Niosh: le condizioni di lavoro nelle Nazioni indiane

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Novembre è stato, negli Stati Uniti e come ogni anno dal 1990, il mese dedicato al patrimonio culturale nativo americano. Si tratta di un mese in cui si vuole ricordare la storia e la cultura delle popolazioni native che vivono negli USA.

Il Niosh ha lanciato un Programma che vuole sensibilizzare il pubblico americano sulle condizioni di lavoro nelle Nazioni indiane. Si tratta di entità parastatali che godono di autogoverno, disseminate in tutto il territorio americano: evoluzione moderna delle vecchie riseve indiane, sono luoghi dove i nativi ancora praticano molti dei loro lavori tradizionali.

Queste zone, de jure indipendenti, collaborano con il governo americano in molti campi, ricevendo anche fondi per l‘istruzione e le infrastrutture. Il tema centrale di cui si occupa il Niosh è quello della sicurezza e della prevenzione dei rischi nel mondo del lavoro che, all’interno delle Nazioni, presenta caratteristiche piuttosto particolari a causa della natura dei lavori svolti.

Il Niosh ha lanciato nel 2013 l’AI/AN Initiative (Iniziativa per gli Indiani Americani e i Nativi dell’Alaska) per collaborare con tribù, comunità e organizzazioni tribali e altri partner, con l’obiettivo di identificare questioni prioritarie, condurre attività di sensibilizzazione e determinare in che modo la ricerca Niosh potrebbe fornire un supporto per migliorare le condizioni di sicurezza e salute sul lavoro nelle comunità tribali.

Il Niosh ha promosso anche un’ulteriore iniziativa: lo sviluppo del Piano strategico per la sicurezza e la salute dei lavoratori nativi americani e dell’Alaska, con iniziative che prevedono visite alle riserve, partecipazione a conferenze tribali sulla salute pubblica, la convocazione di workshop e l’interazione con tribù e partner.

Il Piano funge da guida per le Nazioni per condurre e sviluppare attività di ricerca e sensibilizzazione prioritarie per prevenire infortuni, malattie e decessi tra i lavoratori AI/AN. Come descritto dall’Istituto statunitense il piano può essere visto come un punto di partenza per incoraggiare la collaborazione e sviluppare attività per promuovere la sicurezza e la salute dei lavoratori AI/AN. Gli obiettivi sono organizzati in quattro aree di interesse: (1) ricerca, (2) buone pratiche, (3) politica e (4) sviluppo delle competenze. Obiettivi individuati sulla base del contributo emerso da due workshop tribali sulla sicurezza e la salute sul lavoro, tenuti nel 2015 e nel 2019, e dalla revisione di altri piani strategici pertinenti.

Per tutta la durata del mese di novembre, il Niosh ha publicato brevi video illustrativi in cui si racconta il lavoro nelle Nazioni tribali descrivendo i casi specifici e le problematiche tipiche di queste grandi e piccole comunità. In questi video vengono presentati diversi esperti delle varie comunità che si adoperano nel campo della prevenzione. Per esempio Zintkala Eiring del Consiglio inter-tribale per i bufali, un‘organizzazione che riunisce 67 Nazioni tribali, racconta cosa significa lavorare con i bufali durante le transumanze e quali sono i rischi più comuni incontrati dai lavoratori nativi che si occupano di queste attività. Oppure Delvin Toddy, supervisore del Navajo Nation safety and loss program che racconta il proggetto di formazione e sensibilizzazione che stanno portando avanti in collaborazione con il Niosh. Proggetto che tenta di unire una maggior sicurezza sui luoghi di lavoro alla preservazione della cultura e della tradizione della ormai centenaria nazione Navajo.

Il tema dei nativi è un tema vastissimo e per questo motivo anche il mondo del lavoro delle varie Nazioni tribali presenta enormi diversità e necessita di moltissimi approcci diversi. Basta poco però per comprendere che il governo statunitense non sta facendo abbastanza per coloro che un tempo abitavano l’intero continente nord-americano dalla California al Maine. Il cammino intrapreso nel 2013 è un sentiero lungo e faticoso che dovrà districarsi tra secoli di discriminazioni razziali e violenze, che dovrà portare il governo americano e i suoi cittadini ad affrontare le conseguenze di anni di sopprusi, anche sul luogo di lavoro, nei confronti dei nativi americani, per decenni relegati ai lavori più pericolosi e umili in condizioni non sicure.

Basta visitare una riserva del Midwest per rendersi conto delle condizioni in cui sono costretti a vivere molti nativi americani. Se si vorrà cambiare la situazione, a fronte di secoli di massacri e violenze, bisognerà partire da una seria rivalutazione dei finanziamenti, investendo nei territori occupati dalle Nazioni tribali a cominciare soprattutto dal mondo del lavoro, che è decisamente un punto centrale per il raggiungimento della felicità individuale, inclusa la prosperità eonomica a cui avrebbero diritto gli abitanti ancestrali del continente nord-americano.

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