La Regione Toscana ha dedicato particolare attenzione ai settori del pronto moda, della pelletteria e maglieria e ai tomaifici, ovvero alle cosiddette “aziende cinesi” che, per numerosità e livello di rischio, rappresentano uno dei settori più significativi del territorio. Il progetto “Lavoro sicuro”, che prevede un intervento mirato di prevenzione e che prosegue fino all’aprile 2019, oltre ai controlli sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, rivolti a un numero consistente di imprese rispetto ai rischi maggiormente rilevanti, include una campagna di comunicazione con la produzione di materiale informativo rivolto a imprenditori e lavoratori, per la messa in atto delle necessarie misure preventive e la promozione a tutti i livelli di una maggiore cultura della salute e della sicurezza sul lavoro.
Non dimentichiamo in merito le critiche che al progetto sono state fatte relativamente ai pericoli che presentano le strutture ove si svolgono le lavorazioni (capannoni alveare in cui operano tantissime micro imprese separate da divisori precari) e quindi ai limiti oggettivi degli interventi di vigilanza che cozzano contro autorizzazioni e regole generali per le strutture che andrebbero rivisitate totalmente.
Ciò detto ci interessa in questo contesto segnalare i materiali informativi che sono stati prodotti in lingua (italiana e cinese) dalla Regione per datori di lavoro e lavoratori (alcuni già noti altri no): utili profili di rischio per le aziende dei settori di riferimento, indipendentemente dal territorio di appartenenza e dalla nazionalità dei datori di lavoro.
Gli opuscoli riguardano, oltre a due attività trasversali quali l’utilizzo dei Carrelli elevatori e i Magazzini, le attività produttive che di seguito descriviamo sinteticamente, rinviando per gli approfondimenti alle pagine del sito della Regione Toscana.
Confezioni e pronto moda
Quadro dei rischi prevalenti /principali
Infortuni, condizioni igienico sanitarie inadeguate, movimentazione dei carichi, incendi ed elettrocuzione, lavoro notturno.
Argomenti trattati (indicazione dei pericoli e delle relative misure da adottare)
Impianti elettrici e relativa documentazione, macchine, locali di lavoro, mezzi di trasporto e sollevamento, valutazione dei rischi formazione, donne in gravidanza e bambini.
Pelletterie
Quadro dei rischi prevalenti /principali
Esposizione ad agenti chimici, infortuni, condizioni igienico sanitarie inadeguate, movimentazione carichi, incendi ed elettrocuzione.
Argomenti trattati (indicazione dei pericoli e delle relative misure da adottare)
Impianti elettrici e relativa documentazione, macchine, locali di lavoro, mezzi di trasporto e sollevamento, valutazione dei rischi formazione, donne in gravidanza e bambini.
Maglieria
Quadro dei rischi prevalenti /principali
Infortuni, condizioni igienico sanitarie inadeguate, movimentazione dei carichi, incendi ed elettrocuzione.
Argomenti trattati (indicazione dei pericoli e delle relative misure da adottare)
Impianti elettrici e relativa documentazione, macchine, locali di lavoro, mezzi di trasporto e sollevamento, valutazione dei rischi formazione, donne in gravidanza e bambini.
Tintorie, stamperie e gruccifici
Quadro dei rischi prevalenti /principali
Esposizione ad agenti chimici, infortuni, condizioni igienico sanitarie inadeguate, movimentazione dei carichi, incendi ed elettrocuzione.
Argomenti trattati (indicazione dei pericoli e delle relative misure da adottare)
Impianti elettrici e relativa documentazione, macchine, locali di lavoro, mezzi di trasporto e sollevamento, valutazione dei rischi formazione, donne in gravidanza e bambini.
Tomaifici
Quadro dei rischi prevalenti /principali
Esposizione ad agenti chimici, infortuni, condizioni igienico sanitarie inadeguate, movimentazione dei carichi, incendi ed elettrocuzione.
Argomenti trattati (indicazione dei pericoli e delle relative misure da adottare)
Impianti elettrici e relativa documentazione, macchine, locali di lavoro, mezzi di trasporto e sollevamento, valutazione dei rischi formazione, donne in gravidanza e bambini.
