobilità Sostenibile, INL, INPS, INAIL e Agenzia delle Entrate, con focus specifico sulla legalità con il Ministero dell’Interno, la Procura Nazionale Antimafia e il Comando Carabinieri per la Tutela del Lavoro. La task force potrà favorire e agevolare le sinergie istituzionali nella condivisione di banche dati e fonti informative tra le Amministrazioni, e nella valutazione delle attività di controllo congiunte sulla genuinità delle fattispecie di decentramento produttivo, attraverso un’approfondita analisi dei fenomeni che caratterizzano le esternalizzazioni e la catena degli appalti.

La funzione che la task force potrà svolgere sarà, inoltre – ha concluso Orlando – quella di mettere a sistema e sviluppare gli strumenti di analisi finalizzati alla valutazione del rischio e alla diagnosi precoce delle patologie aziendali, e di ideare e promuovere strategie per la compliance spontanea da parte degli operatori del settore nel quadro di uno sviluppo del settore nel quale tutte le imprese, anche grazie ai benefici indotti dagli interventi del PNRR, fondino la propria ricerca di competitività esclusivamente sull’innovazione, sulla formazione e sulla qualità, rifiutando – per se stesse e per i propri partners – ogni forma di dumping sociale e di evasione o elusione normativa. I lavori della task force dovranno procedere in parallelo con un tavolo di confronto costante con le parti sociali firmatarie del contratto collettivo nazionale della logistica, per condividere maggiormente ogni scelta e responsabilizzare al massimo tutti gli attori della filiera.

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