fonte: Eurofound
Nel 2023, migliaia di lavoratori delle grandi aziende tecnologiche hanno perso il lavoro. Fino a quel momento Meta, Amazon, Google, Apple, Microsoft e Salesforce erano state considerate aziende che offrivano posti di lavoro buoni e sicuri. Giganti del settore delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC), queste aziende sono tra le più pagate, con dati Eurostat del 2022 che indicano che i lavoratori delle ICT avevano la seconda retribuzione oraria lorda media più alta (superata solo dai guadagni nel settore finanziario). Questi licenziamenti sono stati uno shock, soprattutto perché le aziende più grandi avevano assunto molto durante la pandemia di COVID-19. Cosa è successo nei due anni successivi a questa ondata di licenziamenti: è stata la fine dei tagli o le aziende hanno ricominciato a espandersi?
Mentre le perdite di posti di lavoro in tutta l’UE sono state inequivocabilmente elevate nel 2023, facendo notizia per mesi, la tendenza nel 2024 è stata meno chiara. Nei primi mesi del 2024, tre delle grandi aziende tecnologiche2 hanno annunciato licenziamenti: Meta (la società madre di Facebook, Instagram e WhatsApp), Salesforce e Microsoft. Nella seconda metà dell’anno, Microsoft ha annunciato due volte espansioni aziendali, mentre Amazon ha annunciato una riduzione dei posti di lavoro. Ancora più significativo, il numero di posti di lavoro tagliati nei licenziamenti del 2024 è stato molto più piccolo in termini di scala rispetto ai licenziamenti avvenuti nel 2023. Inoltre, i licenziamenti sono stati effettuati più spesso a livello nazionale piuttosto che internazionale.
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