fonte: Inps
Sono stati pubblicati i dati di giugno 2021 dell’Osservatorio sul precariato. Nel primo semestre del 2021, le assunzioni nel settore privato sono state 3.322.634, con un aumento rispetto allo stesso periodo del 2020 (+23%) dovuto principalmente alla crescita iniziata a marzo 2021. L’aumento ha riguardato tutte le tipologie contrattuali, risultando però più accentuato per le assunzioni di contratti stagionali (+68%) e in somministrazione (+34%); pressoché stabili risultano invece le assunzioni a tempo indeterminato (+2%). L’aumento ha riguardato le assunzioni per tutte le classi dimensionali e per tutte le tipologie orarie.
La dinamica dei flussi
Le trasformazioni da tempo determinato a tempo indeterminato nei sei mesi del 2021 sono risultate 213.874, in flessione rispetto allo stesso periodo del 2020 (-21%) ma con variazioni positive.
Nello stesso periodo le conferme di rapporti di apprendistato giunti alla conclusione del periodo formativo risultano essere aumentate del +21%.
Le cessazioni sono state in complesso 2.397.226, in diminuzione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (-3%).
I licenziamenti economici relativi a rapporti di lavoro a tempo indeterminato – anche se ancora bloccati, salvo particolari fattispecie – sono aumentati del 29% rispetto al corrispondente trimestre dell’anno precedente; maggiore risulta l’incremento dei licenziamenti disciplinari: +67%.
Le cessazioni per dimissioni costituiscono la tipologia di cessazioni che ha evidenziato l’incremento più consistente (+91%).
Il lavoro occasionale
I lavoratori impiegati con Contratti di Prestazione Occasionale (CPO) a giugno 2021 sono stati 15.947 (in aumento del 21% rispetto allo stesso mese del 2020); l’importo medio mensile lordo della loro remunerazione effettiva risulta pari a 250 euro.
Per quanto attiene ai lavoratori pagati con i titoli del Libretto Famiglia (LF), a giugno 2021 essi risultano circa 15.167, in flessione del 95% rispetto a giugno 2020, mese in cui si era registrato un forte sviluppo dell’utilizzo del Libretto Famiglia da ricondurre all’introduzione del bonus per l’acquisto di servizi di baby-sitting previsto dal decreto Cura Italia; l’importo medio mensile lordo della loro remunerazione effettiva risulta pari a 201 euro.