Alcuni fattori di rischio (come si può dedurre dalle brevi schede di sintesi di cui sopra) ricorrono in tutti i settori: quelli connessi a impianti elettrici, macchine, locali di lavoro, mezzi di trasporto e sollevamento. Altri fattori di rischio sono specifici delle lavorazioni dei singoli settori: come l’uso dei mastici nelle pelletterie, l’attività di incollaggio e masticiatura nei tomaifici, il rischio chimico nelle tinto-stamperie.
Ad alcuni dei rischi ricorrenti viene rivolta particolare attenzione, considerando anche i fattori che hanno determinato i gravi incidenti realmente accaduti in questa tipologia di aziende. Di seguito due esempi di schede di rischio ricorrente in tutti i comparti e di rischio specifico fornite dai Manuali di settore.
La scheda relativa agli impianti elettrici dà al datore di lavoro le informazioni utili alla sicurezza degli impianti e alla relativa documentazione, ne sintetizziamo nella tabella seguente le voci trattate.
Impianti elettrici
- Dichiarazione di conformità/rispondenza
- Nuova realizzazione e trasformazione degli impianti va effettuata esclusivamente da ditte abilitate che rilascino la dichiarazione di conformità al termine dei lavori
- Verifica periodica dell’impianto di messa a terra, di cui conserva il verbale di verifica e effettuazione di controlli periodici di manutenzione
- Protezione dell’impianto contro i contatti indiretti mediante l’installazione di interruttori differenziali associati al collegamento all’impianto di messa a terra
- Protezione degli impianti contro sovraccarichi e cortocircuiti (interruttori magnetotermici)
- Quadri elettrici e interruttori facilmente accessibili per poter staccare rapidamente la corrente in caso di necessità: non bisogna quindi assolutamente accumulare materiali di lavoro davanti ad essi.
La scheda, seguente relativa all’uso dei mastici, riguarda in particolare il settore della Pelleteria, di seguito una sintesi delle voci trattate.
Uso dei mastici
- Evitare il più possibile l’uso dei mastici, anche se l’odore del solvente non si sente o non è molto forte, sostituendo con lattice (diluito con acqua) o nastri biadesivi.
- I contenitori del mastice eventualmente utilizzato devono essere del tipo a minima superficie evaporante.
- L’uso dei mastici rende obbligatorio installare un’aspirazione localizzata dei vapori (banco di lavoro aspirato) e effettuare la sorveglianza sanitaria nominando il medico competente.
- Le donne in gravidanza e i bambini non devono respirare questi vapori nocivi, che possono determinare danni allo sviluppo del bambino che deve nascere soprattutto se l’esposizione avviene nei primi mesi di gravidanza.
- Valutazione del rischio chimico, che deve essere effettuata prima dell’inizio di attività; misure devono essere adottate anche qualora vi sia un’esposizione a “rischio irrilevante” (art. 224 del D.Lgs.81/2008). Mentre se l’esposizione e superiore a “ irrilevante per la salute” o superiore a “basso per la sicurezza” dovranno essere adottate le misure specifiche di cui agli artt. 225,226,229e 230 del D.Lgs.81/2008.
- In caso di superamento dei valori limite di esposizione professionale sono obbligatori l’adozione di misure preventive e protettive per rimuoverne le cause, dare comunicazione all’organo di vigilanza e ripetere le misurazioni al fine di verificare l’efficacia delle azioni correttive intraprese.
Da evidenziare come in tuti i Manuali ricorra la voce “Donne in gravidanza e bambini” che ricorda come le donne in stato di gravidanza devono essere informate sui rischi per la salute connessi con l’attività lavorativa svolta e come sia fortemente sconsigliata la presenza di bambini negli ambienti di lavoro (con riferimento al D.Lgs. 151/2001). In particolare questo ultima raccomandazione richiama le caratteristiche critiche degli ambienti di lavoro (i capannoni alveare di cui abbiamo parlato in premessa), le condizioni di lavoro e la gestione degli orari in queste aziende dove la distinzione tra tempo di vita e tempo di lavoro spesso non è così chiara e la vita famigliare dei datori di lavoro e dei dipendenti si svolge in parte negli stessi ambienti di lavoro.